ADACI, Fucina: idee, esperienze, visione – Da Approvvigionare Novembre 2016
Se è vero, come si dice, che è nelle difficoltà e nelle emergenze che meglio si esprime il “genio” italico e che dalle crisi e dalle avversità si alimenta ed emerge lo spirito della solidarietà e della condivisione, l’esperienza degli incontri annuali ADACI del “Negotiorum Fucina” continua a darcene viva e persistente testimonianza.
In controtendenza, rispetto ai segni negativi e stagnanti dell’economia – che non hanno mancato di farsi sentire anche per le associazioni professionali nel rapporto con le aziende – il “Fucina” si è rivelato, fin dalla sua prima edizione nel 2013, come l’evento di punta e di successo delle attività di ADACI.
Il Fucina è stato ideato e voluto fortemente da Fabrizio Santini, Presidente della Sezione ADACI Toscana ed Umbria ed instancabile organizzatore di un’ampia gamma di eventi associativi, ove le tematiche culturali e professionali si alimentano e rinnovano nel continuo dialogo e confronto tra saperi accademici e prassi aziendali. Organizzato per tre anni sulle colline toscane di San Miniato, grazie alla collaborazione dei Consiglieri della Sezione, si è progressivamente consolidato, coinvolgendo ed appassionando i migliori talenti delle altre Sezioni. Nella sua quarta edizione, quest’anno, il cambio di sede, che poteva apparire un rischio, ha invece rivelato nuovi fattori di potenziamento e di successo della manifestazione, portando la partecipazione ai massimi livelli storici.
«Nihil difficile volenti»: il motto adottato funziona; i numeri del riepilogo e del grafico a lato lo esprimono chiaramente. Numeri che danno immediatamente la misura del successo dell’evento, tanto più se si considera che il numero dei partecipanti supera di oltre il 60% quello già rilevante delle precedenti edizioni.
È come se la nuova sede, al centro della pianura padana (l’Hotel Villa Quaranta, in Valpolicella, tra Verona ed il lago di Garda) avesse risvegliato nuove energie nei soci e negli organi associativi, proiettandole sulla comunità di riferimento (professionale, aziendale, accademica), anche grazie all’entusiasmo ed all’impegno messo in campo dallo staff organizzativo, che ha saputo fornire risposte sempre adeguate alle necessità, pur dovendo far fronte ad una partecipazione crescente fino alla vigilia dell’evento e che si è rivelata prossima al limite di capienza delle strutture disponibili.
Ma, ciò che rende ancor più conto dell’eccellenza del risultato, è la qualità ampia ed accurata dei contributi dei partecipanti e l’intensità della loro partecipazione (attenta ed attiva, aperta e propositiva), nonché la soddisfazione percepita e manifestata per l’incontro, considerato come tappa di un percorso comune da perseguire. Si è innescato un circuito virtuoso, in cui lo scambio culturale ed esperienziale è sentito come un processo condiviso, dalla cui continuità ci si attendono utilità e vantaggi reciproci nel quotidiano svolgimento delle attività professionali.
Il focus di questo processo continuo sono le tavole rotonde tematiche, frutto del network e dell’esperienza dei Responsabili Acquisti di varie aziende nazionali e internazionali, che condividono professionalità ed esperienze, con un lungo lavoro di preparazione nei mesi precedenti l’evento e, durante l’evento stesso, con presentazioni e discussioni, moderate ed indirizzate verso i punti salienti delle tematiche trattate. E, immediatamente dopo l’evento, le singole tavole, adottate dalle varie Sezioni ADACI, riprendono il loro lavoro, continuando ad elaborare idee ed obiettivi per il Fucina dell’anno successivo.
L’attività nelle Tavole inizia e culmina, durante l’evento, nelle sessione plenarie: quella di apertura con alcune riflessioni del mondo accademico e manageriale; quella di chiusura, con la presentazione sintetica del lavoro svolto nelle Tavole a tutti i partecipanti (le relazioni svolte nelle singole Tavole sono, peraltro, rese poi disponibili sul sito associativo). Inoltre, nella sessione plenaria di chiusura, sono presentati alcuni importanti «personaggi» del mondo imprenditoriale, accademico e sportivo, a testimonianza concreta di casi di successo e di riflessione sui percorsi compiuti per raggiungerlo.
Infine, last but not least, l’organizzazione contempera l’attività culturale e professionale permettendo e favorendo incontri e presentazioni più mirate e collaborative, business matching e networking professionali, mentre i momenti conviviali contribuiscono a creare un clima piacevole ed incentivante i contatti diretti e gli scambi di opinione tra i partecipanti.
Questa edizione di APPROVVIGIONARE è dedicata in massima parte a dare testimonianza di quanto fatto nel Fucina IV di quest’anno, attraverso cronache, interviste, relazioni e studi, al fine di rendere in qualche modo partecipi tutti i membri della comunità professionale che si riconosce in ADACI (e non presenti all’evento) degli approfondimenti e degli aggiornamenti delle competenze professionali trattati, coinvolgendoli nella nuova visione propositiva del ruolo della funzione ed invogliandoli, possibilmente, ad intervenire sempre più in futuro «di persona» alla vita ed agli eventi associativi.
Ci auguriamo, dunque, che dopo tale lettura molti altri professionisti e molte altre aziende si uniscano all’ADACI per dare insieme nuova forza a questa visione, capace di intercettare innovazione, soluzioni e linguaggi nuovi.
La formula del “Negotiorum Fucina”
Il Negotiorum Fucina è un evento che ogni anno riesce a coinvolgere alcune centinaia di professionisti operanti con responsabilità di medio-alto livello nell’ambito delle funzioni dedicate alla ricerca e gestione delle risorse esterne di forniture e servizi per le imprese; quelle che, variamente denominate, fanno riferimento a: acquisti, approvvigionamenti, logistica, procurement, supply chain, facility management.
Ci riesce, perché non si tratta soltanto di un appuntamento sociale, ma perché l’incontro annuale è il momento finale e pubblico che rende visibile al mondo economico di riferimento l’attività svolta da una vera e propria officina delle idee, che si alimenta con un processo continuo che impegna nel corso dell’anno un team organizzativo e numerosi gruppi di lavoro (le Tavole) nella ricerca ed elaborazione di tematiche professionali attuali ed avanzate.
Ci riesce, perché l’evento è concepito come un confronto professionale serrato e intenso tra qualificati esponenti del mondo associativo, accademico ed imprenditoriale, che pone il partecipante al centro dello sviluppo dei lavori e gli offre nel contempo tutta una serie di opportunità di relazioni e di business matching con imprese interessate a promuoversi nell’ambito dell’evento stesso.
Ci riesce, perché la sua formula è strutturata per favorire il massimo coinvolgimento e si esprime con caratteristiche peculiari, che si possono sintetizzare nei punti seguenti:
1.Ripartizione delle attività in Tavole, distinte per tipologie di tematiche affrontate, così da permettere ad ogni partecipante di scegliere un’area di proprio specifico interesse, in cui possa intervenire e discutere portando le proprie esperienze.
2.Scelta condivisa degli argomenti da discutere nell’ambito di ciascuna Tavola, con incontri e conference call pre-evento, in relazione alle proposte formulate da ogni partecipante alle discussioni preparatorie comuni, con definizione delle modalità di presentazione e di intervento di ciascuno.
3.Ruoli interscambiabili tra relatori e partecipanti: il relatore è solo colui che, in quel momento, su quello specifico tema, “ne sa di più” o “ne ha fatto esperienza” e, attraverso la presentazione, anima e stimola il confronto ed il coinvolgimento dei partecipanti, trasformandoli da semplici auditori a parte attiva dell’evento stesso.
4.Scambio di funzione tra networking e scouting: discutendo dei temi è facile e consueto scoprire che ci sono colleghi che ci possono dare indicazioni o soluzioni su come risolvere i nostri problemi o, magari, che la loro azienda, con i suoi prodotti, potrebbe essere un potenziale fornitore.
5.Partner e non sponsor: nell’ottica di questa filosofia cambia anche la mission delle aziende che supportano l’evento, che da semplice sponsor, che presenta i propri prodotti, diventa partner ovvero diventa a tutti gli effetti partecipe all’interno delle tavole, condividendo la propria esperienza, le proprie soluzioni o i propri case histories con tutti gli altri partecipanti.
Questi sono gli ingredienti fondamentali della formula di base del successo del Negotiorum Fucina: nelle Tavole ci si confronta e si condividono le proprie esperienze professionali e culturali con gli altri colleghi; ognuno mette qualcosa di sé e riceve molto dagli altri, perché “le idee racchiuse in se stesse s’inaridiscono e si spengono. Solo se circolano e si mescolano, vivono, fanno vivere, si alimentano le une con le altre e contribuiscono alla cultura”.
Le Tavole tematiche
Le Tavole rotonde tematiche, definite e predisposte da Soci ADACI esperti (componenti del Comitato Scientifico Organizzativo), in relazione ai suggerimenti ed ai contributi dei partecipanti che hanno espresso le loro idee nelle conference call preparatorie, sono state otto e durante il Fucina hanno sviluppato la loro attività in sessioni parallele, affrontando ciascuna un grappolo di argomenti di attualità, con relazioni e discussioni.
Le otto Tavole possono essere suddivise in due gruppi, in relazione alla natura dei problemi trattati, sempre con riferimento a Procurement e Supply Chain e avendo riguardo all’esigenza primaria di valutazione di ogni attività in relazione alla capacità di produrre valore e di generare nel contempo vantaggi competitivi.
A. Argomenti Strategici
1. Risk Management
2. Internazionalizzazione
3. Tecnologia Lean
4. Logistica integrata
B. Categorie di Business
5. Alimentare
6. Manifatturiero evoluto
7. Chimico Farmaceutico e Industriale
8. Facility/ICT/Servizi