I nuovi adempimenti normativi: quale impatto sulla Supply Chain?
Il Gruppo di lavoro della sezione ADACI Emilia Romagna e Marche, ha organizzato, a Bologna , lo scorso 21 marzo, presso l’Hotel Living, un evento che potesse dare ai soci qualche aggiornamento su tematiche di tipo “normativo”, che spesso vengono sottovalutate dagli acquisitori o considerate di competenza esclusiva di altri Enti aziendali.
I temi affrontati sono stati:
1. La nuova normativa GDPR in tema di tutela della privacy.
2. Il regolamento REACH sulla registrazione dei prodotti chimici
3. La responsabilità solidale nella gestione degli appalti
Il primo argomento è stato affrontato dall’Avv. Clizia Grimaldi dello studio legale Fieldfisher di Bologna. A partire dal 25 maggio 2018 tutti gli stati membri della Comunità Europea dovranno applicare la nuova norma GDPR (General Data Protection Regulation). La dott.ssa Grimaldi ha illustrato gli aspetti che chiariscono le regole su informativa e consenso, i limiti al trattamento dei dati personali, le procedure interne che le aziende dovranno predisporre, le nuove figure professionali (DPO) e gli impatti sanzionatori in caso di violazione. Si è compreso che anche le attività degli acquisti sono toccate da questa norma. E’ emerso che le procedure informatiche e operative saranno a cura di altri enti, tuttavia anche gli operatori degli acquisti e della supply chain saranno, effettivamente, gestori di dati sensibili e quindi soggetti ai vincoli della norma.
Il tema del regolamento REACH è stato affrontato dal Dott. Nevio Benetello (Group Purchasing Director del Colorificio San Marco di Venezia). Il REACH è un sistema integrato di registrazione, valutazione e autorizzazione delle sostanze chimiche che mira ad assicurare un maggiore livello di protezione della salute umana e dell’ambiente. In pratica a partire dal 1° giugno 2007 sono entrati in vigore degli obblighi di identificazione e registrazione delle sostanze chimiche utilizzate nei processi industriali. Negli anni, gli obblighi sono via via aumentati, l’ultimo obbligo scatterà dal 1°giugno 2018 e riguarderà le sostanze prodotte e/o importate in quantitativi pari o superiori a 1 tonnellata/anno. Questo tipo di obbligo impatta pesantemente sulle attività degli acquisti, in quanto è indispensabile che chi negozia i prodotti chimici sia in grado di accertare la regolarità delle registrazioni ed importazioni. Il relatore ha chiaramente spiegato quali insidie si possono nascondere in questo tipo di acquisti e anche gli impatti che questi nuovi e crescenti obblighi stanno portando sul fronte dei prezzi.
Il terzo argomento pur essendo di tipo “legale” non è stato affrontato da un avvocato, ma dall’ Ing. Angelo Profili (Consulente Partner di Expense Reduction Analysts). La scelta è caduta su un operatore degli acquisti, in quanto la testimonianza doveva essere più pratica che teorica. In effetti un breve richiamo alle leggi vigenti e alla evoluzione delle stesse era necessario ed è stato fatto, ma soprattutto il tema è stato sviluppato sul “come proteggersi”. Le clausole contrattuali e la richiesta di alcuni documenti, come il DURC, possono aiutare, ma non basta. Il buyer deve mettere in pista tutte le sue capacità di indagine per selezionare fornitori che siano in grado di dare un buon livello di servizio ad un prezzo competitivo,ma che siano anche affidabili dal punto di vista della gestione dei dipendenti. Spesso dietro a proposte allettanti dal punto di vista economico, purtroppo si celano delle irregolarità che potrebbero costare molto all’azienda appaltante. Quindi è stata fatta opera di informazione e sensibilizzazione sui rischi, ma sono anche stati forniti suggerimenti pratici su come fare emergere situazioni non regolari.
La serata si è conclusa con un aperitivo offerto dallo sponsor Wϋrth e come sempre la discussione è continuata anche con un calice di prosecco in mano.