TÜV RHEINLAND
Verso una sostenibilità integrata: La Corporate Sustainability Due Diligence Directive e il suo impatto sulle aziende italiane
La Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDD) rappresenta un passo significativo nell’ambito delle direttive europee sulla sostenibilità. Integrando la direttiva sulla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), la CSDD estende l’obbligo di trasparenza e responsabilità delle aziende anche alla catena di fornitura, indipendentemente dalla loro ubicazione geografica. Le imprese sono tenute a identificare, prevenire e mitigare gli impatti negativi delle loro attività sui diritti umani e sull’ambiente, sia all’interno che all’esterno dell’Unione Europea.
La CSDD, proposta a febbraio 2022 e adottata dal Parlamento europeo il 1° giugno 2023, mira a promuovere pratiche di business sostenibili lungo tutta la catena del valore. Le aziende europee e le istituzioni finanziarie con più di 250 dipendenti sono chiamate a effettuare controlli approfonditi sui temi dei diritti umani e dell’ambiente. Questo include il monitoraggio di aspetti critici come il lavoro minorile, la schiavitù, lo sfruttamento del lavoro, l’inquinamento, il degrado ambientale e la perdita di biodiversità.
La CSDD si propone di migliorare la governance aziendale, aumentando la responsabilità delle imprese e prevenendo la frammentazione degli obblighi. Tra i punti salienti, la direttiva richiede alle aziende di adottare piani di transizione climatica in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi e di estendere la due diligence a tutta la catena del valore, inclusi filiali e rapporti commerciali diretti e indiretti.
Le norme della CSDD si applicano a imprese dell’UE con più di 250 dipendenti e un fatturato superiore ai 40 milioni di euro, nonché a società “madri” e imprese extra UE che soddisfano determinati criteri di fatturato e attività nell’UE. Le aziende devono redigere un piano di transizione verde per limitare l’aumento della temperatura globale entro 1,5°C. In caso di inadempienza, sono previste sanzioni severe, che possono arrivare fino al 5% del fatturato annuale, oltre alla possibile pubblicazione dei nomi degli inadempienti e al ritiro dei prodotti dal mercato.
I consiglieri di amministrazione delle aziende hanno la responsabilità formale di sovrintendere al processo di due diligence, e per le aziende con più di mille dipendenti, la remunerazione variabile del board sarà legata ai risultati dei piani di transizione.
Di conseguenza, è possibile concludere che la centralità di creazione e di attuazione di strategie in ambito Environmental, Social e Goverance (ESG) sta diventando un tema sempre più centrale per le Organizzazioni, per questo motivo TÜV Rheinland è in prima linea per dare supporto alle aziende nel diventare più sostenibili, con processi di assessment e auditing.
Nello specifico, il nostro gruppo di esperti in ambito ESG vi può supportare per: valutazione del rischio ESG, due diligence, verifica dei dati, gestione e performance con la definizione di un chiaro action plan per ottenere un’ottimizzazione delle pratiche in ambito ESG e infine, valutazione delle performance aziendali su KPI definiti e attività di certificazione in ambito ambientale, sociale e governance che permettono di migliorare il punteggio ESG.
TÜV Rheinland – Chi Siamo
Oltre 150 anni di storia, un fatturato di 2,2 mld di € nel mondo e oltre 20.000 dipendenti, questi sono i numeri che descrivono TÜV Rheinland; traguardi e perfomance che si raggiungono grazie alla nostra competenza e integrità e orientamento al cliente, tre dei principi fondamentali che guidano e caratterizzano il nostro modo di lavorare e ci rendono un partner affidabile per le attività di Testing, Auditing e Certificazione. Ci impegniamo per garantire qualità, sicurezza e per essere fulcro tra persone, tecnologia e qualità, la nostra comprovata expertise tecnica è ciò che ci contraddistingue dal resto del mercato.
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