Source your #IrishAdvantage: il seminario sulle implicazioni della Brexit sulla competitività delle aziende europee e sulla supply chain
Si è tenuto lo scorso 12 Aprile il seminario sulle implicazioni della Brexit sulla competitività delle aziende europee e sulla supply chain, presso la splendida sede dell’ambasciata irlandese a Roma (villa Spada).
Enterprise Ireland, l’ente governativo Irlandese, che si occupa della promozione delle esportazioni all’estero ha organizzato una giornata di lavori con Adaci, l’Associazione Italiana dei Professionisti degli Acquisti e Supply Management, un pannel selezionato di Chief Procurement Officer in rappresentanza di aziende di primaria importanza per il territorio italiano e internazionale.
L’Irlanda, sesto Paese nel ranking mondiale della competitività e ottavo in termini di innovazione, costituisce un mercato dell’offerta di particolare interesse per i CPO che vogliono sviluppare un vantaggio competitivo duraturo per le aziende alla luce dell’attuale panorama economico sullo spostamento delle aziende europee dalla Gran Bretagna in vista della Brexit.
Il ministro irlandese Pat Breen, Minister of State for Trade, Employment, Business, EU Digital Single Market and Data Protection, in concominatanza con la missione all’estero ha sottolineato che l’Irlanda costituisce un mercato dell’offerta di particolare interesse e occorre affrontare le possibili implicazioni della Brexit e conoscere i settori industriali e le specializzazioni che caratterizzano il tessuto industriale di questo Paese. Nella seconda tappa italiana, Il ministro rivolgendosi ai membri di Adaci
ha dichiarato: “Questa missione commerciale si baserà sul rapporto già forte tra Irlanda e Italia e porterà all’attenzione di decision maker senior dell’industria italiana i prodotti e i servizi innovativi irlandesi. Essendo il 4 ° più grande mercato dell’Eurozona per le esportazioni irlandesi, le aziende italiane sono importanti consumatori di beni irlandesi. Nel 2016 le esportazioni di società che hanno operato attraverso Enterprise Irlanda in Italia hanno superato i 409 milioni di euro.
l’Ambasciatore d’Irlanda Colm Ó Floinn, in Italia, ha supportato questa iniziativa ed è confidente in questa missione commerciale italiana un paese che rappresenta un polo industriale importante a livello europeo.
Il messaggio del Director International Sales & Partnering of Interprise Ireland consiglia di prepararsi alla Brexit, di agire costruendo solide alternative in un mercato più ampio e vicino l’Europa, valutando i punt di forza del proprio business e ampliando le prospettive commerciali ed Invita Anne Lanigam, a capo del team Enterprise Ireland Brexit Unit anticipare le motivazioni, gli studi al progetto “Brexit – Impact on business”. Anne ha motivato gli ambiti di impatto a livello di mercato, economico , settore e singola società presentando il piano di analisi e le soluzioni di Enterprise Ireland che si è incentrato sulla collaborazione e sviluppo di opportunità future nei settori di eccellenza Spazio e Aviazione, Agritech, Cleaan Technology e Water Treatment, Settore Edilizia e High Tecnologies, Meccanico, Biomedicale, IOT, AI. Il focus è stato determinante, trovare un’alternativa e una risposta alla domanda:
“L’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea pone ad ogni CPO una serie di incognite e rischi potenziali. Saranno ripristinati i dazi doganali? Perderemo di nuovo alcuni giorni per le pratiche di sdoganamento? Come sarà sostituita la normativa europea sugli standard tecnico-commerciali? Londra non è più l’headquarter europeo di alcune multinazionali e ogni grande impresa sta riconfigurando le proprie strategie di business.
The Power of Association: Malcolm Youngson CEO dell’International Federation of Purchasing and Supply Management è intervenuto attingendo alla’ esperienza personale e dal ruolo di presidente IFPSM, interpretando il ruolo dell’associazione internazionale per lo sviluppo di opportunità di networking e confronto come fondamentali per il professionista del procurement sempre più alla ricerca di soluzioni innovative, produttività e di informazioni qualificate.
Fabrizio Santini, Presidente Nazionale ADACI dopo un caloroso saluto e ringraziamento ai convenuti ha espresso alcune riflessioni sull’impatto della Brexit sulle supply chain delle imprese italiane e ha riferito che Hugh O’ Donnell, former Deputy CEO di SAIPEM ha lanciato alcuni spunti sulle sinergie di business Italia-Irlanda: una combinazione win-win, un piano alternativo di proposte reali e concrete in tema di dazi, tassi di interesse, livelli di Iva, implicazioni sulle direttrici logistiche. Un Invito a prepararsi, alla Brexit, per tempo, a non subire l’aumento della burocrazia sulla libera circolazione di beni e dei capitali nel mercato EU. Prevenire le variazioni economiche negative e gestire i costi addizionali con tutti gli strumenti e politiche possibili dall’inserimento di nuovi fornitori, alla minimizzazione dei costi di swithcing, a valutare itinerari alternativi e a una vasta gamma di soluzioni.
Enterprise Ireland ha offerto una potenziale alternativa, un paese affine, vicino geograficamente, ponte potenziale di commercio Usa, India e Arabia. Ho sostenuto il ruolo guida del procurement in questo processo di adattamento e innovazione della supply chian.
Nella seconda parte dell’incontro Seán O’ Dwyer Presidente dell’Irish Institute of Purchasing and Materials Management ha definito la priorità dei CPO essere l’innovazione e ha sottolineato il ruolo del CPO come ponte, collegamento fra l’azienda e il progresso tecnologico e culturale. Il Procurement tutela il prezzo, il valore, le norme, la collaborazione coi i fornitori e per questo motivo deve facilitare l’introduzione delle innovazioni organizzative, di prodotto e processo che portano a migliori soluzioni e minori costi.
La funzione del procurement è la sola, che può essere facilitatore di innovazione e contemporaneamente facilitare la collaborazione, cooperazione e supportare lo sviluppo della cultura organizzativa.
I lavori sono proseguiti con la Panel Discussion con alcuni CPO italiani coordinata da Fabrizio Albino Russo con la collaborazione di Paolo Marnoni – Cpo di BCC, Sergio Donalisio – Cpo Fis Spa, Chairman Research & Development Committee ADACI e Seán O’ Dwyer (QCD Solutions) e Giovanni Atti, responsabile R&D Adaci.
L’intervento di G. Atti è stato indirizzato ai criteri di scelta e valutazione sull’analisi paese e gli indicatori per individuare il best performer e sintetizzare i confronti fra indicatori politici, sociali, normativi, economici ed innovativi. Interessanti gli interventi dei consiglieri nazionali di Adaci Sergio Donalisio e Paolo Marnoni sulle potenziali ripercussioni e scenari sugli scambi commerciali e logistici e sugli impatti immediati nelle relazioni commerciali con la Grand Bretagna e oltre marzo 2019.
Al termine del confronti il Dr Richard Keegan Manager-Competitiveness Department ha parlato di Lean Business and Benchmarking Enterprise Ireland Necessary strategic reconfiguration of supply chain considering Brexit implications e delle implicazioni che ne conseguono.
Il dibattito si è concluso in un cima positivi e di attenzione, ha stupito l’attenta analisi della situazione Irlandese, molto coinvolta nella decisione della Uk di lasciare l’unione, che ha forzato il paese ha considerare in modo critico i dati: La rotta aerea internazionale più trafficata in Europa è tra Londra e Dublino. Quasi la metà dei voli in arrivo in Irlanda proviene dal Regno Unito. A fronte di una elevata esposizione commerciale verso UK, è stato necessario trovare una opportunità alternativa vantaggiosa.
Le sfide sono più grandi delle opportunità, ma la Brexit costringe le società irlandesi a diversificare, innovare e “creare resilienza.
Hanno accettato la sfida, spinto le loro industrie, hanno guardato ai nuovi mercati vicini. Ora l’Irlanda si guarda alle spalle e vede l’unica decisione che poteva essere presa come una sfida positiva. La mia visione è che tra 10 anni potrebbero considerare la Brexit la cosa migliore che capitata. Adaci si è integrata in questa proposta e ha riconosciuto le scelte, la logica e l’approccio proattivo e innovativo nelle scelte effettuate.
Ritroveremo a Giugno al Fucina alcuni colleghi irlandesi e avremo modo di confrontarci e approfondire le riflessioni verso il 2019.