Si è conclusa con la partecipazione di più di 400 manager, responsabili acquisti, logistici e di supply chain, la settima edizione di Negotiorum Fucina, l’evento della community dei Responsabili degli Acquisti e dei CPO delle aziende italiane, magistralmente diretto dal Presidente Fabrizio Santini e dal Segretario Generale Federica Dallanoce, oltre a tutto lo staff dedicato infaticabilmente.
La definizione di “Evento Contenitore” potrebbe essere più appropriata: in due giorni si sono sviluppati sessioni plenarie e Tavole Rotonde Parallele di approfondimento, con la partecipazione attiva dei presenti, portando i propri contributi di esperienze e di progettualità:
ALIMENTARE (Serena Persiani Acerbo, Giancarlo Landi)
BUSINESS TRAVEL (Laura Echino, Ivano Gallino)
CHIMICO INDUSTRIALE & FARMACEUTICO (Fabio Innocenti, Sergio Donalisio, Marila Viola)
FACILITY – ICT E SERVIZI (Paolo Marnoni, Antonietta Santangelo)
INFRASTRUTTURA E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (Cesare Zinanni, Paolo Pagani)
INNOVAZIONE NELLA SUPPLY CHAIN (Paolo Musso, Barbara Schmidt)
INTERNAZIONALIZZAZIONE (Lorella Danese, Valerio Barsacchi, Daniele Zotti)
LEAN (Maurilio Sartor, Stefano Ruffini)
LOGISTICA (Maria Ruggeri, Alessandro Baldazzi, Marco Muzzi)
MANIFATTURIERO EVOLUTO (Cristian Bolzon, Rodrigo Delgadillo)
PROJECT MANAGEMENT / COST MANAGEMENT (Fabrizio Santini, Sergio Franchi)
RISK MANAGEMENT (Federica Dallanoce, Francesca Volpi, Luciana Castellini)
I temi hanno monopolizzato l’attenzione e dato ispirazione a tutti i partecipanti, anche grazie alle relazioni conclusive di ogni Tavola che sono state dettagliatamente descritte nel secondo giorno in Sessione Plenaria.
Da questi positivi risultati, è stata lanciata una nuova area di studio e di best practices per l’edizione 2020: SUPPLY CHAIN di SOSTENIBILITA’/EFFICIENZA ENERGETICA (Enrico Rainero)
Un cenno alle Sessioni Plenarie, di apertura e di chiusura del venerdì, con le relazioni di “vision” da parte di prestigiose personalità, fra cui José Francisco Garrido Casas – President in Europe of IFPSM and President in Brussels of the standard “Purchasing Management Value Added”, Osamu (Sam) Uehara – CEO of the Institute for Supply Management Japan, Massimo Pavin – CEO Sirmax Group.
Sabato hanno fatto riflettere gli approfondimenti della Lectio Magistralis del prof. Elio Borgonovi, docente universitario presso l’Università Bocconi, Presidente Apaform e l’intervento del Generale di Divisione Angelo Michele Ristuccia – Capo di Stato Maggiore del Comando di Reazione Rapida della Nato (NRDC-ITA), che ha dato lustro alle Forze Armate con temi di leadership situazionale, trasformazionale e transazionale, oltre ad aver contribuito ai lavori nella Tavola dedicata al Risk Management, forte delle esperienze maturate in operazioni militari.
I presenti hanno ascoltato dall’imprenditore Massimo Pavin la capacità di gestire la squadra di manager nell’espansione internazionale della propria azienda, dal prof. Borgonovi concetti e parole-chiave su cui riflettere, come quelle del “cervello plastico” che si differenzia da quello “elastico” in quanto è in grado di autoadattarsi al momento e non a reagire passivamente seguendo sempre la stessa dinamica, oppure la definizione del “leader”, che potrebbe non avere le doti di “leadership”, ma di “follower”, semplicemente perché inseguendo le mode prevalenti sfrutta a proprio vantaggio gli umori del gruppo, senza contribuire al miglioramento.
Le esperienze internazionali del Generale Ristuccia hanno coinvolto la platea. Anni di formazione e un percorso avvalorato dalle esperienze in campo, dal contatto con realtà diversificate in ambito internazionale e nazionale sia civili che militari, hanno dimostrato pragmatismo nell’applicazione. Procedure, arricchite da episodi vissuti dentro le regole della diplomazia ma con dose di creatività insieme, un crescente storytelling di esempi capaci di attirare l’attenzione ed essere memorizzati dai presenti. E dove, se non nelle trattative fra controparti belligeranti, si può applicare al massimo le virtù di negoziazione, che sono prima di tutto la programmazione, lo studio, l’analisi, la documentazione degli antefatti. Prima di parlare, ascoltare; prima di ascoltare, osservare; prima di osservare, riflettere. E poi l’attenzione ai concetti di “diversità” e di “differenza”, che potrebbero implicare “superiorità e inferiorità”, pericolosi nelle trattative.
E ancora l‘empatia, virtù tanto difficile quanto potente strumento per raggiungere il desiderato win-win di entrambi gli interlocutori.
Tanto da imparare, tanto da riflettere. In un contesto di cordialità amichevole fra tutti i presenti e in una location accogliente e di alta qualità.
Cosa ci si potrebbe aspettare di più da ADACI? Proseguire su questa strada!