A fine gennaio le Autorità Cinesi hanno chiuso Wuhan, un importante Hub industriale delle Cina.
Messo in quarantena la città con gravi restrizioni alla mobilità delle persone e delle merci. Già a fine gennaio si contava un contagio di 6000 persone con 130 decessi. Oggi 18 febbraio 2020 (fig.1), 1765 vittime. Il 2,7 % della popolazione Cinese.
Nonostante la Cina abbia dimostrato una capacità di reazione importante costruendo in 10 giorni un ospedale pe gestire malati e quarantena. La priorità sulle persone e al contenimento del virus ha bloccato le normali attività economiche di scambio e commercio.
Molti sono state le defezioni di buyer italiani a fiere e visite programmate in Europa e nei mercati asiatici, anche Adaci è stata coinvolta dovendo posticipare la presenza di Ritsuo Shingo, uno dei massimi esperti mondiali nel miglioramento dei processi aziendali e metodologie Lean, al convegno Magister di ADACI. Molte aziende italiane hanno cancellato viaggi di lavoro posticipato incontri sia per il blocco dei voli, sia per le informazioni in crescita circa la diffusione del Virus. Tale intervento sarà riprogrammato posticipandolo secondo le disponibilità future della presenza in Europa del Maestro. Il network dei professionisti del supply management italiano (ADACI) è da sempre in relazione con ISFPM, network internazionale del supply management, di cui fanno parte anche i colleghi Giapponesi e Cinesi. Facciamo ponte fra le associazioni e offriamo supporto alle aziende per arginare e organizzare il reperimento di alternative di acquisto. Per le aziende della moda Burberry, YSL, e altri Brand l’impatto dovuto alla mancata vendita in Asia nei primi mesi dell’anno, che coincidono con il capodanno Cinese sono elevatissime e si stimano ripercussioni anche in Europa.
La banca centrale cinese e il governo cinese sono pronti a stimoli per mantenere il valore dei mercati finanziari. Il Giappone ha avuto un tracollo dell’economia.
Secondo l’analista di Jefferies, Sean Darby, Reuters del 17 febbraio, “le misure di contenimento cinesi suggeriscono che l’attività si potrà normalizzare solo per la metà di marzo o ancor più probabilmente alla fine del trimestre. Resta da capire quale sarà il grado di stimolo fiscale” che arriverà da Pechino. Quel che è certo, per ora, è l’intervento monetario della Banca centrale: ha iniettato liquidità nel mercato finanziario per 100 miliardi di yuan (circa 14,3 miliardi di dollari) attraverso pronti contro termine a sette giorni ad un tasso di interesse del 2,4 per cento: è un’operazione con la quale compra titoli dalle banche, con l’impegno degli istituti a riacquistarli a una scadenza data.
Disservizi logistici, chiusura di fabbriche Cinesi, ritardi di consegne, Stock out di forniture sono fra le molteplici ragioni per cui la Cina non riuscirà ad arginare gli impatti sull’economia.
Alcuni dei settori che sonno stati significativamente colpiti dalla frenata del gigante cinese sono:
Servizi Aerei e trasporti:
Cancellazioni e blocco dei voi dalla Cina verso il resto del mondo. Aumento delle misure di sicurezza per rilevare le temperature dei passeggeri. Cancellazioni dei voli e prenotazioni per la Cina.
Hyunday ha sospeso le produzioni, poiché questo mese le vetture sono ferme al porto che attendo l’imbarco.
Luxury Good:
Disertati gli appuntamenti per la presentazione delle collezioni a Londra, normalmente i Buyer Cinesi sono attesi e ricercati. I negozi nell’emisfero asiatico hanno personale ridotto e tempi limitati di apertura, fino alla chiusura dei punti vendita.
Fabbriche Chiuse:
Chiuse le produzioni alimentari di Pespi e Kraft. Wuhan è il centro delle produzioni automobilistica e ancora le fabbriche resteranno chiuse per una ulteriore settimana. Chi ha alternativa sta spostando le produzioni in altri paesi. Altri Produttori stanno dirottando la ricerca di fornitori, almeno temporaneamente, in altre aree e paesi.
Servizi finanziari e Banche
Servizi stop and go, uffici chiusi, personale sostituito con obbligo di osservare la quarantena. Disservizi anche per le compagnie assicurative.
Petrolio:
L’economia Cinese, ha frenato la produzione essendo il maggior produttore mondiale, ha influenza sul prezzo del petrolio e per la prima volta in un decennio, diminuirà la domanda. Questo ha effetto al ribasso sul mercato delle materie prime in generale.
La filosofia cinese insegna, che la crisi ha due facce per alcuni è una perdita per altri un’opportunità. Sono tutti gli effetti di una situazione critica, ma la vera sfida globale è il contenimento della diffusione del Corona Virus. Per ora il 99% dei casi si è verificato in Cina. Tuttavia la Russia chiede le frontiere alla Cina, l’Italia rallenta i contatti con la Cina finché la pandemia non sarà passata.
Dott.ssa Federica Dallanoce
Vice Presidente ADACI