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ADACI Associazioni Italiana Acquisti e Supply Management

La virtualizzazione per competere vincendo nei mercati fluidi, quali sono gli strumenti collaborativi?

L’Azienda è un macro-sistema evoluto, fondamentali per la sua esistenza sono gli stakeholders e le tecnologie.
La teoria generale dei sistemi elaborata da Ludwig Von Bertalanffy ( è stato biologo ed epistemologo Austriaco ) ricorre al concetto matematico di interdipendenza tra variabili diverse, sulla base del quale esamina i rapporti che vengono a stabilirsi tra elementi diversi del sistema.
Sistema i cui elementi interagiscono reciprocamente, ogni elemento condiziona l’altro ed a sua volta è condizionato, ogni singolo elemento non va pertanto ricercato nell’elemento stesso quanto nel sistema di relazioni in cui esso è inserito.
La visione sistemica apre le porte a un nuovo modo di concepire l’azienda, in cui la qualità delle relazioni a tutti i livelli è l’elemento vincente per il successo dell’Azienda.
Relazioni che sono alla base dello scambio di conoscenze ed esperienze, che se condivise/gestite, fanno parte degli asset intangibili patrimonio fondamentale per l’Azienda.

La gestione della conoscenza o knowledge management costituisce una delle principali sfide, che è possibile portare avanti virtualizzando con il supporto dell’Ict.
Crm, Erp, Scm sono ormai solo una parte di quel più vasto eco-sistema virtuale dove i social network o community virtuali hanno assunto un ruolo strategico per le aziende.
Per informare, proporre, fidelizzare, coinvolgere e co-creare prodotti/servizi.
Luigi Paganetto (Facoltà di Economia Università di Roma Tor Vergata ) sostiene che le PMI attive online crescono molto più in fretta rispetto alle altre.

Il Cloud Computing, degli strumenti/sistemi collaborativi, è uno di quelli che consente a molte aziende manifatturiere che lo stanno utilizzando, di avere vantaggi.
Le reti di impresa sono uno strumento fondamentale e devono essere concepite non tanto come un’opportunità per ottenere benefici fiscali, ma come logica conseguenza di un progetto strategico condiviso tra più aziende che intendono:

affrontare i mercati internazionali con una maggiore efficacia
sfruttare economie di scala rispetto al sistema approvvigionamenti classico
sviluppare progetti di innovazione tecnologica difficilmente realizzabili autonomamente

In questo quadro, la rete di impresa appare una soluzione molto utile per superare i limiti strutturali, avere accesso a competenze tecniche e limitare allocazione risorse finanziarie e manageriali.
Anche l’adozione di strategie multicanali diventa un elemento cruciale per la sostenibilità del business model di un’azienda.
Un’impresa è chiamata a progettare un nuovo sistema di relazioni perfettamente integrato in cui canale fisico e i canali digitali coesistono per la generazione di un’esperienza multicanale attrattiva per gli stakeholders.
Il tema della multicanalità è rilevante anche nei contesti di tipo B2B, ove la relazione fornitore-cliente è da sempre più strutturata e complessa.
Le tecnologie digitali possono rappresentare un formidabile strumento per migliorare sia l’efficienza che l’efficacia della relazione di fornitura.
Attraverso l’implementazione di servizi web ( su pc, tablet e mobile ) è possibile stabilire una relazione continuativa multi-stakeholders, offrendo un servizio coerente con il fabbisogno del momento, di implementare in ambienti virtuali anche sofisticatissime rappresentazioni della funzionalità di componenti/prodotti.

L’avvento dei social network e la grande diffusione di smatphone rappresenta spazi di interazione integrato e nuove opportunità per le imprese nella prospettiva della progettazione di un’esperienza sempre più personalizzata.
Si può affermare che i sistemi informatici devono tenere conto della multicanalità, dove i confini tra mondo fisico e mondo virtuale sono sempre più sfumati.
Certamente si adatta bene a situazioni in cui i prodotti oggetto degli scambi sono semplici e il contesto di fornitura relativamente stabile.
Non è ancora possibile sostituire in toto gli incontri nel caso di contesti industriali più turbolenti, caratterizzati da una significativa dinamica tecnologica e da un quadro competitivo in forte evoluzione.
In questi casi, la possibilità/opportunità di realizzare attività di networking e scouting di alternative di fornitura/vendita in presenza è ancora insostituibile.
Il ruolo delle tecnologie digitali è quello di abilitare forme avanzate di gestione della relazione tra attori a diversi livelli della filiera.

E’ dimostrato che la collaborazione e condivisione fra gli stakeholders consente di poter sostenere la competizione a livello globale, creando una rete virtuale dove i singoli nodi interconnessi diventano massa critica flessibile/veloce per rispondere ai cambiamenti repentini dei mercati.

 

ADACI Associazioni Italiana Acquisti e Supply Management

Strumenti collaborativi Aziendali. La virtualizzazione per competere vincendo nei mercati fluidi.

L’Azienda è un macro-sistema evoluto, fondamentali per la sua esistenza sono gli stakeholders e le tecnologie.
La teoria generale dei sistemi elaborata da Ludwig Von Bertalanffy ( è stato biologo ed epistemologo Austriaco ) ricorre al concetto matematico di interdipendenza tra variabili diverse, sulla base del quale esamina i rapporti che vengono a stabilirsi tra elementi diversi del sistema.
Sistema i cui elementi interagiscono reciprocamente, ogni elemento condiziona l’altro ed a sua volta è condizionato, ogni singolo elemento non va pertanto ricercato nell’elemento stesso quanto nel sistema di relazioni in cui esso è inserito.
La visione sistemica apre le porte a un nuovo modo di concepire l’azienda, in cui la qualità delle relazioni a tutti i livelli è l’elemento vincente per il successo dell’Azienda.
Relazioni che sono alla base dello scambio di conoscenze ed esperienze, che se condivise/gestite, fanno parte degli asset intangibili patrimonio fondamentale per l’Azienda.

La gestione della conoscenza o knowledge management costituisce una delle principali sfide, che è possibile portare avanti virtualizzando con il supporto dell’Ict.
Crm, Erp, Scm sono ormai solo una parte di quel più vasto eco-sistema virtuale dove i social network o community virtuali hanno assunto un ruolo strategico per le aziende.
Per informare, proporre, fidelizzare, coinvolgere e co-creare prodotti/servizi.
Luigi Paganetto (Facoltà di Economia Università di Roma Tor Vergata ) sostiene che le PMI attive online crescono molto più in fretta rispetto alle altre.

Il Cloud Computing, degli strumenti/sistemi collaborativi, è uno di quelli che consente a molte aziende manifatturiere che lo stanno utilizzando, di avere vantaggi.
Le reti di impresa sono uno strumento fondamentale e devono essere concepite non tanto come un’opportunità per ottenere benefici fiscali, ma come logica conseguenza di un progetto strategico condiviso tra più aziende che intendono:

affrontare i mercati internazionali con una maggiore efficacia
sfruttare economie di scala rispetto al sistema approvvigionamenti classico
sviluppare progetti di innovazione tecnologica difficilmente realizzabili autonomamente

In questo quadro, la rete di impresa appare una soluzione molto utile per superare i limiti strutturali, avere accesso a competenze tecniche e limitare allocazione risorse finanziarie e manageriali.
Anche l’adozione di strategie multicanali diventa un elemento cruciale per la sostenibilità del business model di un’azienda.
Un’impresa è chiamata a progettare un nuovo sistema di relazioni perfettamente integrato in cui canale fisico e i canali digitali coesistono per la generazione di un’esperienza multicanale attrattiva per gli stakeholders.
Il tema della multicanalità è rilevante anche nei contesti di tipo B2B, ove la relazione fornitore-cliente è da sempre più strutturata e complessa.
Le tecnologie digitali possono rappresentare un formidabile strumento per migliorare sia l’efficienza che l’efficacia della relazione di fornitura.
Attraverso l’implementazione di servizi web ( su pc, tablet e mobile ) è possibile stabilire una relazione continuativa multi-stakeholders, offrendo un servizio coerente con il fabbisogno del momento, di implementare in ambienti virtuali anche sofisticatissime rappresentazioni della funzionalità di componenti/prodotti.

L’avvento dei social network e la grande diffusione di smatphone rappresenta spazi di interazione integrato e nuove opportunità per le imprese nella prospettiva della progettazione di un’esperienza sempre più personalizzata.
Si può affermare che i sistemi informatici devono tenere conto della multicanalità, dove i confini tra mondo fisico e mondo virtuale sono sempre più sfumati.
Certamente si adatta bene a situazioni in cui i prodotti oggetto degli scambi sono semplici e il contesto di fornitura relativamente stabile.
Non è ancora possibile sostituire in toto gli incontri nel caso di contesti industriali più turbolenti, caratterizzati da una significativa dinamica tecnologica e da un quadro competitivo in forte evoluzione.
In questi casi, la possibilità/opportunità di realizzare attività di networking e scouting di alternative di fornitura/vendita in presenza è ancora insostituibile.
Il ruolo delle tecnologie digitali è quello di abilitare forme avanzate di gestione della relazione tra attori a diversi livelli della filiera.

E’ dimostrato che la collaborazione e condivisione fra gli stakeholders consente di poter sostenere la competizione a livello globale, creando una rete virtuale dove i singoli nodi interconnessi diventano massa critica flessibile/veloce per rispondere ai cambiamenti repentini dei mercati.

Per maggiori informazioni contatta Alberto Tremolada e Massimo Acanfora scrivendo a sez.piemonte@adaci.it

 

 

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ADACI è partner del Corporate Lodging Forum di HRS anche per il 2018

ADACI è partner del Corporate Lodging Forum, l’evento internazionale dei viaggi d’affari rivolto all’intero ecosistema aziendale organizzato da HRS

L’edizione 2018 dal titolo “Simplify Business Travel” sarà incentrata sugli argomenti relativi a come semplificare i viaggi d’affari e presentata da tutti gli stakeholder coinvolti nei processi – da finanza a procurement, da IT a risorse umane.

Il Corporate Travel Forum si terrà a Milano in Piazza Gae Aulenti, presso l’UniCredit Pavilion il 20 marzo alle 9.30

 

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Anche per il 2018 ADACI partecipa al progetto Fabbrica Futuro

Anche quest’anno ADACI è media partner del Progetto FABBRICA FUTURO, giunto alla sua sesta edizione.

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Nasce lo Sportello Unico Manifatturiero Area Fonderie Sez. Piemonte e Valle D’Aosta

Dal 29 gennaio 2018 sarà attivo lo sportello unico manifatturiero area fonderie
Tutti i soci della sezione e nazionali potranno rivolgersi allo sportello per:

Fusioni – prototipi e particolari
leghe acciaio, alluminio e ghisa

Tecnologie produttive
terra, sabbia/resina, conchiglia, pressofusione, stampaggio, 3D printing

e richiedere:

analisi e valutazione nuovi progetti ed ottimizzazione particolari già in produzione
( riduzione costi – lead time – stock – aumento livello qualitativo/servizio ecc. )
alternative come materiali e processi produttivi
re-design
risoluzione problematiche qualitative/tecniche fusioni e particolari
supporto audit e valutazione performance fornitori ( esistenti e nuovi )
supporto per scouting alternative fornitura
formazione tecnica su materiali e tecnologie

Le richieste prese in carico riceveranno una prima risposta entro 48 ore in base alla complessità di analisi/valutazione necessarie.
Il vantaggio di poter contare su un servizio ai soci svincolato dalla specificità produttiva Vostro fornitore è la migliore garanzia.
Per maggiori informazioni e richieste al responsabile sportello Dr. Alberto Claudio Tremolada
( socio Adaci ed esperto settore ) compila il form presente alla seguente pagina:

https://www.adaci.it/sportelli/sportello-fonderie/

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Il valore reale dell’Azienda evoluzione da capital value a intangibles value. Per competere meglio sui mercati e conseguire i target aziendali.

La misurazione del valore può essere data dal mercato ( market value ) o essere soggettiva ( intangible value ) ed è quest’ultimo quello più difficile da misurare.
Per la misurazione del valore intangibile si potrebbe partire dai core values, ovvero dal sistema di idee ( knowledge ), attività e attributi ( capabilities ) considerati importanti nel formare l’azione dell’impresa in genere.

Azioni che si trovano formalmente nello statement of core values, la dichiarazione del sistema di valori propri dell’impresa.

L’Azienda è parte di un eco-sistema meglio conosciuto come catena del valore ( value chain ). Un modello che permette di descrivere la struttura di una organizzazione come un insieme limitato di processi.

Teorizzata da Michael Porter nel 1985 nel suo best-seller “Competitive Advantage: Creating and Sustaining Superior Performance”: la catena del valore è l’insieme delle attività necessarie per produrre e commercializzare beni e servizi. Gli asset intangibili non descrivono l’insieme di beni immateriali di un’Azienda ma, piuttosto, una serie di risorse non facilmente traducibili in termini finanziari.

Negli asset intangibili di un’organizzazione possiamo comprendere:

Capitale Umano
inteso come le conoscenze, le abilità e le esperienze delle persone e può essere strettamente individuale ma anche dell’organizzazione

Capitale Organizzativo
l’insieme di conoscenze che rimangono all’impresa

Capitale Relazionale Esterno
rappresentato dal valore dei rapporti con la clientela, con i fornitori, con i business partner, con i centri di ricerca & sviluppo

Capitale Sociale
la fiducia prodotta dalla socialità, le interazioni sociali e le istituzioni formali create dalla socialità

Proprietà Intellettuale
che comprende i brevetti, i marchi registrati e i diritti di copyright in possesso dell’azienda

La continuità aziendale è fondamentale per gli equilibri socio-economici della comunità in un mondo sempre più competitivo, fluido e glocalizzato ( come lo definisce Zygmunt Bauman sociologo polacco ). La competizione globale ha reso i mercati più liquidi e come scrive Zygmunt Bauman, noto sociologo e filosofo britannico nell’introduzione del suo libro Vita Liquida ( ediz. Laterza 2006 ), le “situazioni in cui agiscono gli uomini si modificano prima che i loro modi di agire riescano a consolidarsi in abitudini e procedure”.

Diventa difficile poter dominare i cambiamenti repentini degli scenari mondiali dovuti a cambi di governo, rivoluzioni sociali, crisi internazionali, default finanziari, eventi naturali, competitorship aggregative ( esempi sono Apple, Google e Oracle diventati player plurisettoriali in competizione con i loro fornitori e Clienti ).
In tempi di crisi la riduzione dei prezzi, dei lead time, degli stock e l’allungamento dei pagamenti sono fattori che non fanno la differenza, se ottenuti al di fuori di una strategia complessiva.

Il marketing ( compreso quello di acquisto ) è uno dei key pillars del sistema che Philip Kotler, in Marketing Decision-Making impostando lo studio da un punto di vista manageriale, fa evolvere da funzione aziendale a processo di gestione dell’impresa. Deflazione, cali produzione, stretta creditizia, sofferenza nei pagamenti, fallimenti e concordati preventivi sono mine vaganti per la sopravvivenza delle Aziende.

Poter contare su Clienti e fornitori affidabili è decisivo soprattutto se si opera in mercati complessi, competitivi, globalizzati dove è forte la concorrenza anche per gli acquisti. Sulla base di tali premesse un numero crescente di Aziende hanno compreso che necessita un cambio di paradigma, aumentando l’effort non solo sul fronte riduzione prezzi, lead time, stock e allungamento dei pagamenti ma anche per una:

• Standardizzazione dei prodotti e servizi
• Riduzione fonti di approvvigionamento
• Comakership con i propri Clienti e fornitori
• Outsoursing diretto forniture non strategiche
• E-Soursing tramite centrali o portali d’acquisto

Evoluzione che in una visione organicistica dell’impresa con strategie sempre più emergenti ( come teorizza Henry Mintzberg accademico canadese ), evidenzia come il marketing d’acquisto abbia assunto importanza fondamentale e consente alle aziende di:

• Minimizzare i potenziali trade-off negli approvvigionamenti
• Cogliere tutte le opportunità offerte dai mercati di fornitura
• Razionalizzare e liberare risorse
• Acquisire vantaggi competitivi per il raggiungimento degli obiettivi di business

La moderna impresa o istituzione per essere vincente deve ndividuare i suoi punti di forza/debolezza “ascoltando la voce” dei mercati.

Le politiche di approvvigionamento e vendita obiettivi target interdipendenti.

Le molteplici relazioni di fornitura e vendita che un’impresa deve gestire possono essere classificate sulla base di due dimensioni:

la sostituibilità misurata anche dal grado di reperibilità del materiale sul mercato;
l’importanza relativa del materiale all’interno del prodotto finito in cui sarà incorporato – misurata, ad esempio, dal contributo alla formazione del prezzo finale di scambi

Dimensioni che si possono declinare in 4 punti:

1 Per materiali ad alta reperibilità e bassa importanza non si pongono problemi di
approvvigionamento. Si tratta di acquisti marginali, che possono essere gestiti con le tradizionali logiche della contrattazione sul prezzo

2 Per materiali ad alta reperibilità, ma ad elevata importanza, è possibile gestire gli
approvvigionamenti cercando di sfruttare la competizione tra i fornitori, con l’obiettivo
di ottenere sensibili vantaggi dal lato dei costi (effetto “leva”)

3 Qualora siano basse sia la reperibilità che l’importanza, l’enfasi maggiore va posta
sulla stabilità dei flussi di approvvigionamento nel lungo periodo, poiché la disponibilità del materiale è più importante del suo costo

4 I problemi più seri si pongono con riferimento agli acquisti che presentano
contemporaneamente le caratteristiche dell’alta importanza e della bassa reperibilità. Da un lato, l’elevato valore dell’acquisto induce l’acquirente ad enfatizzare la dimensione dell’efficienza, cioè della minimizzazione dei costi; dall’altro lato, la scarsa reperibilità e l’elevata importanza del materiale in termini di impatto differenziante sul prodotto finale, portano ad enfatizzare la stabilità del rapporto. Si pone quindi un vero e proprio dilemma tra stabilità della relazione ed efficienza, che condiziona pesantemente le scelte operative.

La scelta da parte dei responsabili acquisti si distingue in due opzioni fondamentali:

  • fornitura unica (single-sourcing);
  • fornitura multipla (multiple-sourcing);

Politiche di fornitura unica

l’acquirente mantiene rapporti esclusivi o preferenziali con un solo fornitore per ogni codice d’acquisto, vincolo tra le parti che può sancito formalmente con un contratto.
Il rifornimento unico può essere interpretato come il primo passo nella direzione della integrazione operativa tra acquirente e fornitore.
Una scelta di single-sourcing è di solito apprezzata dal fornitore, il quale può assicurarsi una maggiore stabilità di rapporto, una minore incertezza sui volumi di vendita, un’uso più stabile e completo della propria capacità produttiva e forza lavoro, un’uso più finalizzato delle risorse investite nelle attività di R&S e di innovazione di prodotto, l’assistenza tecnica e finanziaria dell’acquirente. Sovente, poi, un rapporto esclusivo con un’importante acquirente ha un impatto positivo sull’immagine e reputazione del fornitore. Lo svantaggio da pagare è costituito dalla riduzione del numero dei clienti (al limite il cliente è unico se l’esclusiva è assoluta).
Il vincolo di fornitura impedisce all’acquirente, inoltre, di accedere rapidamente agli sviluppi tecnologici realizzati sul mercato di fornitura

Politiche di fornitura multipla

La preferenza per la fornitura multipla è speso giustificata da considerazioni strategiche.
Il frazionamento degli acquisti tra molti fornitori consente infatti di ridurre il grado di dipendenza da ogni singolo fornitore, limitandone così il potere contrattuale.
Ma anche il rifornimento multiplo non è privo di svantaggi.
Il ricorso a forniture multiple può essere interpretato come l’evidenza di un ridotto impegno dell’acquirente nella relazione, il che non incoraggia gli investimenti e la collaborazione del fornitore.

La scelta tra single e multiple-sourcing può fondarsi su una valutazione comparata dei
rispettivi costi, suddivisi nelle seguenti categorie:

costi di avvio della relazione (set-up)
sono costituiti dalle spese che si sostiene per dar corso ad una relazione di scambio (selezione, valutazione, omologazione, certificazione, progettazione comune);

costi di rottura della relazione (switching costs)
sono i nuovi costi di set-up che dovranno essere sostenuti per sostituire il fornitore;

costi di coordinamento (trading costs)
sono costi variabili legati ai processi di coordinamento, comunicazione e decisione necessari alla gestione efficiente della relazione. Essi includono i costi amministrativi di ordinazione e ricevimento dei materiali, i costi di controllo della qualità, i costi (eventuali) di esecuzione giudiziale od extra-giudiziale del contratto, i costi di negoziazione delle modificazioni ed
integrazioni contrattuali;

costi di competitività (competitiveness costs)
corrispondono alle mancate o ridotte vendite e ai minori prezzi di vendita sopportati dall’acquirente a causa di forniture non soddisfacenti (in termini di prezzo, livello qualitativo, puntualità, affidabilità, tempestività delle consegne, sforzo innovativo);

Come disse Kaoru Ishikawa ( è stato professore universitario e influente innovatore della gestione qualità ): “Le aziende esistono all’interno di una società per soddisfare le persone che appartengono a quella società”; uno dei requisiti e obiettivo principale dei Sistemi Gestione Qualità ( fra cui le iso 9001 ) è la capacità di soddisfazione dei bisogni di tutti gli stakeholders.

Articolo a cura del Dr. Alberto Claudio Tremolada
Socio ADACI (www.adaci.it) e Manager Metatech Group ( fonderie e lavorazioni meccaniche http://www.metatechgroup.com )

Lavoro: si cerca un European Buyer a Parma. Ecco come inviare il CV

Inviare CV Rif. 17/103 a sez.emilia@adaci.it

Un’azienda partner ci segnala questa opportunità: un’importante azienda chimica multinazionale con diverse sedi produttive sul territorio nazionale, produttrice di prodotti chimici specialistici (vernici, resine ed adesivi) nell’ambito del potenziamento del proprio organico, ci ha incaricati di selezionare un/una

European BUYER

che, rispondendo al Responsabile Acquisti Europe, si occuperà delle seguenti attività:
• assicurare il corretto approvvigionamento di materie prime, imballi e materiali diversi sulla base di scorte minime e delle indicazioni della programmazione di produzione per i 4 siti della società.
• selezionare i fornitori
• emettere ordini di acquisto
• seguire l’attività di sollecito al fornitore per garantire il rispetto dei tempi di consegna
• elaborare le statistiche di acquisto
• seguire scouting di materie prime con il supporto del laboratorio R&D.

Il/la candidato/a ideale ha una laurea in Chimica / Ingegneria dei materiali o cultura similare, una buona conoscenza della lingua inglese (la conoscenza del tedesco è un plus) e deve avere maturato almeno 3/6 anni di esperienza in ruolo analogo, meglio se in aziende del mondo chimico .
E’ gradita la conoscenza di SAP.
E’ gradita anche la conoscenza specifica di alcuni settori merceologici quali resine epossidiche, poliuretani e isocianati.

Oltre alle necessarie competenze tecniche sono indispensabili buone doti relazionali con il cliente esterno e quello interno, determinazione, efficacia di comunicazione, spiccate doti negoziali e di problem solving.

Si richiede inoltre la disponibilità ad effettuare frequenti trasferte presso gli altri siti del gruppo in Italia e all’estero.

Sede di lavoro: provincia di Parma.

Inviare CV Rif. 17/103 a sez.emilia@adaci.it

 

ADACI Associazioni Italiana Acquisti e Supply Management

Un mese gratis in palestra a Torino, ecco come poter aderire

Nel mese di iscrizione gratuito sono inclusi tutti i servizi di Palestre Torino: piscina, sala pesi, attrezzature e corsi.

Il Centro Ricerche Performance e Benessere ti regala un mese d’iscrizione gratuito in una delle Palestre Torino.

Nel mese di iscrizione gratuito sono inclusi tutti i servizi di Palestre Torino: piscina, sala pesi, attrezzature e corsi.

I 30 giorni omaggio decorrono dal momento in cui si attiva l’assicurazione presentadosi al Club Heron di piazza Adriano.

Un’occasione da prendere al volo. Perchè? Il Centro Ricerche Performance e Benessere vuole incentivare la pratica corretta delle discipline sportive a tutti i livelli e per tutte le età. Praticare sport fa bene alla salute. Fare del bene alla propria salute signfica vivere meglio.

Per ottenere il mese gratuito ti chiediamo solo di coprire le spese di assicurazione richieste dalla palestra, e che puoi acquistare online cliccando sul bottone “Acquista la Promo”.

Conclusa la procedura di pagamento riceverai via mail un documento PDF con cui dovrai presentarti presso il “Club Heron – Palestre Torino” (in piazza Adriano 6/A a Torino) per ritirare la card gratuita e firmare i documenti assicurativi. Quindi potrai accedere al club “Palestre Torino” più vicino a te, gratuitamente, per i prossimi 30 giorni.

Ti ricordiamo che a fine mese non è obbligatorio sottoscrivere alcun abbonamento alla palestra, ma qualora volessi proseguire puoi usufruire della tariffa mensile agevolata di 60€ invece di 105€.

Inoltre riceverai gratuitamente anche la tessera annuale del Centro Ricerche Performance e Benessere.

La promozione è valida solo per i nuovi iscritti (non per chi è già iscritto ai servizi di Palestre Torino).

Per aderire https://www.thetips.it/torino/eventi/un-mese-omaggio-a-c-torino-1831/388

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Comunicato Stampa – Eletto il nuovo Presidente ADACI Piemonte e Valle d’Aosta

Eletto il nuovo Presidente ADACI Piemonte e Valle d’Aosta

Le aziende italiane stanno uscendo dalla crisi. Lo dice l’ISTAT che vede su più fronti segnali di crescita.
Quello che l’ISTAT non dice è che buona parte della rinnovata capacità competitiva delle aziende manifatturiere italiane è data dalla loro capacità di generare efficienza lungo la cosiddetta supply chain , cioè la catena di fornitura che iniziando dai fornitori arriva, attraverso la logistica alla produzione ed alla distribuzione del prodotto.
In Italia esiste una associazione che raccoglie i migliori manager degli acquisti e della supply chain. ADACI, Associazione Italiana Acquisti e Supply Management da 50 anni aggrega competenze, realizza benchmark, identifica e monitora i nuovi trend, forma le nuove classi dirigenti, eroga informazioni e formazione, propone nuovi modelli di strategie e operatività.
Non tanto tagliare i costi dunque, ma generare valore con l’innovazione e la competenza, aumentando il livello di servizio.
Anche in Piemonte e Valle d’Aosta c’è una territoriale Adaci che recentemente si è rinnovata nel suo consiglio direttivo. Oltre 100 aziende della regione faranno riferimento al Presidente Laura Echino (Esperta di Supply Chain e Flotte Aziendali), sarà per lei il quarto mandato consecutivo, per molti anni responsabile acquisti di uno dei più grandi gruppi alimentari italiani e oggi brillante libera professionista del settore, coadiuvata dai Vicepresidenti Giorgio Borra (la memoria storica di Adaci Piemonte), GianCarlo Gallo, e Alberto Carpinetti (Esperto di outsourcing dei processi di acquisto e Presidente UCID Torino) , dal Segretario Alessandro Oliva (DPO, Esperto in Privacy e sistemi di sicurezza) e del Responsabile Comunicazione e Tesoreria Massimo Acanfora (Esperto di digital marketing).
Completano la squadra i consiglieri Paolo Berionni (responsabile Supply Chain), Emanuela Rattazzo, Marbella Bianchi, Antonio Boiano, Giovanni Nocca e Adriano Zinali.
Un team dinamico che integra esperienza e professionalità e che si mette a disposizione dei Soci, dei media e dei giornalisti per fornire informazioni, opinioni e commenti, dati numerici, networking, testimonianze.

In particolare:

  • Per le tematiche associative e le convenzioni: Giovanni Nocca, coadiuvato da Antonio Boiano, Giorgio Borra, Giancarlo Gallo ed Emanuela Rattazzo;
  • Per le tematiche relative ai progetti dedicati ai giovani, al progetto Rende, al Campus e a The Buyer, al mondo acquisti, dell’economia in generale e della città: Laura Echino;
  • Per le tematiche relative alla cultura professionale e all’internazionalizzazione, la salute, alla sanità ed alla Pubblica Amministrazione/appalti: Paolo Berionni, coadiuvato da Alberto Carpinetti;
  • Per le tematiche relative agli eventi e ai workshop, all’industria manifatturiera, all’etica del lavoro: Alberto Carpinetti;
  • Per le tematiche relative ai servizi alle imprese e funzione di Segretario: Alessandro Oliva;
  • Per le tematiche relative alla Tesoreria, alla comunicazione, al web e ai social, all’IT ed alla trasformazione digitale: Massimo Acanfora;
  • Per le tematiche legate alla formazione e alla qualificazione professionale: Marbella Bianchi
  • Per le tematiche relative al marketing, alle sponsorizzazioni, al progetto Opportunity 50, gli accordi strategici: Giancarlo Gallo;
  • Per le tematiche relative alla piattaforma Opportunity e all’Adaci Service: Emanuela Rattazzo.

I principali eventi in cui la Sezione Piemonte ADACI e Valle d’Aosta sarà presente sono:

Negotiorum Fucina VI (giugno): L’evento dove centinaia di manager si confrontano in 10 tavole tematiche parallele;

Doctrina XIX, dedicato all’Internazionalizzazione (fine novembre): A Torino il primo meeting dedicato alla supply chain internazionale.

Il calendario completo degli eventi nazionali ADACI è visualizzabile alla seguente pagina: https://www.adaci.it/eventi-in-programma/

Per contatti diretti con il Consiglio Direttivo Adaci Piemonte e Valle d’Aosta è possibile compilare il form presente alla pagina: https://www.adaci.it/sezione-piemonte-e-valle-daosta/consiglio-direttivo/

Ufficio Stampa ADACI Sezione Piemonte e Valle d’Aosta

Massimo Acanfora
e-mail: sez.piemonte@adaci.it
cellulare: 3479666498

 

ADACI Associazioni Italiana Acquisti e Supply Management

ADACI patrocina il seminario organizzato da Retail Institute: La funzione Acquisti: un ruolo da arricchire? – Milano 6 febbraio 2018

ADACI patrocinia il seminario organizzato da Retail Institute:

LA FUNZIONE ACQUISTI: UN RUOLO DA ARRICCHIRE?

Exploring, scouting e buying: nuove logiche selettive in un universo merceologico iperdenso

che si svolgerà il 6 febbraio 2018 dalle 9.00 alle 13.00 presso Retail Institute Italy in Corso Europa 5

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