Category : Adaci nazionale

Network ADACI a supporto della ripresa economica nei territori colpiti da alluvioni e frane in Emilia Romagna e Marche

ADACI, a seguito degli ingenti danni causati dai drammatici eventi che hanno colpito le comunità ed il tessuto economico delle regioni  Emilia-Romagna e Marche, metterà a disposizione il proprio Network costituito da 1400 soci professionisti in ambito Acquisti e Supply Chain Management e distribuiti sul territorio nazionale, per offrire un concreto supporto alle Imprese nella individuazione di soluzioni per forniture di  prodotti e servizi  urgenti collegati alle emergenze, con lo scopo di fornire un aiuto alla  ripresa delle attività economiche nei territori colpiti.

Il supporto della nostra Associazione è a titolo gratuito e può essere richiesto inviando una e-mail a : sez.emilia@adaci.it

Indicando come oggetto: Emergenza Emilia Romagna Marche

 Specificando:

  • Il nome dell’azienda/operatore economico e contatti della persona di riferimento
  • Descrizione delle necessità riguardanti prodotti/macchinari/servizi

Ricevuta la richiesta una Task Force ADACI contatterà il Richiedente per approfondire le necessità, affiancandosi  nella ricerca della soluzione più idonea ed efficace.

Valutate le proposte individuate dalla Task Force ADACI, il Richiedente, senza nessun impegno ed onere, deciderà in assoluta autonomia come procedere alla evasione del fabbisogno.

Come gestire il trattamento dei dati durante l’emergenza sanitaria COVID19?

A seguito delle numerose domande giunte allo Sportello GDPR in tema di trattamento dei dati nel contesto lavorativo pubblico e privato nell’ambito dell’emergenza sanitaria COVID 19, siamo a riportare fedelmente le risposte del Garante Privacy (fonte)

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  1. Il datore di lavoro può rilevare la temperatura corporea del personale dipendente o di utenti, fornitori, visitatori e clienti all’ingresso della propria sede?

 

Nell’attuale situazione legata all’emergenza epidemiologica, si sono susseguiti, in tempi assai ravvicinati, in ragione dell’aggravarsi dello scenario nel contesto nazionale, numerosi interventi normativi e  conseguenti atti di indirizzo emanati dalle istituzioni competenti che, al fine di individuare misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica, hanno stabilito che, i datori di lavoro, le cui attività non sono sospese, sono tenuti a osservare le misure per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica contenute nel Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro tra Governo e parti sociali del 14 marzo 2020.(1)

 

In particolare, il citato Protocollo prevede la rilevazione della temperatura corporea del personale dipendente per l’accesso ai locali e alle sedi aziendali, tra le misure per il contrasto alla diffusione del virus che trovano applicazione anche nei confronti di utenti, visitatori e clienti nonché dei fornitori, ove per questi ultimi non sia stata predisposta una modalità di accesso separata (cfr. Protocollo par. 2 e 3 e nota n. 1).

 

Analoghi protocolli di sicurezza, con riguardo alle attività pubbliche non differibili o ai servizi pubblici essenziali, sono stati stipulati dal Ministro per la pubblica amministrazione con le sigle sindacali maggiormente rappresentative nella pubblica amministrazione (come il Protocollo di accordo per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici in ordine all’emergenza sanitaria da “Covid-19” del 3 e 8 aprile 2020) in quanto le misure per la sicurezza del settore privato sono state ritenute coerenti con le indicazioni già fornite dallo stesso Ministro con la direttiva n. 2/2020 e con la Circolare n. 2/2020.

 

In ragione del fatto che la rilevazione in tempo reale della temperatura corporea, quando è associata all’identità dell’interessato, costituisce un trattamento di dati personali (art. 4, par. 1, 2) del Regolamento (UE) 2016/679), non è ammessa la registrazione del dato relativo alla temperatura corporea rilevata, bensì, nel rispetto del principio di “minimizzazione” (art. 5, par.1, lett. c) del Regolamento cit.), è consentita la registrazione della sola circostanza del superamento della soglia stabilita dalla legge e comunque quando sia necessario documentare le ragioni che hanno impedito l’accesso al luogo di lavoro.

 

Diversamente nel caso in cui la temperatura corporea venga rilevata a clienti (ad esempio, nell’ambito della grande distribuzione) o visitatori occasionali anche qualora la temperatura risulti superiore alla soglia indicata nelle disposizioni emergenziali non è, di regola, necessario registrare il dato relativo al motivo del diniego di accesso.

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  1. L’amministrazione o l’impresa possono richiedere ai propri dipendenti di rendere informazioni, anche mediante un’autodichiarazione, in merito all’eventuale esposizione al contagio da COVID 19 quale condizione per l’accesso alla sede di lavoro?

 

In base alla disciplina in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro il dipendente ha uno specifico obbligo di segnalare al datore di lavoro qualsiasi situazione di pericolo per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro (art. 20 del d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81). Al riguardo la direttiva n.1/2020 del Ministro per la pubblica amministrazione ha specificato che in base a tale obbligo il dipendente pubblico e chi opera a vario titolo presso la P.A. deve segnalare all’amministrazione di provenire (o aver avuto contatti con chi proviene) da un’area a rischio. In tale quadro il datore di lavoro può invitare i propri dipendenti a fare, ove necessario, tali comunicazioni anche mediante canali dedicati.

 

Tra le misure di prevenzione e contenimento del contagio che i datori di lavoro devono adottare in base al quadro normativo vigente, vi è la preclusione dell’accesso alla sede di lavoro a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS. A tal fine, anche alla luce delle successive disposizioni emanate nell’ambito del contenimento del contagio (v. Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 14 marzo 2020 fra il Governo e le parti sociali), è possibile richiedere una dichiarazione che attesti tali circostanze anche a terzi (es. visitatori e utenti).

 

In ogni caso dovranno essere raccolti solo i dati necessari, adeguati e pertinenti rispetto alla prevenzione del contagio da Covid-19, e astenersi dal richiedere informazioni aggiuntive in merito alla persona risultata positiva, alle specifiche località visitate o altri dettagli relativi alla sfera privata.

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  1. È possibile pubblicare sul sito istituzionale i contatti dei funzionari competenti per consentire al pubblico di prenotare servizi, prestazioni o appuntamenti presso le amministrazioni nella attuale emergenza epidemiologica?

 

Le disposizioni normative per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica e le indicazioni operative fornite dalle istituzioni competenti impongono di limitare la presenza del personale negli uffici mediante, prevalentemente, il ricorso al lavoro agile. Con riguardo ai compiti che richiedono la necessaria presenza sul luogo di lavoro, è previsto che le amministrazioni svolgano le attività strettamente funzionali alla gestione dell’emergenza e quelle “indifferibili”, anche con riguardo “all’utenza esterna”. Pertanto, le attività di ricevimento o di erogazione diretta dei servizi al pubblico devono essere garantite con modalità telematica o comunque con modalità tali da escludere o limitare la presenza fisica negli uffici (ad es. appuntamento telefonico o assistenza virtuale), ovvero, predisponendo accessi scaglionati, anche mediante prenotazioni di appuntamenti.

 

Nel rispetto dei principi di protezione dei dati (art. 5 Regolamento UE 2016/679) la finalità di fornire agli utenti recapiti utili a cui rivolgersi per assistenza o per essere ricevuti presso gli uffici, può essere utilmente perseguita pubblicando i soli recapiti delle unità organizzative competenti (numero di telefono e indirizzo PEC) e non quelli dei singoli funzionari preposti agli uffici. Ciò, anche in conformità agli obblighi di pubblicazione concernenti l’organizzazione delle pubbliche amministrazioni.

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  1. Quali trattamenti di dati personali sul luogo di lavoro coinvolgono il medico competente?

 

In capo al medico competente permane, anche nell’emergenza, il divieto di informare il datore di lavoro circa le specifiche patologie occorse ai lavoratori.

 

Nel contesto dell’emergenza gli adempimenti connessi alla sorveglianza sanitaria sui lavoratori da parte del medico competente, tra cui rientra anche la possibilità di sottoporre i lavoratori a visite straordinarie, tenuto conto della maggiore esposizione al rischio di contagio degli stessi, si configurano come vera e propria misura di prevenzione di carattere generale, e devono essere effettuati nel rispetto dei principi di protezione dei dati personali e rispettando le misure igieniche contenute nelle indicazioni del Ministero della Salute (cfr. anche Protocollo condiviso del 14 marzo 2020)(1).

 

Nell’ambito dell’emergenza, il medico competente collabora con il datore di lavoro e le RLS/RLST al fine di proporre tutte le misure di regolamentazione legate al Covid-19 e, nello svolgimento dei propri compiti di sorveglianza sanitaria, segnala al datore di lavoro “situazioni di particolare fragilità e patologie attuali o pregresse dei dipendenti” (cfr. paragrafo 12 del predetto Protocollo).

 

Ciò significa che, nel rispetto di quanto previsto dalle disposizioni di settore in materia di sorveglianza sanitaria e da quelle di protezione dei dati personali, il medico competente provvede a segnalare al datore di lavoro quei casi specifici in cui reputi che la particolare condizione di fragilità connessa anche allo stato di salute del dipendente ne suggerisca l’impiego in ambiti meno esposti al rischio di infezione. A tal fine, non è invece necessario comunicare al datore di lavoro la specifica patologia eventualmente sofferta dal lavoratore.

 

In tale quadro il datore di lavoro può trattare, nel rispetto dei principi di protezione dei dati (v. art. 5 Regolamento UE 2016/679), i dati personali dei dipendenti solo se sia normativamente previsto o disposto dagli organi competenti ovvero su specifica segnalazione del medico competente, nello svolgimento dei propri compiti di sorveglianza sanitaria.

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  1. Il datore di lavoro può comunicare al Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza l’identità dei dipendenti contagiati?

 

I datori di lavoro, nell’ambito dell’adozione delle misure di protezione e dei propri doveri in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro, non possono comunicare il nome del dipendente o dei dipendenti che hanno contratto il virus a meno che il diritto nazionale lo consenta.

 

In base al quadro normativo nazionale il datore di lavoro deve comunicare i nominativi del personale contagiato alle autorità sanitarie competenti e collaborare con esse per l’individuazione dei “contatti stretti” al fine di consentire la tempestiva attivazione delle misure di profilassi.

 

Tale obbligo di comunicazione non è, invece, previsto in favore del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, né i compiti sopra descritti rientrano, in base alle norme di settore, tra le specifiche attribuzioni di quest’ultimo.

 

Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza,  proprio nella fase dell’attuale emergenza epidemiologica, dovrà continuare a svolgere i propri compiti consultivi, di verifica e di coordinamento, offrendo la propria collaborazione al medico competente e al datore di lavoro (ad esempio, promuovendo l’individuazione delle misure di prevenzione più idonee a tutelare la salute dei lavoratori nello specifico contesto lavorativo; aggiornando il documento di valutazione dei rischi; verificando l’osservanza dei protocolli interni).

 

Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza quando nell’esercizio delle proprie funzioni venga a conoscenza di informazioni- che di regola tratta in forma aggregata ad es. quelle riportate nel documento di valutazione dei rischi- rispetta le disposizioni in materia di protezione dei dati nei casi in cui sia possibile, anche indirettamente, l’identificazione di taluni interessati.

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  1. Può essere resa nota l’identità del dipendente affetto da Covid-19 agli altri lavoratori da parte del datore di lavoro?

 

No. In relazione al fine di tutelare la salute degli altri lavoratori, in base a quanto stabilito dalle misure emergenziali, spetta alle autorità sanitarie competenti informare i “contatti stretti” del contagiato, al fine di attivare le previste misure di profilassi.

 

Il datore di lavoro è, invece, tenuto a fornire alle istituzioni competenti e alle autorità sanitarie le informazioni necessarie, affinché le stesse possano assolvere ai compiti e alle funzioni previste anche dalla normativa d’urgenza adottata in relazione alla predetta situazione emergenziale (cfr. paragrafo 12 del predetto Protocollo).

 

La comunicazione di informazioni relative alla salute, sia all’esterno che all’interno della struttura organizzativa di appartenenza del dipendente o collaboratore, può avvenire esclusivamente qualora ciò sia previsto da disposizioni normative o disposto dalle autorità competenti in base a poteri normativamente attribuiti (es. esclusivamente per finalità di prevenzione dal contagio da Covid-19 e in caso di richiesta da parte dell’Autorità sanitaria per la ricostruzione della filiera degli eventuali “contatti stretti di un lavoratore risultato positivo).

 

Restano ferme le misure che il datore di lavoro deve adottare in caso di presenza di persona affetta da Covid-19, all’interno dei locali dell’azienda o dell’amministrazione, relative alla pulizia e alla sanificazione dei locali stessi, da effettuarsi secondo le indicazioni impartite dal Ministero della salute (v. punto 4 del Protocollo condiviso).

 

  • Come aggiornato in data 24 aprile 2020

 

Sul sito del GARANTE sono disponibili inoltre :

 

 

Per maggiori informazioni, contatto il nostro Sportello Privacy e GPDR.

Alessandro Oliva

IT Engineer | DPO | Feniva srl

Auditor ISDP©10003  Reg. ACCREDIA

Valutatore Privacy UNI 11697:2017   Reg. ACCREDIA

ADACI Associazioni Italiana Acquisti e Supply Management

ADACI ti invita all’aperitivo tecnologico A&T 2019

ADACI, presente alla Fiera A&T con proprio stand (A9) grazie alle relazioni tenute dalla Sezione Piemonte e Valle d’Aosta, sezione organizzatrice, invita tutti i soci e contatti nazionali in possesso di pass exclusive (questo il link per ottenerlo: https://lnkd.in/ew26Yna ) all’aperitivo che si terrà il 13 febbraio dalle ore 18:00 presso la lounge feste all’interno della fiera.

Opportunità riservata ai soli possessori pass exclusive di brindare assieme e di fare networking personale/ professionale su tematiche di proprio interesse con imprenditori/manager di altre Aziende nazionali ed internazionali.

Potete contattare la sezione Piemonte e Valle d’Aosta all’email sez.piemonte@adaci.it ma per accedere all’aperitivo necessita essere in possesso del pass exclusive che trovate al seguente link: https://lnkd.in/ew26Yna

ADACI Associazioni Italiana Acquisti e Supply Management

Comunicato stampa: ADACI MEDICEA e CAMPUS ADACI il 25 gennaio a Firenze

La giornata prevede, nella mattinata, l’avvio della IV Edizione del Progetto Giovani CAMPUS ADACI.

Un Progetto che ADACI propone ai giovani da 21 a 35 anni, a favore delle politiche giovanili per avvicinarli al mondo degli Acquisti e del Supply Management. Il progetto è organizzato in quattro aree: Incontro tra CPO e giovani (counseling), selezione di profili motivati, percorsi formativi, incontri presso aziende private e pubbliche con amministratori e manager con l’obiettivo di avvicinare i Giovani al mondo degli Acquisti e del Supply Management anche con percorsi formativi e incontri presso le aziende private e pubbliche con amministratori e manager.
ADACI sostiene i giovani nella formazione con un indirizzo di specializzazione finalizzato al’inserimento nel mondo lavorativo, contribuisce alle politiche attive territoriali per un futuro sostenibile, favorisce il contatto con l’associazione.
Durante l’evento, che si svolgerà, con il patrocinio del Comune di Firenze e della Città Metropolitana di Firenze, dalle ore 09:00 alle ore 13:00 i giovani potranno farsi conoscere attraverso colloqui di gruppo e personali con esperti del settore e partecipare attivamente a tavole rotonde che mostreranno quali sono le attività degli acquisti. Al termne della giornata alcuni partecipanti potranno essere scelti per un corso di formazione ADACI che gli consentirà di affrontare al meglio l’inserimento nel mondo del lavoro.

ADACI ha la mission di migliorare lo sviluppo culturale e professionale dei propri associati attraverso convegni, tavole rotonde a cui sia l’imprenditoria, con i propri manager, che il mondo accademico contribuiscano allo sviluppo delle idee per migliorare obiettivi, soluzioni e strumenti a supporto di una competitività strategica della filiera e di una gestione consapevole del risk management.
L’evento si svolgerà con il patrocinio del Comune di Firenze e della Città Metropolitana di Firenze dalle ore 14:30 alle ore 18:00.

Tra gli argomenti che verranno affrontati durante la giornata l’ADACI PA, un progetto sviluppato con Università e Manager della Pubblica Amministrazione operanti nel settore acquisti e Manager di Aziende Private fornitrici della P.A. che ha per obiettivo l’analisi di proposte per la professionalizzazione del Public Procurement.
Focus anche sul Settore Privato ed Industriale: in un mercato globale e complesso le aziende di successo, per incrementare il proprio valore competitivo hanno la necessità di prendere decisioni rapide e corrette, sia valutando le opportunità sia assumendosi dei rischi imprenditoriali che abbiano come base lo sviluppo del business e la longevità futura. Diventa sempre più importante ridurre il costo totale del prodotto sviluppando le giuste strategie e definendo processi di acquisto e produttivi efficaci ed efficienti.
Ci sarà anche lo spazio per le tavole rotonde “Il Public Procurement – Un’opportunità di sviluppo per il Paese e di qualità per i servizi ai Cittadini” e “ADACI Medicea – Il Privato racconta le proprie esperienze di successo”.

E’ possibile iscriversi gratuitamente online al seguente link:

https://shop.adaci.it/adaci-medicea-firenze-25-gennaio-2019.html

ADACI Associazioni Italiana Acquisti e Supply Management

Adaci ti invita a Torino alla Fiera sull’Innovazione Tecnologica A.&T. 2019

Vieni a trovarci allo  stand A9! Grazie alla sinergia tra ADACI Piemonte e Valle d’Aosta e A&T Event, avviata con successo l’anno scorso abbiamo riservato per te il pass exclusive per l’accesso ad A.&T. 2019 la Fiera Internazionale dedicata ad Industry 4.0 e delle tecnologie innovative (con benefits esclusivi quali percorsi informativi, matching, networking e speech ad alto contenuto tecnico):

Ecco il Link per accedere al tuo pass: https://lnkd.in/ew26Yna

IMPORTANTE: ti invitiamo a presenziare Venerdì  15 febbraio mattina presso il Competence Point Progettazione e sviluppo prodotto nella fascia oraria 11.00-13.00 dove ci sarà nostro speech dal titolo: “Materiali e tecnologie per il futuro – il valore aggiunto degli approvvigionamenti”

I relatori saranno:

Cosa aspetti? Cogli l’opportunità per un’esperienza esclusiva, ecco il Link per accedere al tuo pass https://lnkd.in/ew26Yna

ADACI Associazioni Italiana Acquisti e Supply Management

ADACI MEDICEA: il 25 gennaio a Firenze Millennials, manager pubblici e privati si incontrano

L’evento si svolgerà a Firenze, presso Palazzo Vecchio, in Sala D’Arme, Venerdì 25 Gennaio 2019

La partecipazione è gratuita. Scarica la locandina qui

L’evento prevede due sessioni per i giovani (AM) e per le Aziende pubbliche e private (PM)

CAMPUS ADACI – Millennials Progetto GIOVANI

Dalle 9:00 alle 13:00

CAMPUS GIOVANI è il progetto che ADACI propone ai giovani da 21 a 35 anni, a favore delle politiche giovanili per avvicinarli al mondo degli Acquisti e del Supply Management. Il progetto è organizzato in quattro aree: incontro tra CPO e giovani (counseling), selezione di profili motivati, percorsi formativi, incontri presso aziende private e pubbliche con amministratori e manager. ADACI sostiene i giovani nella formazione, indirizzo di specializzazione finalizzato all’inserimento nel mondo lavorativo, contribuisce alle politiche attive territoriali per un futuro sostenibile, favorisce il contatto con l’associazione.

Programma – Scarica la locandina qui

9:00 Registrazione dei partecipanti

9:30 Saluto di benvenuto

Dott.ssa Cecilia del Re – Assessore Sviluppo Economico, Turismo e Marketing Territoriale del Comune di Firenze.

Fabrizio Santini – Presidente Nazionale ADACI (Stanley Black&Decker Italia S.r.l.).

Cesare Zinanni – Presidente ADACI Sezione Toscana ed Umbria (SEI Toscana S.r.l.).

10:00 Buyer? Una opportunità

Andrea Lucarelli – PM Formazione Nazionale ADACI (Biomiereux Italia S.p.A..)

10:30 Tavola Rotonda tra i Giovani AuDACI che ce l’hanno fatta. Durante la plenaria sarà fatto compilare

il Modulo motivazionale/dichiarazione d’interesse tra i partecipanti.

Riccardo Rossi – Consigliere ADACI Sez. Toscana e Umbria (Paper Converting Machine Company Italia S.p.A.).

11:00 Tavole Rotonde Parallele a cura di ADACI: scegli la più adatta a te tra Manifatturiero (Prodotto), Industriale (Processo) e Servizi (Gestionali).

Durante le tavole sarà possibile consegnare “brevi manu” il CV ai Responsabili Acquisti e alle Aziende di selezione presenti.

12:00 Colloqui personali. Presentazione di sé stessi, pregi, motivazioni ed aspettative.

12:30 L’importanza della funzione acquisti in azienda: caratteristiche, attitudini, competenze ed opportunità. Intervento di chiusura a cura degli Head Hunter.

13:00 Domande e Chiusura lavori

ADACI e le Aziende tra pubblico e privato – Scarica la locandina qui

Dalle 14:30 alle 18:00

ADACI ha come mission di migliorare lo sviluppo culturale e professionale dei propri associati attraverso convegni, tavole rotonde a cui sia l’imprenditoria con i propri manager che il mondo accademico contribuiscano allo sviluppo delle idee per migliorare obiettivi, soluzioni e strumenti alla competitività strategica della filiera che alla gestione consapevole del risk management.

Programma

14:30 Saluto di benvenuto

Dott.ssa Cecilia del Re – Assessore Sviluppo Economico, Turismo e Marketing Territoriale

Fabrizio Santini – Presidente Nazionale ADACI (Stanley Black & Decker Italia S.r.l.)

Cesare Zinanni – Presidente ADACI Sezione Toscana ed Umbria (SEI Toscana S.r.l.)

Daniele Maggini – Presidente OneBroker S.r.l.

15:00 ADACI PA, un progetto sviluppato con Università e Manager della Pubblica Amministrazione operanti nel settore Acquisti e Manager di Aziende Private fornitrici della P.A. che ha per obiettivo l’analisi di proposte per la professionalizzazione del Public Procurement, che ha un elevato impatto economico sulla Comunità Nazionale per realizzare un salto di Qualità delle Istituzioni nei Servizi offerti alla Cittadinanza. -) Apertura a cura dei Referenti Tavola ADACI PA Sezione Toscana / Umbria

Cesare Zinanni – Presidenze ADACI Sezione Toscana / Umbria (SEI Toscana S.r.l.).

Paolo Pagani – Consigliere Sezione Toscana / Umbria (Fondazione Verrocchio)

15:15 Tavola rotonda: a cura del Comitato Scientifico ADACI PA

Il Public Procurement – Un’opportunità di sviluppo per il Paese e di qualità per i servizi ai Cittadini.

Giovanni Atti, Moderatore (Past President ADACI), Docente per la Pubblica Amministrazione.

Riccardo Colangelo, “Pianificazione e Piano di Approvvigionamenti”

Membro Comitato Scientifico di Master su Public Management (Univer. di Tor Vergata – Roma).

Vincenzo Francesco Perra, “L’esperienza Sportello Appalto Imprese in Sardegna”

Presid. Ass. Naz. Public Procurement ANMAAP – Resp. Sportello Appalti Imprese (Sardegna Ricerche)

16:00 Domande e Risposte

16:15 Il Settore Privato ed Industriale: In un mercato globale e complesso le aziende di successo per incrementare il proprio valore competitivo hanno la necessità di prendere decisioni rapide e corrette sia valutando le opportunità sia assumendosi dei rischi imprenditoriali che abbiano come base lo sviluppo del business e la longevità futura. Importante diventa sempre più ridurre il costo totale del prodotto sviluppando le giuste strategie e definendo processi di acquisto e produttivi efficaci ed efficienti. -) Apertura a cura di ADACI – Sezione Toscana / Umbria

16:30 Tavola Rotonda, “ADACI Medicea, Il Privato racconta le proprie esperienze di successo”

Moderatore: Fabrizio Santini (Presidente Nazionale ADACI)

Interverranno: Massimo Marotta (A.D. di DeWalt Industrial Tools gruppo Stanley Black & Decker). Valerio Barsacchi (ECM S.p.A.), Sergio Donalisio (F.I.S. Fabbrica Italiana Sintetici S.p.A.), Guido Gilardi (Selex ES), Fabio Innocenti (Eli Lilly Italia S.p.A.), Giancarlo Landi (Mukki Centrale del Latte della Toscana).

17:45 Domande e chiusura evento

Modalità di iscrizione

La partecipazione è gratuita previa iscrizione on-line, entro il 24/01/2019, al seguente indirizzo: https://shop.adaci.it/adaci-medicea-firenze-25-gennaio-2019.html

Per maggiori informazioni contattare: Laura De Faveri (Tel: 0240072474 – Fax: 0240090246 – informazione@adaci.it) – Cesare Zinanni

(cesare.zinanni@adaci.it) – Fabrizio Santini (Tel: 338-2929221 – fabrizio.santini@adaci.it)

Scarica la locandina qui