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La cinese Byd corteggia la componentistica italiana e incontra 380 aziende per il futuro dell’auto elettrica

Il colosso automobilistico cinese punta a instaurare un legame con le aziende italiane della filiera dell’automotive. Al Supplier Meeting di Torino oltre 500 partecipanti e 176 incontri B2B per esplorare collaborazioni nei futuri impianti europei, a partire dall’Ungheria che inizierà le attività a fine anno. 
Il colosso cinese dell’auto Byd ha organizzato a Torino il Byd Supplier Meeting, un evento strategico volto a rafforzare i legami con la filiera italiana della componentistica e a individuare nuovi fornitori per i futuri insediamenti industriali europei. Con il supporto di Anfia, l’evento si è tenuto giovedì 20 e ha visto la partecipazione di 380 aziende, per un totale di oltre 500 persone e 176 incontri B2B, segno del forte interesse del settore verso le opportunità offerte dal gruppo asiatico.

Perché Byd guarda alla filiera italiana
L’incontro si è tenuto presso il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino (Mauto) e ha rappresentato un’occasione chiave per illustrare la strategia industriale di Byd in Europa. Il gruppo, noto per la sua leadership nel settore della mobilità elettrica, ha ribadito il proprio impegno a sviluppare un ecosistema produttivo locale, con particolare attenzione alle forniture per i suoi stabilimenti europei, con quello programmato in Ungheria che dovrebbe iniziare a produrre auto a fine anno.

Grande interesse da parte della filiera italiana
La forte adesione all’evento ha superato le aspettative iniziali, portando Byd a considerare l’organizzazione di un secondo meeting. Durante la sessione plenaria, sono intervenuti esponenti di primo piano del settore, tra cui Roberto Vavassori, presidente di Anfia, Andrea Tronzano, assessore regionale allo Sviluppo delle Attività Produttive del Piemonte, e Marco Gay, presidente dell’Unione Industriali di Torino. A rappresentare Byd c’erano Zhiqi He, executive vice president e coo di Byd Auto, e l’ex manager di Fca Alfredo Altavilla, europe special advisor di Byd.

Altavilla: Italia primo Paese che coinvolgiamo
Nel suo intervento, Alfredo Altavilla ha sottolineato l’importanza della collaborazione con il tessuto industriale italiano. «L’Italia è il primo paese coinvolto in questa attività e credo sia fondamentale offrire alle nostre aziende l’opportunità di essere protagoniste nella transizione tecnologica della mobilità», ha detto il manager. «La qualità e il know-how della componentistica italiana sono riconosciuti a livello globale e possono giocare un ruolo chiave nel successo della strategia industriale di Byd in Europa».

PRODUZIONE EUROPEA E PARTNERSHIP INDUSTRIALI
Uno degli obiettivi principali del meeting è stato approfondire le opportunità di collaborazione per la produzione locale di veicoli Byd in Europa, a partire dallo stabilimento in Ungheria, che sarà operativo dall’ultimo trimestre del 2025. L’intenzione del gruppo è di vendere nel continente vetture realizzate direttamente negli impianti europei, riducendo la dipendenza dalla produzione asiatica e avvicinandosi maggiormente ai mercati di riferimento. A conferma del forte interesse verso il mercato europeo, Byd ha anche organizzato test drive per i partecipanti, mettendo a disposizione sette modelli della sua gamma, tra cui le nuove Atto 2 e Sealion 7, oltre a Seal U Dmi, Seal U, Seal, Dolphin e Atto 3.

Piemonte e Italia al centro della transizione elettrica
L’evento ha confermato il ruolo strategico della componentistica piemontese e italiana, settore che punta a mantenere una posizione di leadership nell’elettrificazione della mobilità e nelle tecnologie digitali applicate all’automotive. L’assessore Andrea Tronzano ha ribadito l’importanza di cogliere le opportunità offerte dai nuovi investimenti industriali. «L’obiettivo della Regione è garantire che questa trasformazione porti benefici concreti alle imprese locali, con nuove opportunità di sviluppo e posti di lavoro qualificati». Anche Roberto Vavassori, presidente di Anfia, ha sottolineato che «le aziende italiane della componentistica hanno una grande opportunità di inserirsi nella supply chain di un gruppo in forte espansione come Byd. Il nostro settore è altamente internazionalizzato e pronto a raccogliere le sfide della transizione energetica e digitale».

https://www.milanofinanza.it/news/byd-punta-sulla-filiera-italiana-380-aziende-al-meeting-di-torino-per-il-futuro-dell-auto-elettrica-ecco-202502201505502380

Compila il questionario sul mercato Indiano

 ADACI intende stipulare un accordo di partenariato con la Camera di Commercio Indiana per l’Italia (https://www.icci.it/).

É stato predisposto un Questionario per i Soci di ADACI, con l’obbiettivo di individuare in modo esatto e pragmatico i gruppi merceologici di riferimento che saranno indispensabili per lo scouting e la selezione degli Operatori Economici qualificati in India, e per ottenere le altre informazioni fondamentali per accedere nella maniera più esperta e assistita nel mercato indiano (modalità di internazionalizzazione, localizzazione geografica delle produzioni, distretti industriali, ricerca e sviluppo, logistica, import/export di materie prime/semilavorati/beni finiti/servizi, progetti di sviluppo in corso, rapporti con le Istituzioni Nazionali e Locali, dazi e dogane, licenze, diritti di proprietà intellettuale, ecc.).

ADACI chiede ai propri Soci di compilare e spedire il Questionario che dovrà soddisfare le domande della ricerca, e che sarà esaminato ed elaborato per ottenere informazioni fruibili e di facile comprensione, al fine di fornire ai Soci gli approfondimenti indispensabili per attuare le migliori decisioni aziendali per accedere al mercato indiano.

ADACI è a disposizione per mettere a conoscenza dei Soci tutte le informazioni indispensabili per l’esatta compilazione del Questionario.

Clicca qui per  compilare il questionario

 

Per ogni informazione e dettaglio, potete prendere contatto con:

Ing. Fabrizio Santini

ADACI– Presidente Nazionale

fabrizio.santini@adaci.it

Tel.338-2929221

Roberto Di Fede

Consigliere ADACI Sezione Lombardia/Liguria

Manager Acquisti e Supply Management – Certif. RINA

Esperto Acquisti e Supply Management – Attest. ADACI L3

roberto.difede@adaci.it

Tel. 347-9271955

ADACI ti invita all’evento “Inspire the Future Supply”, per costruire assieme filiere sostenibili e innovative – 4 aprile 2025, Firenze

ADACI progetta un nuovo modo per migliorare la filiera di fornitura: appuntamento venerdì 4 aprile dalle ore 9.00 alle 16.00, presso Spazio Reale –  Campi Bisenzio (FI).

ADACI ha intenzione di creare opportunità di sviluppo economico, inizialmente, grazie alle sinergie territoriali, prevalentemente toscane, che siano le leve per poter creare progetti di miglioramento del processo di acquisto e del procurement dedicati alla filiera industriale e logistica con una specifica attenzione alla Sostenibilità, all’Innovazione, al Risk Procurement Management in ottica e nel rispetto della DE&I (Diversity Equity Inclusion) con una particolare cura verso il mondo dei Giovani, favorendo sia l’acquisizione di conoscenze sia di strumenti per un migliore e più rapido inserimento nel mondo del lavoro.

Il progetto “Inspire The Future Supply” è strutturato su due macroaree: le scuole/università e le aziende per favorire la conoscenza e la formazione sia dei giovani studenti sia degli operatori e manager aziendali in particolare modo delle PMI.

Gli attori protagonisti del progetto:
• Grandi aziende della regione per confrontarsi su temi attuali al procurement per costruire aree di sviluppo e visioni comuni interessate a far crescere e migliorare la filiera di acquisto.
• PMI del territorio interessate a conoscere le politiche, le strategie e le visioni delle Big Company sui temi del procurement attraverso iniziative di natura informativa e formativa sulla sostenibilità e l’innovazione
 Enti Universitari che operano nella ricerca in ambito sostenibilità e nel campo della logistica interessate a preparare i propri studenti sui temi del procurement del futuro.
• Scuole Secondarie di Secondo Grado interessate a fornire ai propri studenti strumenti per l’orientamento degli studi universitari e dell’ingresso nel mondo del lavoro
• Enti Pubblici/Associazioni di Categoria interessati a Contribuire allo sviluppo del miglioramento complessivo della società sui temi attuali della sostenibilità, innovazione, risk management e DE&I attraverso il coinvolgimento del mondo aziendale/industria le (Big Company e PMI) e della formazione dei giovani (Università e Scuole Secondarie di Secondo Grado) con il supporto delle associazioni di categoria
• Giovani che parteciperanno al progetto delle candidature di giovani neolaureati formati nel CAMPUS di ADACI e diplomandi formati con il progetto INSPIRE the Young Future Buyer ADACI (IYFBA). 

ADACI è … Supporto ai Giovani
Ti stai affacciando al mondo del lavoro? Sei in cerca di una professione che abbia un ruolo strategico all’interno delle aziende? Se la tua risposta è sì, ADACI (Associazione Italiana Acquisti e Supply Management) potrebbe servirti. ADACI ti offre l’opportunità di affacciarti alla Professione Acquisti e di accrescere il tuo bagaglio culturale per ampliare le tue possibili scelte lavorative mostrandoti le caratteristiche di un vero Buyer.

Il progetto è dedicato preferibilmente a studenti, neo-diplomati, laureandi, neo-laureati, giovani inoccupati e disoccupati under 30.

Scarica la locandina

La partecipazione è gratuita previa iscrizione online.

Commercio con l’estero e prezzi all’import – Dicembre 2024

A dicembre 2024 si stima un aumento congiunturale delle esportazioni (+1,9%) e una riduzione delle importazioni (-0,8%). La crescita su base mensile dell’export è maggiore per l’area Ue (+3,5%) rispetto a quella extra-Ue (+0,3%).
Nel quarto trimestre 2024, rispetto al precedente, sia l’export sia l’import crescono dello 0,8%.
A dicembre 2024 l’export aumenta su base annua del 2,9% in valore, mentre si riduce dello 0,5% in volume. La crescita delle esportazioni in valore è più ampia per i mercati extra Ue (+4,2%) rispetto a quelli Ue (+1,4%). L’import registra un incremento tendenziale dell’1,7% in valore, sintesi di un forte aumento nell’area extra-Ue (+7,7%) e di una contrazione nell’area Ue (-2,4%); in volume, l’import si riduce del 2,7%.
Tra i settori che più contribuiscono alla crescita tendenziale dell’export a dicembre 2024 si segnalano: articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+35,5%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+10,0%), macchinari e apparecchi non classificati altrove (n.c.a.) (+4,2%), computer, apparecchi elettronici e ottici (+18,2%) e sostanze e prodotti chimici (+9,7%). Diminuiscono su base annua le esportazioni di mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (-33,1%) e autoveicoli (-19,9%).
Su base annua, i paesi che forniscono i contributi maggiori alla crescita dell’export nazionale sono: Spagna (+15,1%), paesi ASEAN (+32,2%), Regno Unito (+14,0%), Paesi Bassi (+15,0%) e Belgio (+10,6%).
All’opposto, USA e Germania (per entrambi -3,7%), Cina (-5,8%) e Austria (-8,9%) forniscono i contributi negativi più ampi.
Nel complesso del 2024 l’export in valore registra una lieve flessione (-0,4%): a contribuire sono in particolare le minori vendite di autoveicoli (-16,7%), mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (-8,9%) e coke e prodotti petroliferi raffinati (-15,4%).
Per contro, rilevanti apporti positivi provengono dalle maggiori vendite di articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti n.c.a. (+19,6%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+9,5%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+7,9%).
Il saldo commerciale a dicembre 2024 è pari a +5.980 milioni di euro (era +5.333 milioni a dicembre 2023).
Il deficit energetico (-4.736 milioni) è pressoché invariato rispetto a un anno prima (-4.731 milioni).
L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici sale da 10.064 milioni di dicembre 2023 a 10.717 milioni di dicembre 2024.
Nell’anno 2024 il surplus commerciale è pari a +54.923 milioni (da +34.011 milioni del 2023). Il deficit energetico sia riduce a -49.555 milioni, da -65.137 milioni dell’anno prima. L’avanzo dell’interscambio di prodotti non energetici (104.478 milioni) è elevato e più ampio rispetto al 2023 (99.148 milioni).
A dicembre 2024 i prezzi all’import crescono dello 0,3% su base mensile e sono pressoché stazionari su base annua (+0,1%, da -1,4% a novembre); nella media 2024 i prezzi flettono dell’1,5% (-7,4% nel 2023).

Il commento

La lieve flessione dell’export in valore nel 2024 (-0,4%) risulta positiva (+0,3%) al netto dei prodotti energetici.
Il calo registrato riflette una crescita dei valori medi unitari (+2,1%) e una riduzione, di quasi pari entità, dei volumi (-2,4%) ed è sintesi di dinamiche contrapposte per le due aree, Ue (-1,9%) ed extra-Ue (+1,2%).
Nel 2024 si riducono le esportazioni di beni intermedi (-1,1%), beni strumentali (-4,3%) ed energia (-18,7%), mentre crescono quelle di beni di consumo (+5,6%).
Per l’import, la flessione nell’anno (-3,9%) riguarda tutti i raggruppamenti, a esclusione di beni di consumo non durevoli (+6,1%) ed è in buona parte spiegata dai minori acquisti di energia (-22,6%).
Il 2024 si chiude con un deficit energetico in netta riduzione rispetto al 2023 e un avanzo commerciale in forte miglioramento (+54,9 miliardi di euro). La flessione nella media 2024 dei prezzi all’import è diffusa ma più ampia per i prodotti energetici; al netto di questi, la flessione è più contenuta (-0,8%; -0,5% nel 2023). 

https://www.istat.it/comunicato-stampa/commercio-con-lestero-e-prezzi-allimport-dicembre-2024/

Continua la crescita delle esportazioni dei distretti dell’agroalimentare (+7,7%) – Research Department di Intesa Sanpaolo

La filiera dell’olio è quella che contribuisce maggiormente alla crescita delle esportazioni dei distretti agroalimentari, con un aumento di 522 milioni ovvero +52,4%
Prosegue la crescita sui mercati esteri dei distretti agroalimentari italiani. Nei primi 9 mesi del 2024, le esportazioni hanno superato i 21 miliardi di euro, segnando un + 7,7% a prezzi correnti sullo stesso periodo del 2023. È quanto emerge dal Monitor dei distretti agroalimentari curato dal Research Department di Intesa Sanpaolo che evidenzia un’evoluzione leggermente inferiore alla media italiana (+8,2%), di cui i distretti rappresentano il 42,5% in termini di valori esportati.
Il rapporto mostra innanzitutto che la filiera dei distretti vitivinicoli migliora del 4,4% le sue prestazioni nel periodo gennaio-settembre, andando a sfiorare i 5 miliardi. Il distretto principale – quello dei Vini di Langhe, Roero e Monferrato – va in negativo (-1,6%), mentre è molto positivo l’andamento del distretto dei Vini del Veronese (+9,6%). Fanno inoltre un balzo in avanti i Vini dei colli fiorentini e senesi (+11%) e il Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene (+8%).
Chiude in positivo anche la filiera della pasta e dolci, che nei primi 9 mesi del 2024 raggiunge i 3,6 miliardi di export (+7,6%). Il contributo maggiore viene dal distretto dei Dolci di Alba e Cuneo, che realizza quasi 1,5 miliardi di export nei nove mesi (+18,6%). Bene vanno anche i Dolci e pasta veronesi (+13%). Arretra il comparto pasta e dolci dell’Alimentare di Parma: nei primi nove mesi del 2024 il gap accumulato è di circa 25 milioni (-2,7%), ma grazie al contributo del comparto conserve, resta nel complesso in territorio positivo (+1,9%).
In aumento anche le vendite estere dei distretti agricoli, che nei nove mesi chiudono con oltre 2,9 miliardi (+5,4%). Il maggior contributo viene dalle Mele dell’Alto Adige con un incremento del 20% nel periodo. In forte recupero l’Ortofrutta romagnola a quota 546 milioni (+11,6% in più rispetto allo stesso periodo del 2023), mentre continua il calo sui mercati esteri per la Nocciola e frutta piemontese (-16%).
Anche la filiera delle conserve, si legge nel report, contribuisce positivamente alla dinamica dell’export dei distretti agro-alimentari con un +5% nei primi nove mesi (+ 112 milioni). Particolarmente positivo l’andamento del comparto conserve dell’Alimentare di Parma (+15,3%, che compensa l’andamento negativo del comparto pasta e dolci del distretto). Anche il distretto delle Conserve di Nocera chiude in leggera progressione (+2% tendenziale).
L’analisi indica poi un miglioramento delle vendite estere del comparto di carni e salumi (+3,1% ovvero +59 milioni). Si distinguono le Carni di Verona, che realizzano 23 milioni di incremento sui mercati esteri (+4,6%), ma crescono anche i Salumi dell’Alto Adige (+15,1%, circa 10 milioni in più) e i Salumi di Parma (+5,2%, + 20 milioni).
La filiera del lattiero-caseario nel complesso avanza del 5,2% (con 95 milioni di euro in più), quasi interamente merito del distretto Lattiero-caseario parmense, che segna +38,3%). In progressione anche il Lattiero-caseario di Reggio Emilia (+16,7%), mentre calano leggermente il Lattiero-caseario sardo (-2%), la Mozzarella di bufala campana (-1%) e il Lattiero-caseario della Lombardia sud-orientale (-2,2%)
Nei primi 9 mesi del 2024 avanza anche la filiera del caffè (+9,5%), con ottimi andamenti per tutti e tre i distretti che la compongono. Il Caffè, confetterie e cioccolato torinese realizza 718 milioni di vendite all’estero (+7,7%). Positivi anche il Caffè di Trieste (+15,4%) e il Caffè e confetterie del napoletano (+9,7%).
Particolarmente di rilievo l’andamento della filiera dell’olio, quella che contribuisce maggiormente alla crescita delle esportazioni dei distretti agroalimentari. Nei primi nove mesi del 2024 realizza infatti un aumento di 522 milioni ovvero +52,4% a prezzi correnti. Il distretto dell’Olio toscano in particolare registra 389 milioni in più (+56%), ma positivi sono anche l’andamento dell’Olio umbro (+33%) e del comparto oleario dell’Olio e pasta del barese (+60%).
La filiera del riso chiude sostanzialmente invariata (-0,3% nei primi nove mesi del 2024), con andamenti simili per i due distretti che la compongono, ovvero Riso di Pavia (-0,4%) e Riso di Vercelli (-0,2%). Bene, infine, il distretto dell’Ittico del Polesine e del Veneziano: +11,6% nei primi nove mesi del 2024.
Guardando ai mercati di destinazione, l’analisi indica come primo partner dei distretti agroalimentari la Germania, con vendite in aumento nei nove mesi del 6,9%.
Crescono anche le esportazioni verso gli USA (+17%), la Francia (+5,4%), mentre è sostanzialmente stabile il Regno Unito (+0,7%).
Le economie emergenti, che rappresentano il 20% del totale delle esportazioni distrettuali agroalimentari, crescono del 6,8% nel terzo trimestre (+8,7% nei nove mesi) contro un +9,8% delle economie avanzate (+7,5% nel periodo gennaio-settembre 2024).
Tra queste vanno segnalate Polonia (+11,9% nei nove mesi), Romania (+14,5%), Brasile (+14,4%) e Russia (+10,2%), bene anche la Cina (+7%) grazie allo sprint del terzo trimestre (+15,6%).
https://www.supplychainitaly.it/2025/02/14/continua-la-crescita-delle-esportazioni-dei-distretti-dellagroalimentare-77/

ADACI PATROCINA LO SMART MANUFACTURING SUMMIT 2025: L’UOMO AL CENTRO DELLA FABBRICA AUMENTATA – 1/2 APRILE, MILANO

ADACI patrocina la sesta edizione dello Smart Manufacturing  Summit 2025: L’uomo al centro della fabbrica aumentata.

Lo Smart Manufacturing Summit 2025 si terrà l’1 e 2 aprile 2025 presso il Palazzo Giureconsulti a Milano. L’evento rappresenta un punto di riferimento per il mondo dell’industria manifatturiera, ponendo al centro del dibattito l’interazione tra uomo e fabbrica nell’era dell’Intelligenza Artificiale.

OBIETTIVI DELL’EVENTO
• Analizzare il ruolo dell’Intelligenza Artificiale nella trasformazione del settore manifatturiero.
• Fornire strumenti concreti per migliorare la competitività e sostenibilità delle imprese.
• Approfondire l’impatto dell’AI su processi produttivi, workforce e modelli di business.
• Offrire una piattaforma di networking per manager, imprenditori ed esperti del settore.
• Presentare case study e best practice nazionali e internazionali.

TEMI PRINCIPALI E STRUTTURA DELL’EVENTO
Il Summit si svolgerà in due giornate:
1 aprile: Open discussion a porte chiuse, accessibile esclusivamente su invito.
2 aprile: Evento aperto al pubblico con partecipazione gratuita, previa registrazione e accettazione da parte della Segreteria Organizzativa.
In un contesto di forte evoluzione tecnologica e di grandi aspettative per l’Intelligenza Artificiale, il Summit analizzerà come l’AI possa diventare un alleato strategico per migliorare competitività e sostenibilità, affrontando al contempo le sfide del mercato globale, tra cui:
• Instabilità geopolitica
• Scarsità di materie prime
• Fluttuazione dei costi dell’energia
• Stagnazione della domanda
• Nuove politiche di dazi

Durante le due giornate si esploreranno le reali potenzialità dell’AI nel settore manifatturiero e i passi concreti necessari per superare gli ostacoli alla sua adozione. Tra i temi chiave:
• Raccolta e valorizzazione dei dati per alimentare sistemi intelligenti
• Interazione uomo-macchina e nuove tecnologie cognitive
• Cybersecurity e protezione dei dati industriali
• Impatto dell’AI sul lavoro e nuove competenze richieste
• Sostenibilità e AI: una sfida per il futuro
• Case study di successo a livello nazionale e internazionale

L’evento è pensato per i principali decision maker del settore manifatturiero e tecnologico, tra cui: CEO, Direttori Generali, CIO, Chief Digital Officer; Responsabili Sistemi Informativi, IT Manager; Responsabili Ricerca e Sviluppo, Produzione e Operations; Direttori di Stabilimento, Responsabili di Linea; Direttori Supply Chain, Chief Operation Officer, Chief Technology Officer; Innovation Manager, Direttori Lob/Direttori Funzionali; Rappresentanti della Pubblica Amministrazione, associazioni, distretti e centri di ricerca.

Lo SMART MANUFACTURING SUMMIT 2025 sarà un’opportunità unica per approfondire le dinamiche della trasformazione digitale nel manifatturiero, confrontarsi con esperti del settore e scoprire le migliori strategie per affrontare il futuro dell’industria 4.0.

Per consultare il programma completo, visita il sito ufficiale:
https://www.theinnovationgroup.it/events/smart-manufacturing-summit-2025/?type=0&lang=

Iscriviti qui

Per ulteriori informazioni:
Silvia Bonomini
Tig Events S.r.l
silvia.bonomini@tig.it
Tel. 0249988.323

ADACI e Camera di Commercio Italo-Brasiliana insieme per favorire l’internazionalizzazione delle Imprese italiane. Un’opportunità unica per le Imprese interessate al mercato del Brasile

ADACI, l’Associazione Italiana Acquisti e Supply Chain Management, ha siglato un importante accordo di partenariato con la Camera di Commercio Italo-Brasiliana (CCIB), grazie alla cui assistenza e perizia nello scouting può guidare le Imprese italiane, in modo sicuro, esperto ed informato, nel loro percorso di internazionalizzazione verso il Brasile.

L’evento “Parliamo di Brasile” 

Per presentare questa nuova opportunità ai propri soci, ADACI ha organizzato l’evento “Parliamo di Brasile”, che si terrà martedì 18 febbraio 2025, dalle 11:30 alle 12:30, presso la sede della CCIB a Milano. Durante l’evento, verranno illustrati i vantaggi derivanti dalla collaborazione tra ADACI e CCIB, con un focus sui servizi di consulenza offerti alle aziende.
I servizi di consulenza per l’internazionalizzazione.  Grazie a questa partnership, le aziende associate ad ADACI potranno usufruire di un servizio di consulenza specializzato per:
Individuare i settori industriali e i gruppi merceologici più promettenti nel mercato brasiliano, al fine di facilitare lo scouting e la selezione di partner commerciali qualificati.
Ottenere informazioni chiave per un accesso consapevole e assistito al mercato brasiliano, con un supporto completo per l’internazionalizzazione delle attività, la localizzazione di filiere di approvvigionamento, l’attivazione di import/export, lo sviluppo di progetti, i rapporti con le istituzioni, la conoscenza delle normative legali e fiscali, l’assistenza in materia di contratti e molto altro.

Modalità di adesione all’evento

L’evento “Parliamo di Brasile” offre due modalità di partecipazione:
1. In presenza: i posti sono limitati e la partecipazione è gratuita, previa iscrizione entro il 14 febbraio 2025 e conferma da parte degli organizzatori.
2. Da remoto: per ricevere il link di collegamento, è necessario iscriversi entro il 14 febbraio 2025.

Un’occasione da non perdere 

L’accordo tra ADACI e CCIB rappresenta un’opportunità imperdibile per le Imprese italiane che desiderano esplorare le potenzialità del mercato del Brasile, con una guida e un con un supporto qualificati e personalizzati per affrontare le sfide dell’internazionalizzazione.

Iscriviti gratuitamente qui

Scarica la locandina

 

 

 

Gas: per clienti vulnerabili tariffe più alte del 21%

Gas, Assoutenti: per clienti vulnerabili tariffe più alte del 21% rispetto allo stesso periodo del 2024
Bolletta media sale a 1.393 euro annui a famiglia, +243 euro sul 2024. Governo intervenga
Con l’aggiornamento delle tariffe del gas per i clienti vulnerabili disposto oggi da Arera, la spesa di una famiglia tipo che consuma 1.100 metri cubi all’anno risulta più alta del 21,1% rispetto allo stesso periodo del 2024 – afferma Assoutenti.
“Gli utenti più deboli che rientrano nella vulnerabilità stanno subendo le tensioni delle quotazioni all’ingrosso del gas, al punto che le tariffe di gennaio risultano più elevate del 21,1% rispetto a quelle in vigore nello stesso periodo dello scorso anno, quando il prezzo del gas era pari a 104,56 centesimi di euro per metro cubo, con un aggravio di spesa (nell’ipotesi di prezzi costanti) pari a +243 euro a famiglia su base annua, considerato un consumo da 1.100 metri cubi – afferma il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso – Il Governo deve ora intervenire per assicurare nel mercato tutelato prezzi agli utenti meno cari degli attuali, e per promuovere nel settore dell’energia elettrica il passaggio dei vulnerabili al Servizio a Tutele Graduali, attraverso il contributo delle associazioni dei consumatori per una campagna informativa a tappeto che aiuti i consumatori a risparmiare sulle bollette dell’energia”.
https://www.assoutenti.it/gas-per-clienti-vulnerabili-tariffe-piu-alte-del-21/

Partecipa al webinar di ADACI “Essere Pari per essere Competitivi: Il valore della diversità” – 6 marzo 2025, in streaming

ADACI e gli Stati Generali delle Donne ti invitano a partecipare al webinar “Essere Pari per essere Competitivi: Il valore della diversità”, in programma giovedì 6 marzo 2025 dalle ore 17:30 alle 19:30.

ADACI, Associazione Italiana Acquisti e Supply Management, ed i professionisti del procurement supporta la cultura dell’inclusione, leva di coesione sociale dei cittadini e recupero di competitività europea. L’UE ospita alcuni dei migliori scienziati e ricercatori del mondo e le industrie più creative e culturalmente vivaci.

L’argomento della Diversità, Equità e Inclusione (DE&I) è diventato un tema cruciale per il mondo ad iniziare dagli Stati Uniti per proseguire in Europa, con una crescente attenzione su come queste questioni influenzano la cultura aziendale, il contesto normativo e la governance.

Negli Stati Uniti, i programmi DE&I hanno in corso sfide significative, a causa dei tagli governativi e spostamento di fondi federali, che causano incertezza sulla loro attuazione e sull’efficacia delle iniziative di inclusione. La necessità di pratiche inclusive rimane fondamentale per riconoscere ambienti di lavoro ed educativi
equi e qualificati, che sono essenziali per la prosperità collettiva.

In Europa i temi di Diversità Equità ed Inclusione sono ancora in fase di avvio in ambito aziendale. Sebbene ci siano segnali di progresso, la cultura della diversità e dell’inclusione è relativamente giovane. La consapevolezza della diversità come punto critico per i team più innovativi e resilienti, è sostenuta da numerosi studi.
L’unione delle diversità e la sistematicità di considerare situazioni complesse da più punti di vista consente all’impresa di produrre risultati duraturi. La Governance, sia nel settore pubblico che in quello privato, gioca un ruolo cruciale nel mettere in atto pratiche di inclusione.

L’introduzione della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) rappresenta un passo significativo verso un cambiamento di paradigma, imponendo alle imprese nuove responsabilità, vincoli ed opportunità di mercato.

Scarica la locandina

La partecipazione è gratuita previa iscrizione online. Successivamente alla registrazione gli iscritti riceveranno, dalla Segreteria Nazionale ADACI, una mail con le credenziali per poter accedere alla piattaforma Zoom e collegarsi in diretta streaming al webinar.

Rapporto di Export USA: Andamento dell’interscambio commerciale Italia-USA

Andamento dell’interscambio commerciale Italia-USA : Aggiornamento del 14 Gennaio 2025
Secondo i dati ISTAT più recenti, nel 2023 le esportazioni italiane negli Stati Uniti hanno raggiunto i 67,3 miliardi di euro.
Nel 2023 gli Stati Uniti sono stati il secondo paese per l’export italiano, dietro solo alla Germania (74,6 miliardi di euro di esportazioni italiane) In terza posizione c’è la Francia, con 63,4 miliardi di euro di esportazioni arrivate dall’Italia.
Le importazioni in Italia provenienti dagli Stati Uniti, invece, hanno raggiunto i 25,2 miliardi di euro. Dunque, nel complesso l’interscambio commerciale tra i due Paesi vale più di 92 miliardi di euro (la somma tra esportazioni e importazioni), con un saldo commerciale positivo per l’Italia di 42 miliardi di euro, dato che le esportazioni sono più alte delle importazioni. Gli Stati Uniti sono quindi il terzo partner commerciale dell’Italia, dopo Germania e Francia.
Nel 2023 l’Italia è stata il primo paese dell’Unione europea per esportazioni negli Stati Uniti nei settori di produzione tipici delle PMI – vino e produzione alimentare, moda, arredamento, prodotti in metallo, gioielleria e occhialeria – con 7,2 miliardi di euro di esportazioni, davanti a Germania, dove l’Italia ha registrato esportazioni per 13,6 miliardi di euro, e Francia con 8,2 miliardi di export nel 2023.
L’Italia è al primo posto tra i 27 paesi dell’Unione europea per esportazioni negli Stati Uniti per abbigliamento e accessori moda con 5,1 miliardi di esportazioni [2,4 miliardi di euro per abbigliamento e 2,7 miliardi per pelli lavorate], per prodotti alimentari con 4,0 miliardi di euro, a cui aggiungere esportazioni di vino nel mercato USA pari a 1.8 miliardi di euro, e di arredamento con 1,6 miliardi. L’Italia è anche il primo esportatore europeo negli Stati Uniti sia per la gioielleria con 1,6 miliardi di euro di vendite nel mercato Americano, che per calzature con 1,4 miliardi di euro di esportazioni.
Quella che segue è la comparazione con i maggiori paesi esportatori dell’Europa agli USA e in questa classifica l’Italia si posiziona al secondo posto tra i paesi europei.
In termini assoluti, invece, l’Italia è l’undicesimo paese esportatore negli Stati Uniti.
Di converso, il mercato americano è la seconda destinazione per le esportazioni italiane con una quota pari al 10.5% [periodo Gennaio – Ottobre 2023]

Quote di mercato rispetto al totale delle esportazioni negli Stati Uniti [Periodo Gennaio – Novembre 2023]
• Germania 5.15%
• Italia 2.36% [ovvero fatto 100 il totale delle esportazioni negli Stati Uniti, il 2.36% proviene dall’Italia]
• UK 2.07%
• Francia 1.86%
• Spagna 0.75%

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