In periodo di crisi il focus Aziende si sposta su fattori chiave quali ( per citare i principali ):
Cut costing, outsoursing cutting, chiusure linee produttive, delocalizzazione
Ribasso prezzi, diminuzione lead time, allungamento termini pagamento oppure prodotti/servizi in bundle cross selling ( ovvero nel prezzo sono compresi servizi
che prima erano a pagamento )
Strategie con impatto immediato sui bilanci Aziendali ma che rischiano di depauperare il valore degli intangibles asset, in epoca standardizzazione prodotti/servizi a livello commodities con basse barriere all’uscita per gli utilizzatori finali.
Aziende come Abb, Amazon, Apple, Brembo, Bulgari, Ferrari hanno compreso da tempo quale sia il valore degli intagibles per gli stakeholders nelle scelte d’acquisto.
Stakeholders che premiamo sempre più Aziende socialmente responsabili, attente alla loro funzione economico/sociale nella comunità e per uno degli obiettivi cardine aualità “la capacità di soddisfazione bisogni di tutti gli stakeholders”.
Amazon.com si è affermata anche per l’abilità di costruire relazioni con clienti/fornitori basate sul dialogo, scambio d’informazioni, sui contributi piuttosto che solo sulla singola transazione.
Tuttavia non basta per garantirsi vantaggi competitivi ripetuti nel tempo derivanti dall’essere first mover; ormai la velocità nell’emulare le pratiche è tale che si assiste a clonazioni quasi in tempo reale anche nelle pratiche della supply chain.
Solitamente con vantaggi per chi copia ( minori costi di sviluppo, di learning curve e implementazione ) come sostengono scienziati nello studio pubblicato su Science dal titolo “ Why copy others? Insights from the social learning strategies tournament”.
Anche Aziende sinonimo di prodotto/servizio ( per esempio Coca-Cola per le bibite gassate o Ferrero con Nutella per le creme spalmabili ), non possono ritenersi al riparo se non innovano la gestione delle relazioni con tutti gli stakeholders.
Innovazione che precede la competitività come due fattori interconnessi; senza la prima difficilmente le Aziende posso competere in modo economicamente sostenibile per lungo
periodo sui mercati globali.
Innovare lo stakeholders management non è solamente aprire nuovi canali di comunicazione e interazione anche nella supply chain, ma un nuovo concetto di Azienda aperta ( open-enterprise ).
Un eco-sistema sociale complesso di parti interdipendenti interconnesse con un comune obiettivo.
Conseguendo economie di scala/scopo ed esperienza e contare su stakeholders advocate ( che sono i migliori promotori del Vs. brand ).
E’ una strategia che coinvolge tutti gli attori, soprattutto i portatori di interessi che possono influire altri utilizzatori nelle scelte.
Concurrent engineering e stakeholders management per parallelizzazione attività e anticipazione trade-off.
Superando eventuali limiti dell’approccio classico ideazione-progettazione-acquisto-produzione e messa sul mercato, che consente verifiche possibili solo in fase di prototipazione, test o preserie sulla reale rispondenza alle aspettative utilizzatore finale.
Ridurre drasticamente i costi, il time to market, disporre di know out aggiornato, immettere sempre nuove caratteristiche/funzionalità, maggiore flessibilità nella produzione/erogazione e migliore qualità dei prodotti sono alcuni dei vantaggi.
Aprirsi all’esterno consente di poter diventare un riferimento dei mercati.
Per approfondimenti potete contattare l’autore articolo Dr. Alberto Claudio Tremolada ( socio e responsabile sportello unico manifatturiero area fonderie – gruppo lavoro manifatturiero Adaci sez. Piemonte e Valle d’Aosta sez.piemonte@adaci.it ).