CORSI DI FORMAZIONE ON-LINE – Riflessioni sugli aspetti tecnici e didattici
Premessa
L’emergenza sanitaria che ha imposto regole severe di distanziamento e di protezione ha immediatamente obbligato le aziende di formazione a sospendere le iniziative di corsi sia interaziendali sia “in house” presso le sedi dei propri clienti. Non si erogano più corsi d’aula da marzo e gli operatori del settore ritengono che non sarà possibile tornare a questa modalità per parecchi mesi. Inoltre, proprio in virtù delle esperienze avute in questi mesi, è altamente probabile che il mezzo telematico conoscerà, al ritorno della normalità, un utilizzo molto più esteso di quanto non sia mai stato.
Adaci Formanagement e l’eLearning
Adaci Formanagement utilizza sistemi di formazione on-line già da molti anni, sia in supporto alle attività tradizionali d’aula sia quale mezzo alternativo per la trasmissione, in sessioni generalmente brevi, di pillole di contenuti specialistici. Per questo motivo è stato molto agevole, per la nostra azienda, estendere rapidamente la tecnologia on-line all’intera offerta formativa. Ed è per questa ragione che siamo nelle condizioni di affrontare con il bagaglio di una esperienza ampia e approfondita il tema della didattica on-line.
Aspetti tecnici
In primo luogo è utile affrontare le questioni di natura tecnica, ovvero le performance e la flessibilità offerte dalle piattaforme di eLearning più diffuse nonché la stabilità e la continuità di servizio della rete.
Adaci Formanagement ha contratti d’uso con alcune di esse e dunque riteniamo di avere titolo per discuterne con cognizione di causa. In linea generale ci sentiamo di sostenere come quasi tutte le piattaforme ormai prevedano la possibilità di interloquire con un vasto o vastissimo pubblico, di creare aule virtuali nelle quali suddividere i partecipanti e di gestire sondaggi e questionari in tempo reale.
Infine, nonostante l’esteso e continuo utilizzo pubblico e privato, per ragioni sia professionali (videoconferenza, e-learning) sia di ordine privato (massivo uso dei siti di intrattenimento di ogni genere), la rete ha dato prova di essere in grado di sopportare carichi di lavoro enormi con risultati di alto livello in termini di continuità e prestazioni comunicazionali.
Aspetti didattici
Il corso ON-LINE può essere organizzato in molte modalità, che, per semplicità, si raggruppano in due articolazioni fondamentali.
- In una prima configurazione tutti i discenti vedono il docente e si vedono tra loro, l’audio dei discenti viene normalmente tenuto disabilitato per evitare rumori di fondo e acceso solo quando uno dei partecipanti intende interloquire con il docente, in questo modo si crea una vera aula virtuale nella quale è possibile, naturalmente non completamente, riprodurre le dinamiche relazionali di una lezione in presenza. E’ necessario sottolineare come questa opportunità di aula virtuale sia da gestire con grande perizia e accuratezza, la mancanza degli spazi fisici impedisce, per esempio, al docente di alzarsi in piedi o di avvicinarsi ai discenti, eventualmente per porre domande dirette, inoltre lo scambio non verbale è fortemente modificato dal mezzo della videoconferenza, il movimento del corpo, gli sguardi, i gesti, sono percepiti diversamente e ciò ostacola una piena comunicazione. Il docente è pertanto obbligato a decodificare i messaggi non verbali che riceve dai discenti allo scopo di reimpostare un adeguato sistema di relazioni e, contestualmente, deve studiare i propri comportamenti affinché siano percepiti dall’uditorio in accordo agli scopi che il docente stesso si prefigge di raggiungere, per esempio, avvicinare il viso alla telecamera e dunque ingrandire la propria immagine negli schemi dei discenti può avere il significato di voler sottolineare un passaggio tematico rilevante. Questa situazione di aula virtuale consente infine, entro determinati limiti, di svolgere, come in aula, un qualche controllo sull’attenzione dei partecipanti.
- In un secondo assetto i discenti hanno telecamera e audio disconnessi, essi tutti sono nelle condizioni di osservare il docente mentre al contrario questi non ha la possibilità di vederli, fuorché quando essi non richiedano di intervenire o siano chiamati dal docente per la risposta a una domanda o per rilasciare un commento. In questa configurazione il docente non dovrà pertanto sforzarsi di interpretare il linguaggio del corpo dei discenti perdendo dunque completamente ogni controllo sull’attenzione (o persino sulla presenza) dei partecipanti. In questa situazione il docente in primo luogo dovrà adoperarsi di utilizzare al meglio, nel ristretto spazio concesso dal mezzo telematico, la propria gestualità per mantenere alta l’attenzione e riuscire nell’intento di trasmettere al meglio i contenuti formativi. Il docente si comporterà come fosse al microfono di una radio, agire come uno speaker, che da solo in una stanza riesce, con l’opportuno linguaggio paraverbale, a catturare l’interesse di platee anche vastissime. Il docente dovrà pertanto lavorare sull’uso della parola e, soprattutto, sulla modulazione del timbro, del volume e sull’utilizzo delle pause. Si osservi che questa seconda configurazione è obbligatoria nel caso di aule ampie, sicuramente quando si superino la dozzina di partecipanti.
Per ulteriori informazioni o chiarimenti:
Alessio Paša
Tel. 348 4994697