La violenza e le attività delle Città delle Donne
A nome degli Stati generali delle Donne, Città delle Donne, esprimiamo il nostro profondo cordoglio e la nostra vicinanza alle famiglie e alle comunità colpite dai tragici femminicidi di Sara Campanella a Messina e Ilaria Sula a Terni. Il tragico bilancio di undici vittime di violenza maschile sulle donne dall’inizio dell’anno evidenzia con drammatica urgenza la necessità di interventi incisivi per contrastare questa cieca violenza, radicata in un sistema di pregiudizi culturali patriarcali.
Riteniamo fondamentale che le Città delle Donne e le politiche pubbliche locali siano centrali nella strategia nazionale per la parità di genere adottata dal Governo.
È fondamentale intervenire con azioni concrete e una ferma volontà per superare i modelli culturali che sono alla base dell’abuso e della discriminazione di genere. A ogni livello, sia nazionale che territoriale, è necessario promuovere una trasformazione profonda delle istituzioni e della società civile. L’educazione, la prevenzione, il sostegno al lavoro, la cura e la costruzione di una solida rete di solidarietà costituiscono elementi imprescindibili per realizzare città veramente accoglienti e sicure..
È di fondamentale importanza una collaborazione sinergica per rafforzare il sostegno diretto fornito dai Comuni e dalle reti territoriali, agendo sia sulla prevenzione del fenomeno che sul supporto alle vittime. Contestualmente, risulta indispensabile semplificare l’accesso a strumenti di sostegno come il “Reddito di Libertà” e lavorare per una rete di servizi antiviolenza più omogenea ed efficiente, che includa non solo i Centri Antiviolenza e le Case Rifugio, ma anche le numerose associazioni che già operano attivamente sul tema della violenza di genere su tutto il territorio nazionale.
Sebbene comprendiamo che le parole da sole non possano alleviare un dolore così profondo, rinnoviamo con forza il nostro impegno, in quanto Città delle Donne, a costruire una società basata sui valori del rispetto, della libertà, della dignità e dell’integrità di ogni donna.
Isa Maggi
Stati Generali delle Donne
Città delle Donne