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XI Edizione del Fucinandum Innovation: un evento di successo

Il 27 febbraio 2025 si è svolta a Milano l’undicesima edizione di Fucinandum Innovation, organizzata da ADACI e ADACI Formanagement, un appuntamento fondamentale per la formazione in Acquisti e Logistica.

L’evento ha offerto ai professionisti del procurement l’opportunità di aggiornarsi, confrontarsi e approfondire le nuove sfide del settore.
La giornata è stata ricca di interventi di esperti, tra cui Fabrizio Santini, Paola Cavallo e altri professionisti di aziende leader come Tecno Spa, BMI Group e Gruppo Cimbali, che hanno condiviso esperienze e best practice.

Grande interesse ha suscitato la presentazione del Catalogo di formazione 2025, seguita da un focus sulle competenze manageriali con la tavola rotonda dedicata alla certificazione Q2P ADACI.

Momento centrale dell’evento è stata la premiazione dei migliori progetti formativi 2024, assegnati a ENGIE SERVIZI SPA, RECORDATI IND. CHIMICA E FARMACEUTICA SPA e CASSA DEPOSITI E PRESTITI, aziende che si sono distinte per l’impegno nell’innovazione e nella crescita professionale.

Rivivi i momenti salienti della giornata attraverso la nostra galleria fotografica e continua a investire nella tua formazione con i percorsi formativi di ADACI Formanagement.

Scopri di più e iscriviti oggi stesso! https://shop.adaciformanagement.it/

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ADACI ti invita alla SCM Conference – 15 aprile 2025

ADACI patrocina l’edizione 2025 di SCM Conference – Il digitale e la gestione della supply chain sta per arrivare!

Il 15 aprile 2025 torna la diretta con testimonianze da parte dell’utenza e con il racconto degli operatori del mercato delle soluzioni oggi disponibili, che offriranno una fotografia delle nuove regole del gioco che la disruption digitale sta portando nella Supply Chain.
Grazie al digitale, il modello tradizionale della supply chain muta: da catena lineare diventa struttura reticolare, aperta e interconnessa, per non dimenticare i miglioramenti che l’Intelligenza Artificiale promette di apportare in termini di efficienza, e la resilienza delle catene di approvvigionamento.

La trasformazione digitale della catena del valore è diventata cruciale nell’ultimo decennio, ponendo nuove sfide e nuove opportunità per le aziende che operano in un mercato in continua evoluzione.

Tra i temi al centro della diretta:
▪ Come sta cambiando il modello classico lineare della gestione della catena di fornitura verso un più evoluto centro neurale integrato in logica end-to-end?
▪ In che senso la Digital Transformation rappresenta una strategia complessa basata su dati, processi, piattaforme, persone e sostenibilità?
▪ In che modo le PMI possono trovare un equilibrio tra valorizzazione delle risorse umane e innovazione tecnologica nella Digital Supply Chain?
IoT, AI e blockchain: come stanno rivoluzionando il modo in cui le aziende gestiscono le loro operazioni logistiche?
▪ In che senso la Digital Transformation rappresenta una strategia complessa che richiede sviluppo, pianificazione e monitoraggio continuo?
▪ In che modo si può raggiungere una Supply Chain ottimizzata, ponendo attenzione alle competenze del personale e all’adozione di tecnologie innovative?

La partecipazione è GRATUITA previa registrazione e soggetta a conferma da parte della segreteria organizzativa.

Clicca qui per iscriverti

FORMULA ‘WEB CONFERENCE’

La Web Conference è una diretta streaming a cui è possibile partecipare gratuitamente, previa iscrizione. Sarà possibile accedere all’evento online tramite il login alla propria area riservata ‘Bacheca’ sul sito Soiel a partire da 15 minuti prima dell’inizio della conferenza.

ADACI ti invita a partecipare alla Regional Procurement Conference dell’Associazione del Procurement Slovena – 8 e 9 maggio 2025

La Regional Procurement Conference dell’Associazione del Procurement Slovena, di cui ADACI è partner, è l’evento regionale centrale in ambito acquisti e supply management con la più lunga tradizione, che si svolgerà quest’anno l’ 8 e 9 maggio 2025 presso il Grand Hotel Bernardin a Portorož (Slovenia). L’evento sarà erogato in forma ibrida (in presenza ed online) ed è rivolto sia ai Responsabili degli Acquisti che ai Professionisti, e a tutti coloro che credono che gli acquisti siano fondamentali per la crescita del business e per uno sviluppo sostenibile a lungo termine.

La conferenza di quest’anno sarà intitolata “Sustainable, Innovative, Inclusive. L’evento si focalizzerà sull’impegno nel rendere i nostri acquisti intelligenti, innovativi e sostenibili. La conferenza è il luogo di ritrovo per professionisti, ricercatori, esperti e teorici di spicco, offrendo una nuova prospettiva e una visione dei diversi approcci e delle tendenze globali nel campo del procurement.

Approfitta delle iscrizioni più vantaggiose riservate ai Soci ADACI, disponibili fino all’8 aprilehttps://www.procurement-conference.com/registration/

Per maggiori informazioni, consulta il sito https://www.procurement-conference.com/

Entrambe le associazioni fanno parte dell’IFPSM (The International Federation of Purchasing and Supply Management).

L’interscambio tra l’Associazione del Procurement Slovena e ADACI accresce la propria professionalità.

La dipendenza dalla Cina pesa nell’accordo sui minerali che gli USA vogliono dall’Ucraina

Trump starebbe puntando alle terre rare dell’Ucraina per diminuire la dipendenza strategica degli USA dalla Cina, che detiene un quasi monopolio di questi minerali critici.
La rottura tra USA e Ucraina ha portato allo stop degli aiuti militari e all’accordo tra i due Paesi sulle terre rare.
Donald Trump ha dichiarato di volere ottenere 500 miliardi di dollari (477 miliardi di euro) in concessioni minerarie ucraine, per compensare gli aiuti militari USA inviati finora e quelli futuri.
Ma l’interesse del presidente USA va anche in un’altra direzione, un piano strategico di riequilibrio commerciale nei confronti della Cina.

 

Qual è l’obiettivo non dichiarato dell’accordo degli USA con l’Ucraina sui minerali
Fin dal suo primo mandato, Trump si è dedicato a “rendere l’America di nuovo grande”, colpendo la Cina con dazi per proteggere il settore manifatturiero nazionale.
Tuttavia, dato il sistema globale di produzione e approvvigionamento, gli USA devono affrontare tra le altre sfide la dipendenza dalla Cina per la fornitura di minerali critici per l’industria high-tech.
Ciò rende i colloqui di pace tra Ucraina e Russia cruciali anche per la politica commerciale avviata da Trump.
Il presidente degli USA ha raddoppiato al 20 per cento i dazi sulle importazioni di merci cinesi, il 5% in meno rispetto ai prelievi doganali imposti a Canada e Messico a partire da questo martedì.
Molti si sono chiesti il motivo dei dazi meno aggressivi contro Pechino e la risposta potrebbe essere nel fatto che gli USA dipendono ancora dalle cosiddette “terre rare” cinesi per la produzione di dispositivi elettronici, batterie, aerei e attrezzature per la difesa.
La Cina domina infatti la produzione globale di oltre la metà dei 50 minerali critici indicati dal governo statunitense per il 2022, secondo TD Economics.
Il quasi monopolio si estende alle capacità di raffinazione, visto che in quel caso la quota della Cina raggiunge il 90% a livello mondiale.
Secondo diverse fonti, dal 2020 al 2023 gli USA ha importato il 70% del suo fabbisogno di metalli rari estratti e raffinati in Cina.
Nel dicembre del 2024 però il governo di Pechino ha approvato un divieto di esportazione di tali minerali verso gli USA, a seguito delle restrizioni subite sui chip più avanzati.
Pechino ha bloccato in particolare l’export di antimonio, gallio, germanio e grafite.
Il gallio è un elemento altamente affidabile e durevole utilizzato nell’industria della Difesa, mentre la grafite è essenziale per la produzione di veicoli elettrici e reattori nucleari.
Per questo motivo, assicurarsi una fonte alternativa dall’Ucraina è una componente chiave del piano strategico di Trump.

 

Di quanti minerali rari dispone l’Ucraina?
Il Servizio geologico ucraino stima che circa il 5% mondiale di questo tipo di materie prime si trovi in Ucraina.
Si tratta di milioni di tonnellate di grafite, 1/3 dei depositi europei di litio e il 7 % delle disponibilità europee di titanio.
L’Ucraina possiede anche importanti riserve di altre risorse “non rare” come rame, zinco, argento, nichel e cobalto.
Tuttavia, la Russia ne controlla una buona parte nelle zone orientali e meridionali occupate in Ucraina.
La supremazia della Cina in questo settore è stato il risultato di decenni di disimpegno di Europa e USA in questo settore, visto l’alto costo in termini di inquinamento ed energia associato all’estrazione di tali minerali.
Da qui il cambio di strategia, ma gli esperti dubitano che le riserve ucraine di terre rare possano offrire una rapida soluzione al ritardo occidentale rispetto alla Cina, tanto meno la compensazione finanziaria auspicata da Trump.
Secondo Argus Media, una società indipendente di ricerca sull’energia e sulle materie prime, infatti, le stime globali sulle terre rare variano tra i 4 e i 12,5 miliardi di dollari (3,8 – 12 miliardi di euro).
Ciò renderebbe difficile raggiungere l’obiettivo da 500 miliardi di dollari assegnato allo sfruttamento delle riserve minerarie dell’Ucraina.


https://it.euronews.com/business/2025/03/04/la-dipendenza-dalla-cina-pesa-nellaccordo-sui-minerali-che-gli-stati-uniti-vogliono-dalluc

ADACI al convegno “per una cultura della sicurezza”

Si è svolto a Udine il 28 febbraio l’interessante convegno “per una cultura della sicurezza”– dalla scuola al lavoro – a cui hanno presenziato importanti rappresentanti  delle Istituzioni, nazionali e territoriali, del mondo scolastico ed accademico, degli ordini professionali e datoriali, delle associazioni che hanno condiviso e celebrato l’importante traguardo della proposta di legge che introduce l’insegnamento nelle scuole, di ogni ordine e grado, delle conoscenze di base in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

I relatori nei diversi interventi hanno più volte sottolineato l’importanza dell’impegno sinergico di tutti gli attori coinvolti nel mondo lavorativo per contrastare il fenomeno degli infortuni sui luoghi di lavoro, purtroppo ancora oggi molto significativo.

Perché Udine?

Perché ad Udine è stata realizzata la “Carta di Lorenzo” (Lorenzo Parelli, studente al suo ultimo giorno di stage a seguito infortunio mortale in un’azienda friulana) dai cui ha tratto spunto la proposta di legge che ha concluso il suo iter di approvazione da parte di Camera e Senato.

La formazione continua per consolidare una cultura sulla sicurezza che è alla base della prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro.

ADACI avendo tra le sue finalità statutarie la formazione è da sempre attenta a queste tematiche di alto valore sociale.

In tale ottica, la Sezione Tre Venezie di ADACI  organizza il 28 marzo prossimo nella splendida location del centro congressi dell’Udinese – Stadio Friuli Bluenergy Stadium – a Udine, un pomeriggio di approfondimento sugli aspetti di “safety & security ” in contesti operativi variamente complessi.

https://www.adaci.it/wp-content/uploads/La_Carta_di_Lorenzo.pdf

“India: Ursula von der Leyen incontra il premier Modi per rilanciare il partenariato con l’Ue”

Malgrado tendenze fortemente protezionistiche, Ursula Von Der Leyen e i commissari europei sperano che la visita possa rilanciare politiche comuni su commercio, tecnologia e guerra in Ucraina Ursula von der Leyen, accompagnata da più di 20 commissari europei, ha raggiunto Delhi giovedì per incontrare il primo ministro indiano in un vertice di due giorni.
Scopo dell’incontro è rilanciare il “partenariato strategico” tra India e Ue, che punta a ottenere un maggiore accesso all’enorme mercato del subcontinente, più cooperazione in settori tecnologici chiave e il sostegno all’Ucraina. Ma non sarà facile.

La storia delle relazioni fra Nuova Delhi e l’Ue
I negoziati commerciali tra i due blocchi sono stati avviati nel 2007 senza grande successo, ma adesso Bruxelles pensa che i tempi siano maturi per rilanciare le relazioni.
In un contesto di rapporti commerciali tesi con Stati Uniti e Cina, la Commissione Europea sta perseguendo la sua strategia di diversificazione degli accordi commerciali nel mondo.

Nel 2024, l’Ue e l’India hanno scambiato merci per 120 miliardi di euro. A frenare una maggiore integrazione economica è stato il fatto che gli europei percepiscono il Paese come un partner protezionista, con cui i negoziati sono spesso difficili.

“Secondo un alto funzionario dell’Ue, il mercato indiano è abbastanza chiuso, soprattutto per quanto riguarda i prodotti strategici per l’Unione e per i suoi Stati membri”.

L’Europa cercherà di esportare automobili, liquori e vini. Ma l’alcol è un argomento delicato per i negoziati, poiché l’India ha una rigida regolamentazione sul tema e tariffe doganali elevate. Più in generale, l’Ue intende rilanciare lo scenario di un accordo che permetta un maggiore import-export di merci, ma anche l’accesso agli appalti pubblici per le imprese europee.

Cooperazione nel settore tecnologico
Nel settore hi-tech, l’India e l’Ue hanno molti interessi in comune. Dopo un’altra rottura dei negoziati commerciali nel 2021, nel 2023 i due blocchi hanno lanciato un Consiglio per il commercio e la tecnologia, che si riunirà per la seconda volta in due anni a margine del viaggio dei commissari.

L’intelligenza artificiale farà parte delle discussioni, dal momento che il primo ministro Narendra Modi ha co-presieduto il vertice d’azione sull’intelligenza artificiale a Parigi a metà febbraio e il Paese ne ospiterà un altro tra sei mesi.

Secondo Anunita Chandrasekar, esperta del Centre for European Reform, “l’Ue e l’India sono in ritardo rispetto alla Cina nello sviluppo dell’Ai, e questo potrebbe portare a un’ottima collaborazione”. Le relazioni tra India e Cina sono inoltre tese.

Nel giugno 2020, il governo di Delhi ha vietato l’uso di TikTok per motivi di sicurezza nazionale.

Nel novembre 2023, l’Ue ha firmato un accordo per i semiconduttori, campo in cui diversi Stati indiani stanno cercando di affermarsi come hub.

“La collaborazione tra start-up in settori critici come l’informatica quantistica, le batterie per veicoli elettrici e la produzione di semiconduttori è un argomento di discussione caldo tra i due blocchi”, ha aggiunto Chandrasekar.

https://it.euronews.com/my-europe/2025/02/27/perche-la-commissione-europea-sta-andando-in-india-per-incontrare-modi

Consultazione EU direttive appalti

La Commissione Europea ha avviato una raccolta di contributi finalizzata alla valutazione delle Direttive che disciplinano gli appalti pubblici nell’Unione Europea.

Trattasi delle Direttive 2014/23/UE, 2014/24UE e 2014/25/UE che hanno ispirato i nostri codici dei contratti pubblici (D.Lgs. 50/2016 e D. Lgs. 36/2023).

Lo scopo della consultazione è raccogliere prove, informazioni, dati e riscontri approfondite di elevata qualità sul livello di efficacia delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE.

Essa mira inoltre a determinare se le direttive siano ancora adatte allo scopo, adeguate e sufficienti per conseguire gli obiettivi strategici dell’UE.

La consultazione è aperta a tutti ed è raggiungibile on line al link: https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/14427-Direttive-sugli-appalti-pubblici-valutazione_it

Scadenza: 07.03.2025

Italia-Emirati Arabi Uniti: firmati accordi per 40 miliardi di dollari

Nella prima visita di Stato in Italia del Presidente degli Emirati Arabi Uniti, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto a Palazzo Chigi il Presidente degli Emirati Arabi Unitia Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan. 

L’incontro ha confermato il livello di straordinaria eccellenza raggiunto nelle relazioni bilaterali tra Italia ed Emirati Arabi Uniti negli ultimi due anni a partire dalla visita del Presidente Meloni negli Emirati del marzo 2023.

In questa occasione sono stati annunciati investimenti da parte degli Emirati Arabi Uniti in Italia per 40 miliardi di dollari e sono state firmate oltre 40 intese, sia a livello governativo, incluso un Accordo a ulteriore rilancio della cooperazione nel settore della difesa, sia nel settore privato che ha visto lo svolgimento di un business forum con la partecipazione di oltre 200 operatori economici italiani ed emiratini.

I due leader hanno concordato di sviluppare un partenariato strategico complessivo, concentrando in particolare la cooperazione tra le due Nazioni nei settori dell’economia più orientati al futuro, sfruttando la capacita di innovazione italiana ed emiratina in ambiti strategici quali l’intelligenza artificiale e la creazione di data centre, l’industria avanzata e le nuove tecnologie, le interconnessioni digitali ed energetiche, le tecnologie in ambito subacqueo, i minerali critici e lo spazio

La visita è stata anche l’occasione per i due leader di confrontarsi sulle principali sfide globali ed in particolare su Ucraina e Vicino Oriente.

Il Presidente Meloni e Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan hanno inoltre confermato, nel quadro del Piano Mattei per l’Africa, la decisione di rafforzare la cooperazione trilaterale con le Nazioni del continente africano sulla base di un apposito partenariato istituito in occasione della visita nonché di accordi con il settore privato emiratino finalizzati ad agevolare co-investimenti nell’ambito energetico e dell’acqua nel continente africano.

https://www.analisidifesa.it/2025/02/italia-emirati-arabi-uniti-firmati-accordi-per-40-miliardi-di-dollari/

Documento siglato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal Presidente degli Emirati Arabi Uniti Mohamed bin Zayed Al Nahyan 

https://www.governo.it/sites/governo.it/files/UAE-ITA-Joint-Statement-20250224.pdf

Forum Italia-Emirati, 40 miliardi per 300 imprese: Leonardo e Fincantieri negli accordi

24 Febbraio 2025 – Meloni e Tajani firmano con gli Emirati intese per 40 miliardi. Al Forum di Roma 300 aziende coinvolte, 25 accordi su difesa, energia e finanza. Mattarella richiama al dialogo.
Roma cala l’asso degli Emirati: sul tavolo un maxi accordo da 40 miliardi di euro. Giorgia Meloni e il capo della Farnesina Antonio Tajani accolgono oggi nella Capitale Mohamed bin Zayed Al Nahyan, presidente degli Emirati, per sigillare nuove intese economiche e rinsaldare una partnership diplomatica che sta vivendo il suo momento d’oro.

Roma, il Forum tra Italia ed Emirati
Mentre Roma si veste a festa per il presidente degli Emirati, al Ministero degli Esteri si apre il sipario sul Forum economico Italia-Emirati Arabi Uniti. Dietro le quinte, oltre 300 big del mondo imprenditoriale italiano ed emiratino pronti a sfoderare carte e strategie per sigillare affari milionari sotto lo sguardo vigile di Cassa Depositi e Prestiti, Sace e Ice.
Antonio Tajani vede negli Emirati un asso nella manica per l’export italiano verso il Medio Oriente e Nord Africa, definendo il Paese del Golfo “partner economico strategico” e irrinunciabile crocevia degli interessi italiani.
Più diretto l’imprenditore Kamel Ghribi che, ai microfoni di Adnkronos, rilancia la centralità delle relazioni italo-emiratine, ricordando che l’ambasciatore italiano Lorenzo Fanara è stato premiato come miglior diplomatico ad Abu Dhabi, prova tangibile che, dietro sorrisi e strette di mano, qualcosa di più che buoni rapporti è già realtà.

In crescita scambi e investimenti
Italia ed Emirati Arabi Uniti giocano al rialzo e la posta in gioco fa girare la testa: scambi commerciali già saliti a 9 miliardi di euro nei primi undici mesi del 2024, con un balzo del 14,5% rispetto al 2023. Oltre 600 aziende tricolori, agguerrite e pronte a conquistare il deserto finanziario emiratino, hanno investito già più di 11 miliardi nel solo 2023.
Sul palco del Forum si alterneranno nomi pesanti, dal ministro del Commercio Estero emiratino Thani bin Ahmed Al Zeyoudi al titolare del Made in Italy Adolfo Urso, fino alla premier Giorgia Meloni, che promette una svolta nel partenariato economico con Abu Dhabi.
Kamel Ghribi, imprenditore senza peli sulla lingua, rilancia la partita diplomatica come leva economica, sottolineando che la Meloni ha già fatto tris di visite negli Emirati per cementare accordi capaci di attrarre ulteriori valanghe di investimenti.

Difesa e industria protagonisti degli accordi
Al Forum non si giocherà solo con il mazzo diplomatico, ma saranno in campo autentici pesi massimi dell’industria italiana della difesa come Leonardo, Fincantieri ed Elettronica, che incroceranno i guantoni con il colosso emiratino Edge. Saranno oltre 25 le strette di mano e i brindisi tra manager che animeranno la giornata, in settori caldi e redditizi che spaziano dalla tecnologia all’energia fino alle sfere dorate della finanza internazionale.

Mattarella richiama alla responsabilità internazionale
Dal salone del Quirinale, Sergio Mattarella prova a domare i venti caotici che scuotono la geopolitica internazionale.
Parlando ai commensali della cena ufficiale con il presidente emiratino, Mattarella ha spronato Roma e Abu Dhabi a muoversi con cautela ma anche con decisione nel labirinto diplomatico attuale, ricordando che il dialogo e lo sviluppo equilibrato restano armi vincenti per navigare nel caos.
Sul fronte imprenditoriale, Kamel Ghribi rincara la dose con piglio deciso, ammonendo che prosperità e pace devono essere più di slogan da salotto: servono leader pronti a rischiare, capaci di bilanciare interessi nazionali e rivoluzioni globali con “coraggio, visione e saggezza”.

https://quifinanza.it/economia/italia-emirati-accordi-300-imprese/883810/

Partecipa all'”Opportunity Service e Manufacturing”- Giovedì 6 marzo dalle ore 09.00 alle ore 16.30

L’anno appena iniziato eredita gli effetti di tutte le turbolenze e i cambiamenti che si sono manifestati a partire dal 2020 e conclamati nel 2024, con nuovi scenari geopolitici, tecnologici, economici e finanziari che stanno caratterizzando l’attuale epoca di “crisi permanenti”.

De-globalizzazione, guerre commerciali tra opposti sovranismi e dazi, cambiamenti climatici e regolamentazioni penalizzanti per intere filiere produttive, sono solo alcuni dei fattori che stanno condizionando la competitività delle nostre Imprese manifatturiere, le quali si trovano pertanto nella necessità di reagire rivedendo le strategie di business e la gestione delle supply-chain.

In collaborazione con MECSPE 2025, la fiera internazionale di riferimento per l’industria manifatturiera e della subfornitura, ADACI realizzerà in data giovedì 6 marzo 2025 l’evento OPPORTUNITY SERVICE E MANUFACTURING, per offrire ai buyer un luogo di incontro in una area riservata e l’opportunità di pianificare business matching con fornitori operanti nell’ambito di settori merceologici segnalati dagli stessi soci ADACI, e con le Aziende Partner presenti.

Inoltre nello spazio riservato al convegno verranno analizzati e approfonditi trend e percorsi innovativi, con il contributo di relatori e testimonianze, che completeranno il focus sulla direzione dei cambiamenti in corso.

Con l’iscrizione all’evento per i partecipanti sarà disponibile una area attrezzata per speed meeting, coffee-break e ristorazione.

Modalità di partecipazione

BUYER: la partecipazione all’evento è gratuita tramite iscrizione online e segnalazione di settori merceologici di maggior interesse:
https://shop.adaci.it/opportunity-service-manufacturing-bologna-6-mar-25.html  
NB: La sua segnalazione di interesse ad incontrare fornitori specialisti in determinati settori merceologici ci consentirà di organizzare
preventivamente per lei una pianificazione di speed meeting.

FORNITORE e/o PARTNER: contattare Paola Camporese – Segreteria Commerciale ADACI Tre Venezie
(Tel. 049-8077125 – sez.trevenezie@adaci.it) oppure Fabrizio Santini – Presidente Nazionale ADACI (fabrizio.santini@adaci.it)

La partecipazione all’evento Opportunity Service e Manufacturing dà diritto a 4 crediti per il mantenimento dell’attestazione Q2P ADACI

Scarica la locandina

 
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