John Lennon ha detto: «La vita è ciò che ti accade quando sei intento a fare altri piani».
In questo numero della rivista, in cui presentiamo Paolo che lo scorso 16 dicembre, a Roma, ritira per conto di ADACI / ADACI Formanagement il premio assegnato al nostro network come una delle 100 eccellenze italiane, al contempo dobbiamo purtroppo comunicare che ci ha lasciato improvvisamente domenica 27 febbraio. Solo due giorni prima aveva conseguito, per primo, la Certificazione RINA per il ruolo di Manager Strategico degli Acquisti e Supply Management.
Nato nel 1959, era cresciuto nel Gruppo ENI, passando poi alla libera professione e intrattenendo rapporti di business con imprese sia italiane che straniere. Era un docente qualificato ADACI, molto apprezzato sia dalle piccole che dalle grandi imprese. In più occasioni ha tenuto corsi, per conto di ADACI Formanagement, presso le filiali ENI, sia europee che africane.
Oltre ad essere un grande professionista, era una persona fuori dall’ordinario. Intelligente, aperto, sensibile, instancabile, affidabile, riservato, disponibile, educato, gentile e sempre sorridente. Ho passato molto tempo con lui sia nel ruolo di codocente per i corsi erogati all’ENI, sia nell’ambito degli eventi ADACI sulla Pubblica Amministrazione e sul Public Procurement. Stare con lui è stato sempre piacevole e mi ha dato modo anche di frequentarlo nel suo ambito familiare e di conoscere ed apprezzare Simonetta, sua moglie.
Assieme al Presidente della Sezione ADACI Toscana e Umbria, ai consiglieri ed amici della Sezione, ho partecipato anche all’ultimo saluto. La chiesa era gremita e la commozione generale pervadeva un religioso silenzio.
Paolo era molto amico anche del nostro presidente Fabrizio Santini, che è rimasto particolarmente colpito. Ha chiesto a me di ricordarlo. Lo faccio volentieri, anche a nome di tutti quelli che l’hanno conosciuto ed apprezzato.
Paolo grazie di tutto. L’ADACI è cresciuta anche grazie alla tua instancabile dedizione.
Giovanni Atti (Past President ADACI)
Caro Paolo,
certamente mi mancheranno le nostre chiacchierate in cui condividevamo pensieri, sogni, strategie e progetti. A volte le nostre idee erano diverse, ma essendo pervasi dal desiderio della condivisione, come unico mattone del costruire assieme, trovavamo sempre il modo per riportare l’equilibrio.
Ancora stento a credere che non potrò più parlarti in una call oppure al telefono, i soli mezzi che ci hanno permesso di essere vicini anche nella pandemia. Le giornate trascorse insieme a Roma per l’ultimo PA Symposium di persona mi ricordano vividamente il tuo forte impegno per l’ADACI e con quanta voglia, capacità e tenacia tu abbia creato quel gruppo della PA che è diventato già una squadra, in cui penso e credo tutti ti ricorderanno come il capitano, purtroppo non giocatore, come tutti avremmo sperato. Da lassù, come un allenatore di football americano, ci aiuterai certamente a seguire le strategie migliori per il suo sviluppo futuro.
Le telefonate ricevute in questi giorni ed i numerosi attestati di stima che mi sono giunti nei tuoi confronti, mi confermano che eri, sei e sarai una persona importante ed apprezzata da tutti coloro che ti hanno conosciuto.
Nel Piccolo Principe, Antoine de Saint-Exupéry scrive: “Non so dove vanno le persone quando scompaiono, ma so dove restano”. Lo sappiamo anche noi, restano nel cuore e nella mente delle persone che le ricordano con affetto.
Fabrizio Santini (Presidente nazionale ADACI)