La giuria di MFA 2021 si è riunita nel mese di settembre e ha decretato i vincitori tra i finalisti in gara alla sesta edizione di MissionFleet Awards, che saranno annunciati durante la serata MFA2021.
Parte quindi il countdown per la serata di gala che si terrà il prossimo 22 novembre all’Alcatraz di Milano.
Saranno 26 i premi consegnati tra supplier del mondo automotive legato alle flotte, case automobilistiche e fleet manager.
MISSIONFLEET AWARDS 2021, LA SESTA EDIZIONE: L’ITER DEL PREMIO
Come primo step i fleet manager e supplier dell’automotive si sono candidati al premio tra maggio e giugno.
I fleet manager hanno poi presentato alla giuria il proprio progetto di gestione della flotta agli inizi di settembre. Per i fornitori, invece, la presentazione era facoltativa.
Per quanto riguarda le case auto, infine, i vincitori sono stati definiti in base ai dati relativi alle venditetrue fleet forniti da Dataforce Italia e dalle consultazioni della giuria.
Infatti, le classifiche dei modelli più venduti sono state prese in considerazione dai professionisti che, in base alla propria esperienza e al lavoro quotidiano di gestione delle flotte auto aziendali, hanno poi designato i modelli vincitori suddivisi in queste categorie di utilizzatori:
Nel 2021 il Turismo ha visto accentuarsi il divario tra un mercato domestico in ripresa, un incoming ancora frenato e un outgoing in grave sofferenza.
In tale contesto assume centralità l’innovazione che si sta aprendo sui tanti fronti (dal fintech alla digitalizzazione dei servizi offerti dalle destinazioni) in risposta alle nuove esigenze della domanda e dell’offerta. Il PNRR può costituire un irripetibile strumento di sviluppo, ma per coglierne a pieno le opportunità occorre fare chiarezza sulla visione strategica che si intende perseguire e sugli strumenti da adottare.
Il Convegno dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo fornirà evidenze sui trend di innovazione in atto, a partire dai dati delle indagini e dal racconto degli esperti, e sarà occasione per avviare una discussione con tutta l’industry dei Viaggi su una roadmap per l’innovazione che potrà guidare il lavoro dei prossimi anni.
Non perdere questa opportunità e registrati, la partecipazione è gratuita!
Appuntamento giovedì 14 ottobre dalle 10.30 alle 12.30 presso Rimini Fiera, Main Hall (via Emilia, 155 – 47921 Rimini).
Il “Procurement and Supply Management Excellence Awards”, istituito nell’ambito della “CPO Lounge Academy” di ADACI, è giunto alla sua terza edizione. La cerimonia di assegnazione dei premi si è tenuta nel pomeriggio del 30 settembre 2021 presso Villa Fenaroli Palace Hotel di Rezzato (BS).
La Cerimonia, primo evento in presenza dopo un anno e mezzo di “streaming”, si è svolta con la partecipazione di oltre 40 professionisti, che hanno poi seguito, il giorno successivo, i lavori della “CPO Lounge Community”: membri della giuria, premiati, ospiti.
Il numero dei progetti presentati (sono state esaminate 30 candidature: un record!) testimonia dell’attenzione e del prestigio rivolti al lavoro svolto per la propria comunità professionale dall’ADACI, nonché della fiducia nella serietà e nell’importanza dei riconoscimenti dell’Associazione verso le aziende ed i profili dei professionisti eccellenti.
In effetti, l’assegnazione dei premi offre una grande occasione alle organizzazioni della comunità professionale per far emergere le eccellenze nascoste e disseminare la conoscenza di best practices e di innovazione, consentendo ad altri di farne tesoro.
Tanti temi, tutti volti alla riorganizzazione del lavoro e alla ricerca di ottimizzazioni nelle strategie di acquisto e di risparmio. Tra questi spiccano quelli di pressante attualità: la digitalizzazione dei processi del procurement; la ricerca di soluzioni che contemperino la responsabilità sociale delle imprese e la sostenibilità ambientale; la costruzione di partnership affidabili e di lungo periodo; la strutturazione di team professionali coesi e motivati.
L’esame dei lavori presentati è stata un’entusiasmante esplorazione sul “multiverso aziendale” italiano, ricco di imprese innovative e competitive, che stanno uscendo dalla crisi “Covid” con determinazione e creatività.
In apertura della sessione premiale, il Presidente Nazionale di ADACI, Fabrizio Santini, ha sottolineato la soddisfazione propria e della giuria, poiché i progetti esaminati sono molto belli e ben strutturati, denotano una vera passione per il procurement. Indice che la comunità professionale che si riferisce all’ADACI è molto attiva e consapevole delle sfide del futuro.
Federica Dallanoce, anima del premio e della CPO Lounge Community, precisa che il tema centrale dei lavori è stata la tecnologia, coniugata costantemente con l’attenzione alle persone, allo scopo di ottenere la massima collaborazione nella funzione, con gli stakeholder e con le altre organizzazioni collegate, fino alla creazione di una filiera di partnership integrata.
Su questo panorama, poi, tre accademici hanno illustrato il loro punto di vista di studiosi sulle tematiche di attualità.
Il Prof. Elio Borgonovi, Senior Professor dell’Università Bocconi di Milano, ha messo in evidenza le condizioni perché sia praticabile coniugare sostenibilità e competitività nelle filiere produttive e quindi di supply chain, esemplificando dalle sue esperienze.
La Prof.ssa Elisa Martinelli, Professore Ordinario dell’Università di Modena e Reggio Emilia, ha mostrato come il futuro delle aziende sia nella resilienza della supply chain, oggi più che mai messa alla prova.
La Prof.ssa Paola Signori, membro del comitato scientifico della rivista Sinergie e Associato dell’Università di Verona, è intervenuta apprezzando l’importanza della relazione tra Università e l’associazione ADACI, incontro tra teoria e l’arte del fare, che unite attraverso l’esperienza producono risultati di valore. Proprio la rivista Sinergie ogni anno pubblica i migliori lavori, frutto di questa collaborazione.
Infine, i membri della Giuria ADACI presenti (Fabrizio Santini, Presidente Nazionale; Federica Dallanoce, Vicepresidente Nazionale; Giovanni Atti, Past President; Michele Anzivino, Direttore rivista Approvvigionare), insieme ai Presidenti di Sezione Vincenzo Genco e Alberto Carpinetti e relatori ospiti , hanno premiato i vincitori.
“Il purchasing excellence come strumento di people empowerment: destandardizzare un processo storico della richiesta offerta per renderlo veloce, sostenibile e controllabile attraverso l’utilizzo di modelli “scor® apics e lean manufactoring.”
ECCELLENZA E COLLABORAZIONE DEL PROCUREMENT TEAM -> Paolo Marnoni – GRUPPO BANCARIO COOPERATIVO ICCREA
“Sviluppare la Cost Excellence in un contesto di elevata complessità”
La giuria, inoltre, ha conferito – fuori concorso – 5 premi speciali, attribuiti alle aziende, con la seguente motivazione:
HITACHI RAIL STS – Marco Fioravanti -> Premio Speciale “Interactive Procurement”
“Gestione di team internazionale e condivisione degli obiettivi nelle scelte del procurement. la funzione ha risposto in modo agile veloce sia online che offline nell’adattamento al new normal.”
WEBUILD S.P.A. – Sustainability Project -> Premio speciale “Valore della supply chain”
“Per aver sviluppato e aggregato in maniera collaborativa e aperta, tutte le aziende che vogliono progredire sugli obiettivi di sostenibilità per ecosistema industriale italiano e non. Un riconoscimento importante per aver scelto la posizione di ruolo guida di azienda di filiera.”
ENI S.P.A. – Sustainability Project -> Premio speciale “Valore della supply chain”
“Un riconoscimento importante per aver scelto la posizione di ruolo guida di filiera favorendo la collaborazione e la competitività per la crescita dei fornitori. Il ruolo del capo filiera in un sistema moderno di supply chain rappresenta l’accesso al mercato per le PMI, assicurando ad aziende più piccole visibilità, comprensione del contesto e apprendimento veloce.”
MAUTO – MUSEO NAZIONALE DELL’AUTOMOBILE – Mariella Mengozzi
Premio speciale “Cultura e Manifattura”
“Favorire relazioni proficue tra il ‘Sistema Cultura’ e il ‘Sistema Impresa’ assicura un contributo strategico allo sviluppo culturale, sociale ed economico del nostro Paese e dei nostri Territori. Dando senso alle storie degli imprenditori, alle loro innovazioni ed al prodotto italiano nel mondo.”
BULGARI – Eleonora Rizzuto -> Premio speciale “Manifattura e Sostenibilità”
“Per aver individuato e realizzato azioni concrete per la valorizzazione della sostenibilità nelle filiere produttive. Dare voce ai fornitori e valorizzare l’attenzione delle aziende alla selezione dei fornitori.”
ADACI, oltre 50 anni di Associazione.
Fondata nel 1968, ha costituito fin dalle sue origini un preciso riferimento culturale e professionale per chi opera negli Approvvigionamenti, Supply Management, Gestione Materiali, Logistica e Facility Management: funzioni in costante evoluzione il cui ruolo ha assunto nel tempo importanza strategica e dimensioni di sempre maggior rilievo.
Per informazioni e contatti:
ADACI Associazione Italiana Acquisti e Supply Management
HostMilano è la fiera biennale mondiale dedicata al macrosettore del beverage and food, in programma dal 22 al 26 ottobre presso Rho Fiera Milano.
Dalle materie prime ai semilavorati, dai macchinari alle attrezzature, dagli arredi alla tavola, con uno sguardo approfondito su trend, tecnologie, innovazioni.
Per consentire accesso privilegiato ai nostri Soci del macrosettore, il Dr. Enzo Zappavigna di Imperia & Monferrina Spa (socio sez. Piemonte e Valle d’Aosta) ha messo a disposizione codici invito che, previa registrazione, consentiranno l’ingresso (non a pagamento come previsto) a Host – MeatTech e Tuttofood.
I codici unici per chi vuole partecipare sono fino a esaurimento e da richiedere al Dr. Alberto Claudio Tremolada (email alberto.tremolada@adaci.it).
In alternativa organizzatori fiere hanno dato accesso all’Incoming Buyer ma che prevede:
Possesso FieraId (o registrarsi per richiederlo)
Pre-registrazione dettagliata
Valutazione diretta per conferma accesso da parte organizzatori fiere
Questa ed altre attività uniche riservate ai Soci sono in programma fine 2021 e 2022.
In mercati sempre più v.u.c.a.d. anche la professione si evolve verso nuovi paradigmi per entrare a pieno titolo nel futuro. Aggiornamenti – idee – forecast e trend che possono fare la differenza, ma per valutarli necessita partecipare.
Il 1° ottobre 2021 il mondo ADACI si è ritrovato a Villa Fenaroli per guardare al prossimo decennio e intercettare i trend che cambieranno la professione del Procurement e Supply Management.
Il primo evento in presenza dal 20 febbraio 2020 (integrato dal collegamento in streaming), dedicato all’esame dei cambiamenti e delle opportunità che potrà riservarci il prossimo futuro (What’s Next?), è stato un lusinghiero successo per tutti: organizzatori, relatori, partecipanti e sponsor. Un successo, sia per l’attualità degli argomenti e dei programmi, sia per la visione ed il prestigio dei relatori.
La scelta dei temi trattati è stata coraggiosa, di ampio respiro, anche se un po’ atipici per la direzione del procurement. Abbiamo parlato di logistica, ma della logistica Terra-Luna. Di acquisti di nuove tecnologie che vanno oltre ai beni strumentali aziendali e favoriscono la collaboration e la realtà immersiva, quelli che supportano la sostenibilità, non in termini di decrescita, ma bensì di nuova crescita. E, infine, del supply management, per esprimere i valori attesi per una leadership situazionale e di contesto nella filiera futura, altamente digitalizzata.
In ADACI crediamo che siano giunti i tempi per ripensare ad una scala di valori che ponga sullo stesso piano vantaggio economico, ambientale e sociale, anche se questo potrebbe giocare a sfavore degli obiettivi di breve periodo e per il Chief Procurement Officer (CPO) non sia scontata la disponibilità ad eventuali rinunce di efficienza competitiva nell’immediato, anche se in vista di migliori posizionamenti futuri. ADACI ha dimostrato nelle sue attività di voler promuovere e diffondere una cultura per il supply management legata a standard internazionali, di supportare CPO e Supply Chain Manager (SCM) seri, responsabili, robusti e in linea con i nuovi scenari. Voglia di fare, di sperimentare e di acquisire nuove competenze manageriali anche attraverso la contaminazione di professionisti al di fuori della community, confrontandosi continuamente per affrontare in modo coordinato ed integrato un contesto a complessità crescente.
Fabrizio Santini, Presidente Nazionale ADACI, introducendo i lavori ha ricordato che:
“Il merito del progetto va riconosciuto alla nostra Vice Presidente Nazionale e Segretario Generale Federica Dallanoce, perché ha avuto la visione, la capacità professionale, la costanza e la sensibilità nel relazionarsi con esperti, di coordinare, realizzare e animare la CPO Lounge di Adaci con un alto posizionamento, superando ogni criticità con la sua forte resilienza.”
aggiungendo poi che:
“ADACI CPO Lounge è un progetto che abbiamo condiviso e che si fonda su tre obiettivi:
gli approfondimenti culturali e scientifici sviluppati in collaborazione con i professori universitari all’interno del progetto ADACI SMART;
l’accesso a percorsi di formazione per l’attestazione di qualificazione professionale ex legge 4/2013;
la cura per i Giovani laureati, con l’esperienza del CAMPUS ADACI.
Quest’ultimo obiettivo è parte integrante del PNRR e mostra l’ampia visione di futuro dei ruoli direttivi ADACI. Il percorso che porta a questo risultato è nato 10 anni fa al Fucina (evento per tutta la famiglia professionale) e che da solo coinvolge 550 professionisti. Il prossimo importante appuntamento a cui stiamo già lavorando intensamente per i Responsabili del Procurement e Supply Management sarà il 22/23 settembre 2023 a Firenze, dove ospiteremo, dopo oltre 40 anni, il SUMMIT Mondiale del Procurement di IFPSM (International Federation Purchasing & Supply Management).
“La supply chain è un laboratorio di nuove esperienze in continua innovazione. Siamo in un momento storico di grande trasformazione in molti ambiti: economico, sociale, digitale e della nostra vita. Nel futuro ci attendono tante sfide di competitività. In prospettiva, occorre risvegliare una grande consapevolezza di azioni urgenti ed attivare una maggiore collaborazione lungo la filiera produttiva. Nell’incontro di oggi abbiamo posto in evidenza le attività a favore dei membri della CPO Lounge per costruire una visione nuova del mondo “B2B” e “B2C”, capace di integrare nell’organizzazione nuove tecnologie immersive, nuovi skill professionali, nuovi trend con un nuovo modo di lavorare. Per esplorare queste tematiche abbiamo disponibili “calibri da novanta”. Una trentina di aziende protagoniste – aero-space, settore difesa, meccanica, luxury good, hi-tech, logistica, entertainement, cultura, farmaceutico, alimentare, automotive, packaging, ferroviario, costruzioni, alimentare e servizi -, che hanno in comune una nuova mentalità: il rispetto dell’ambiente, la transizione verso il digitale, il legame con le nuove generazioni, la cultura delle aziende italiane nel mondo. Il mindset dei Chief Procurement Officer si evolve con l’inarrestabile ascesa dell’Asia, contestualmente all’emergere di altre potenze in Africa e in America latina; il mondo diventerà sempre più multipolare. La globalizzazione proseguirà, ma sarà guidata da nuovi attori con valori diversi. Cosa ci aspetta nel futuro? Occorre avere la determinazione di comprendere ed anticipare il futuro”.
Abbiamo dedicato questa giornata alla comprensione delle nuove sfide che toccano la funzione procurement e supply chain, in compagnia di Imprenditori, Presidenti, Amministratori Delegati e Responsabili di funzioni aziendali. Lavoriamo con esperti e dando voce al dibattito, siamo nelle Università e nei gruppi di lavoro internazionali, favorendo la visione strategica e non solo tattica a chi si occupa di aziende, imprenditori partner esterni, portando la loro voce nelle nostre organizzazioni.
È stata un’esperienza unica, da rivivere con una carrellata di foto e con le parole dei membri della squadra straordinaria che si è adoperata per organizzarla.
Ospite speciale dell’incontro è stato il Prof. Carlo Cottarelli, Direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani presso l’Università Cattolica di Milano, noto economista a livello internazionale, che ci ha dato con chiarezza la sua lettura dei prossimi scenari macroeconomici italiani ed europei. Nel suo intervento, dopo aver delineato l’evoluzione della situazione economica italiana negli ultimi anni ed aver descritto quanto previsto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNNR), commentandone la portata e le problematiche che devono essere risolte per realizzarlo appieno, ha sottolineato:
“Siamo in una situazione economica di ripresa, stiamo rimbalzando e tornando dove eravamo prima del Covid. Però non ci si può fermare lì, perché nel 2019 si concludeva il peggior ventennio della storia economica italiana. Occorre andare su un sentiero di crescita più alto, occorre puntare al 2% l’anno. Le riforme previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNNR) sono ben ipotizzate, ma il percorso per realizzarlo è ancora lungo (6 anni), con erogazione dei finanziamenti europei scanditi da punti di verifica, sai di tipo qualitativo (normative), sia di tipo quantitativo (obiettivi)”.
L’argomento ha suscitato il vivo interesse della platea, tanto che a conclusione del suo intervento il Prof. Cottarelli si è trattenuto a lungo per rispondere alle numerose domande rivoltegli.
L’evento è stato organizzato su quattro Panel Session, dedicate rispettivamente a:
Innovazione e Logistica: alla ricerca di un secondo pianeta
Innovare e stimolare il potenziale creativo delle organizzazioni
Azioni sostenibili per un Procurement di valore
Leadership in azione.
Eccezionale l’intervento di apertura di Tommaso Ghidini, Head of the Structures Mechanisms and Materials Division at European Space Agency – ESA, grande comunicatore e divulgatore scientifico, che ci ha portato a relativizzare i nostri ambiti terreni, affermando:
“Oggi viviamo in un’epoca nuova. Homo sapiens – grazie alle sue capacità, alla sua caparbietà, alla sua intelligenza, al suo coraggio – è riuscito a costruirsi le tecnologie per diventare un “uomo celeste”, pronto a lasciare il proprio pianeta, avventurandosi nello spazio. Le grandi tecnologie spaziali ci offrono l’opportunità di osservare la nostra terra per prendercene cura, anche a livello di decision-maker e di prepararci al futuro che ci attende. L’obiettivo è quello costruire una nuova “abitazione” dell’uomo su Marte entro il 2040. Quale sarà l’evoluzione della logistica in questo ambito? È una sfida quotidiana, da cui nascono ogni giorno soluzioni impensate e rivoluzionarie: una costante ed entusiasmante prova di concretezza creativa!”
A chiusura del panel sulla logistica, questi i principali commenti, con riferimento ad alcune realtà aziendali.
Per Giacinto Carullo, Chief Procurement & Supply Chain Officer at Leonardo Company Spa, consapevole delle sfide di Leonardo e della relativa filiera composta da tante PMI, il cuore del problema sono le persone:
“Oggi ci attendono nuove sfide nella Supply Chain e per guidare questo tipo di crescita è importante avere delle figure professionali che siano in grado di essere controparte per gli Imprenditori, quindi ragionare come loro. Occorrono figure professionali che non siano più semplicemente dei buyer che applicano in maniera tattica una procedura d’acquisto. Oggi le persone devono essere in grado di comprendere tematiche tecniche, tematiche gestionali, che abbiano la capacità di concentrarsi sulla parte upstream e quindi interfacciarsi con gli imprenditori e guidare i fornitori in un percorso di crescita”.
Il punto di vista diMariella Mengozzi, Director MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, settore che ha visto una lunga chiusura per la pandemia, ha dato valore ai partner esterni:
“Anche il mondo della cultura, quindi il MAUTO, come molte realtà di questo settore, sta compiendo grandi sforzi per affrontare le sfide del futuro. Queste sfide possiamo affrontarle solamente insieme ai nostri partner che sono imprese, dalla tecnologia più innovativa, ma anche imprese che offrono servizi a cui siamo già abituati con l’obiettivo di collaborare verso la sistematizzazione per fare rete e migliorare le modalità con le quali anche il mondo della cultura si relaziona con i propri fornitori”.
Puntuali gli interventi di Giampiero Volpi (Niuma), Pasquale Salvione (Webuild), Andrea Chiaravalli (DHL Freight) sulle azioni di trasparenza e visibilità della catena di fornitura in Europa e nel Mondo.
Introducendo il secondo panel Marco Monga, Human Capital and Organization Director presso l’Istituto Italiano di Tecnologia, ha affrontato la tematica dell’evoluzione delle competenze, della modernità delle professioni, dell’arricchimento delle tematiche scientifiche all’interno della nostra cultura, che a prescindere dalle scelte dei singoli richiedono più skill tecnologici. Il procurement ha un ruolo fondamentale in quanto facilitatore e decisore interno alle organizzazioni, coglie i benefici e li traduce in valore economico per l’impresa. Meeting virtuali, chatbox, servizi di manutenzione remoti, visite e audit virtuali, formazione in realtà aumentata, Sport, Viaggi, Entertainment, shop experience sono mondi che hanno affiancato lo spazio fisico al virtuale.
“Oggi con i colleghi della CPO Lounge abbiamo discusso di un tema che secondo me è centrale per comprendere l’epoca in cui viviamo con l’avvento della tecnologia, in particolar modo dell’intelligenza artificiale nelle sue varie specializzazioni, che sta modificando non solo gli aspetti organizzativi e di processo sulle Operations, ma anche e soprattutto l’elemento umano, ossia il ruolo delle persone all’interno della produzione di beni e servizi. Questa non è una situazione momentanea, ma è qualcosa che cambierà radicalmente il modo con cui le persone dovranno essere formate e valutate nell’esercizio dell’attività professionale e l’impatto sarà sempre più visibile nel tempo e quindi dobbiamo prepararci per gestirlo. Nel futuro sarà necessario sviluppare una cultura non solo tecnica, ma anche di relazione e organizzativa. Una cultura che abbracci le competenze esterne che vada oltre le conoscenze interne, una cultura divergente (ribelle e inclusiva) da integrare in quella preesistente.”
Elisabetta Rotolo, CEO e Founder MIAT, sull’onda dell’innovazione e della possibilità di collaborare fra organizzazioni, ha aperto una finestra sul mondo della realtà immersiva:
“Le tecnologie immersive dette anche EXAR, che includono realtà virtuale e realtà aumentata, stanno lanciando una grande chiamata a tutto il mondo. Saranno le tecnologie del futuro e oggi nel mercato c’è un forte gap dal punto di vista aziendale, ma anche di formazione delle persone. Saranno necessari nuovi talenti che uniscano grandi capacità artistiche e creative ad una profonda conoscenza tecnologica. Le aziende che non seguiranno questo percorso correranno il grande rischio di un blocco per lo sviluppo del proprio business”.
Quindi lo sviluppo delle aziende nel futuro è fortemente correlato alla capacità di innovazione delle persone e alla flessibilità delle aziende, che non possono restare ancorate a uno spettro di specializzazioni ristretto. Muoversi su terreni inesplorati e sperimentare, per affrontare ambiguità di ruoli e soluzioni tecniche, è una strada possibile, che richiede un coinvolgimento diretto della funzione HR R&D e del Procurement.
A chiusura del panel sul potenziale creativo delle organizzazioni Alberto Carpinetti, Presidente Sezione ADACI Piemonte e Valle d’Aosta, ricorda:
”Shumpeter disse a inizio secolo che l’innovazione è fare le cose vecchie in modo nuovo. In ADACI vogliamo cercare di migliorare il nostro modo di lavorare e desideriamo confrontarci con i CPO di aziende più strutturate che hanno le risorse, l’esperienza e la possibilità di creare progetti complessi. Il nostro approccio è quello di creare modelli importanti e best practices da poter mettere a disposizione di tutti”.
Innesto di competenza fra i relatori, che hanno saputo attingere dall’esperienza, hanno partecipato Luca Manuelli (CDO Ansaldo Energia e Presidente Cluster fabbrica Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente), Gabriele Perotti (CPO MCM Spa), Davide Del Vecchio (Global Procurement Executive Director at Angelini Pharma), Maurizio Sala (former at Michelin) e Cristina Ghiringhello (Dir. Confindustria Canavese).
Nel terzo panel Eleonora Rizzuto, Direttore sostenibilità Bulgari e LMVH Italia, Chief Ethics and Compliance Office e Presidente AISEC, si è espressa in modo diretto sulla centralità della funzione per sviluppare la sostenibilità:
“I professionisti del procurement hanno occasione di operare come veri agenti del cambiamento in ambito di sostenibilità, unendo i confini delle organizzazioni di più aziende. Costruire percorsi e progetti di sostenibilità è imprescindibile dal darsi una visione e un obiettivo. Il Procurement ha un ruolo centrale nell’attivare e guidare questo processo di competitività e collaborazione. L’economia sostenibile è un modello di economia che si contrappone a quelli finora sperimentati. Costruire il futuro significa agire ora e includere nei modelli aziendali obiettivi ambientali e sociali. Il ruolo del procurement è rilevante in questo scenario, poiché a chi vi opera è assegnato il ruolo di coinvolgere e motivare la filiera per accelerare il passaggio alla transizione di sostenibilità delle organizzazioni. Essi sono i grandi protagonisti del fare qualche azione, occorre evitare greenwashing. Per credere ci si deve informare e studiare come le nostre azioni possono essere utili e trasferirle nelle filiere per centrare l’obiettivo di sprecare di meno e acquisire prodotti più duraturi.”
Il Chairman Federica Dallanoce aggiunge che nelle decisioni non pesano più i benefici economici di breve, poiché il prodotto sostenibile ha alle spalle innovazione, maggiore ricerca, qualità e una lunga durata. La sostenibilità è legata alla crescita, alle aspettative di riduzione di impatto ambientale e alle condizioni migliorative di lavoro, alla vera opportunità di qualità sicura.
Ada Rosa Balzan, Amministratore Delegato ARB Spa, e Giulia Borsa, Enterprise Account Executive EcoVadis, hanno commentato la tassonomia di sostenibilità, tanti parametri di valutazione dell’operato di aziende nella supply chain per garantire un impatto a livello economico ambientale e sociale.
Maurizio Bacilieri, Global Commodity Manager at Marelli, e Giampiero Carozza, CPO Amadori Spa e Vice Presidente Assocarni, hanno testimoniato come la sostenibilità entra nelle scelte decisionali e diventa uno stile per performare meglio. Per Rossano Francia, Responsabile Vendor Management & Development ENI, la sostenibilità è una responsabilità di azienda capo filiera; il supporto alle filiere era uno degli assi portanti della strategia competitiva, collaborativa e di sostenibilità, non solo un impegno per fare azioni di ottimizzazione del presente, ma essere di esempio per altri, fare crescere altre aziende.
Il quarto panel ha visto l’intervento sulla Leadership di Angelo Michele Ristuccia, Comandante della Divisione Vittorio Veneto, che ha manifestato grande ottimismo sulla trasformazione delle difficoltà in opportunità. Bisogna saper predisporre le migliori persone per ideare e progettare gli obiettivi prioritari. Essere lungimiranti, analizzare gli errori, indirizzare le risorse e motivarle. La Qualità e le Energie che mettiamo nella comunicazione con le persone è determinante per raggiungere i risultati.
“In un momento come quello attuale abbiamo bisogno assolutamente di leadership. Oggi c’è bisogno non soltanto di decidere, ma di decidere bene e rapidamente. Abbiamo bisogno di persone competenti in grado di assumersi la responsabilità che il momento richiede”.
Hanno poi commentato con proprie esperienze sul ruolo della leadership: Marco Fioravanti, Group Head of Procurement Rolling Stock Hitachi Rail; Enzo Gelati, Procurement Director IIT; Anna Campi, Head of Procurement Planning, Control & Vendor Management Category Strategist Coordinator; Olsi Callakas, CPO Verallia Italia, Paolo Marnoni (Responsabile Centrale Acquisti Gruppo Bancario Cooperativo ICCREA).
Certe abitudini consolidate ci spingono verso tutto ciò che è familiare e confortevole. Dobbiamo imparare a rompere queste abitudini ed essere pronti a trasformarle in maggiore collaborazione, trasparenza, sostenibilità e produttività. Il ruolo dei leader nel cambiare la visione all’interno delle organizzazioni è centrale per spingere le persone ad uscire da schemi precostituiti e consolidati, per puntare al risultato tramite un cambio di pensiero. L’innovazione arriva proprio da questo cambio di mentalità, dall’apertura a idee nuove che spingono a portare sperimentazioni intelligenti, senza fermarsi di fronte all’eventuale rigidità del contesto in cui ci si trova ad operare.
Al vertice hanno partecipato circa 200 persone (di cui circa il 50% di persona ed il resto in streaming).
Tenuto conto del grande interesse suscitato, ADACI sta già pensando al futuro.
Vincenzo Genco, Presidente della Sezione ADACI Lombardia e Liguria, ha annunciato che “Per far tesoro dei contenuti di valore dell’evento CPO LOUNGE e AWARDS 2021, come ADACI Nazionale e Sezione Lombardia e Liguria, abbiamo deciso di rinnovare l’incontro,a Villa Fenaroli il 10 febbraio 2022, in modo che responsabili acquisti, buyer professionisti e supply chain manager possano fruire delle conoscenze ed analisi svolte, come opportunità e spunti da tradurre nelle proprie aziende e poter ampliare il proprio network per creare nuovi spazi di crescita”.
ADACI, oltre 50 anni di Associazione.
Fondata nel 1968, ha costituito fin dalle sue origini un preciso riferimento culturale e professionale per chi opera negli Approvvigionamenti, Supply Management, Gestione Materiali, Logistica e Facility Management: funzioni in costante evoluzione il cui ruolo ha assunto nel tempo importanza strategica e dimensioni di sempre maggior rilievo.
Per informazioni e contatti:
ADACI Associazione Italiana Acquisti e Supply Management
“Partecipare, condividere e fare sistema” per navigare nei mari tempestosi di interdipendenze impattanti sulle supply chain, prezzi in rialzo, shortage e molto altro in mercati sempre più liquidi (Baumann).
Perchè la long tail del Covid ha fatto emergere le criticità ed i gap esistenti da anni.
Per questi motivi il claim “Partecipare, condividere e fare sistema” ad attività ed eventi unici:
ADACI (Dr. Alberto Claudio Tremolada) e AITA Associazione Italiana Tecnologie Additive (Dr. Enrico Annacondia)
Insieme per approfondire news – soluzioni e trend su materiali – mercati e tecnologie per chi si occupa di acquisti, produzione, progettazione.
Il nostro Dr. Alberto Claudio Tremolada per ADACI ha contribuito alla sviluppo e redazione dell’action plan che pone le basi per un’Europa più green e resiliente, link al documento https://erma.eu/european-call-for-action
Per approfondimento ed informazioni contattare il Dr. Alberto Claudio Tremolada (alberto.tremolada@adaci.it)
ADACI e ADACI Formanagement presentano, in collaborazione con PricePedia, una serie di pillole formative on-line con l’obiettivo di condividere informazioni aggiornate, in ottica congiunturale geografica, inerenti all’andamento dei prezzi di diverse classi merceologiche.
Durante ciascuna pillola formativa, della durata di 30 minuti, sarà presa in analisi una specifica classe merceologica.
Le informazioni trasmesse saranno trattate in maniera più approfondita in occasione del Workshop sull’andamento dei prezzi e dei mercati del 14 e 15 ottobre 2021.
L’ottava pillola formativa tratterà le materie plastiche e si terrà in streaming martedì 28 settembre dalle 14:30 alle 15:00.
Successivamente alla registrazione gli iscritti riceveranno, dalla Segreteria Nazionale ADACI, una mail con le credenziali per poter accedere alla piattaforma Go To Meeting e collegarsi in diretta streaming all’evento.
ADACI è stata presenza attiva ad Issa Pulire 2021 assieme a grandi gruppi internazionali, aziende leader del settore alla scoperta di vantaggi, soluzioni più innovative e trend del mercato.
Pulizia e sanificazione professionale che da sempre sono facility fondamentali per il welfare aziendale e delle persone, non solo in epoca Covid, ma anche in futuro.
Il welfare aziendale è uno dei pilastri della competitività e resilienza aziendale, misurate i benefici che hanno i bilanci aziendali e la gestione corretta del welfare aziendale.
Issa Pulire 2021 è l’unica fiera in Italia, e tra le più importanti al mondo, ad accogliere l’intero settore della pulizia e della sanificazione professionale: offre una proposta completa di macchine, prodotti chimici, attrezzature e componentistica per la pulizia professionale, l’igiene e la sanificazione degli ambienti.
La fiera è parte del network internazionale di manifestazioni a marchio ISSA PULIRE, sostenuto dalle associazioni di categoria ISSA e Afidamp.
Ed il nostro Dr. Alberto Claudio Tremolada ha tenuto uno speech molto apprezzato dai partecipanti su:
Nessun motore di ricerca o portale potrà sostituire i vantaggi per i professionisti acquisti della partecipazione di presenza soprattutto agli eventi ADACI (per cogliere meglio opportunità, segnali e trend anticipatori negli approvvigionamenti).
La ripresa economica che si è consolidata nei primi 8 mesi del 2021 ha generato un aumento della fiducia delle Imprese e un miglioramento delle previsioni relative ai principali indicatori economici consuntivabili a fine anno.
Contestualmente l’emergenza sanitaria creata dalla pandemia non è ancora completamente superata e condiziona ancora parte dei mercati internazionali.
Con la fine dell’estate si apre la stagione della elaborazione dei Budget aziendali e tra questi ancora più complesso si profila il Budget degli approvvigionamenti per il 2022 in considerazione delle difficoltà e degli aumenti dei prezzi che continuano a caratterizzare l’anno in corso.
Con l’aiuto dei nostri esperti faremo il punto della situazione e, coinvolgendo i partecipanti al Workshop, discuteremo e condivideremo le possibili previsioni per il 2022.
Scopri le categorie che verranno trattate in questa sessione del Workshop, che si svolgerà in due mattinate in streaming il 14 e il 15 ottobre 2021. Prevista anche la Tavola Rotonda ”Thinking the unthinkable”: gestire la Supply-Chain per garantire la continuità di business “pensando all’impensabile“ e in coerenza con le strategie dell’Impresa.
Milano, agosto 2021 – Il Consiglio di amministrazione CONAI ha deliberato una diminuzione del contributo ambientale (o CAC) per quattro materiali di imballaggio: dopo carta e cartone (il cui CAC è stato ridotto lo scorso maggio con decorrenza dal 1° luglio, data in cui è entrato in vigore anche il nuovo CAC per la plastica biodegradabile e compostabile), arriva ora la decisione di abbassare il contributo per gli imballaggi in acciaio, alluminio, plastica e vetro.
Quattro nuove variazioni, legate a valutazioni sullo scenario attuale della filiera del recupero e del riciclo degli imballaggi, in vigore a partire dal 1° gennaio 2022.
Il contesto favorevole, con listini dei materiali a riciclo in forte ascesa, si traduce così in una riduzione dei contributi ambientali: diretta conseguenza dell’introduzione del criterio economico come elemento di valutazione dei contributi stessi. Il sistema CONAI, infatti, si caratterizza proprio come modello capace di modulare interventi e costi in base alla capacità del mercato di far fronte alle esigenze ambientali.
Le riduzioni fin qui approvate, carta compresa, porteranno per le aziende risparmi da CAC stimabili in circa 163 milioni di €.
Riduzione di 6 €/tonnellata per gli imballaggi in acciaio
Il valore del CAC per l’acciaio scenderà da 18 €/tonnellata a 12 €/tonnellata.
Una variazione legata a un nuovo scenario economico che vede crescere il valore di mercato dei rottami: i suoi effetti sui ricavi da vendita dei materiali a riciclo sono decisamente positivi e rendono oggi possibile una diminuzione del contributo ambientale per i pack in questo materiale.
Nel 2022, il risparmio previsto per gli utilizzatori di questo tipo di imballaggi dovrebbe risultare pari a quasi 3 milioni di €, su 500.000 tonnellate di immesso al consumo.
Riduzione di 5 €/tonnellata per gli imballaggi in alluminio
Il valore del CAC per l’alluminio si ridurrà da 15 €/tonnellata a 10 €/tonnellata.
L’alluminio è un materiale che ha sempre mantenuto alti i suoi valori di mercato: l’attuale contesto economico, che ha impatti straordinariamente positivi sull’andamento del materiale da riciclo, rende possibile la nuova revisione al ribasso del contributo ambientale per gli imballaggi in questo materiale.
Nel 2022, il risparmio previsto per gli utilizzatori di questo tipo di pack dovrebbe risultare pari a oltre 350.000 €, su oltre 70.000 tonnellate di immesso al consumo.
Riduzione di 4 €/tonnellata per gli imballaggi in vetro
Il valore del CAC per il vetro scenderà da 37 €/tonnellata a 33 €/tonnellata.
La nuova situazione economica, infatti, autorizza a prevedere miglioramenti sia sul fronte dell’immesso al consumo di imballaggi in questo materiale sia su quello dei valori della materia da riciclo. Previsioni che rendono possibile una diminuzione del contributo ambientale.
Nel 2022, il risparmio previsto per gli utilizzatori di questo tipo di pack dovrebbe risultare pari a oltre 11,5 milioni di €, su circa 2 milioni e 900.000 tonnellate di immesso al consumo.
Le riduzioni per gli imballaggi in plastica e la nuova diversificazione contributiva
Si passa da quattro a cinque fasce contributive: per quattro il CAC si riduce, per una resta invariato
Fasce contributive
CAC in vigore a gennaio 2021 (€/t)
CAC in vigore da gennaio 2022 (€/t)
Variazione
2022-2021
A1
150,00
134,00
-11%
A2
150,00
150,00
0%
B1
208,00
192,00
-8%
B2
560,00
533,00
-5%
C
660,00
644,00
-2%
Già a settembre 2020 il Consiglio d’amministrazione CONAI si era impegnato a rivedere criteri e logiche della diversificazione contributiva per gli imballaggi in plastica per l’anno 2022, ossia la suddivisione di questi pack in diverse fasce a cui vengono applicati CAC differenti.
Un impegno preso sia alla luce di quanto in atto a livello europeo, sia con l’obiettivo di legare sempre più i valori del contributo ambientale plastica alla loro riciclabilità e al circuito di destinazione ma anche al deficit di catena, ossia ai costi/ricavidelle attività di raccolta, selezione e riciclo.
L’evoluzione 2022 del CAC diversificato per gli imballaggi in plastica prende le mosse dall’aggiunta di una nuova fascia contributiva. Dal 1° gennaio 2022 i pack in polimeri plastici saranno infatti divisi in cinque fasce.
La fascia A si sdoppierà, dividendosi in A1 e A2.
Nella prima voce rimarranno tutti gli imballaggi ricompresi in precedenza nella fascia A, al netto dei pack flessibili in polietilene che passeranno in fascia A2; questi ultimi sono imballaggi flessibili con una filiera industriale di selezione e riciclo efficace e consolidata, in prevalenza da circuito commercio&industria ma sempre più presenti anche nella raccolta differenziata urbana, e di conseguenza con un deficit di catena maggiore.
In questa fascia saranno inoltre tollerati gli imballaggi flessibili in polietilene espansocon spessori uguali o inferiori ai 2 millimetri (attualmente in fascia B2).
Per i pack in fasciaA1, il CAC scenderà dagli attuali 150 €/tonnellata a 134 €/tonnellata.
Il CAC per gli imballaggi di fasciaA2, nonostante il deficit di catena in crescita, rimarrà, ma solo in questa prima fase di prima applicazione, invariato rispetto a quello dell’attuale fascia A: 150 €/tonnellata.
La fasciaB1 rimarrà dedicata agli imballaggi in prevalenza da circuito domestico con una filiera industriale di selezione e riciclo efficace e consolidata.
L’introduzione, in prima applicazione, del criterio economico porterà alla riduzione del CAC per i pack di questa fascia da 208 €/tonnellata a 192 €/tonnellata.
La fascia B2 raggrupperà tutti gli altri imballaggi selezionabili/riciclabili da circuito domestico e/o commercio&industria. Ossia quelli con diversi livelli di selezionabilità e riciclabilità; quelli riciclabili di recente introduzione sul mercato; quelli a riciclo oneroso e/o dai quali si ottengono rifiuti selezionati di minore qualità; quelli con filiere di riciclo in fase di consolidamento e sviluppo.
In questa fascia saranno tollerati anche gli imballaggi in polietilene espanso con spessori superiori ai 2 millimetri (attualmente in fascia C) e gli strati barriera realizzati in EVOH, ma con limite al 5% del peso totale dell’imballaggio.
Il passaggio dalla fascia B2 alla fascia B1 dei tappi in plasticaconformi alla direttiva SUP, quindi progettati per rimanere solidali con il contenitore per bevande in plastica fino a 3 litri, sarà subordinato all’entrata in vigore della norma tecnica EN (in fase di definizione).
Anche la fascia B2 vedrà il CAC ridursi: dagli attuali 560 €/tonnellata si scenderà a 533 €/tonnellata.
Rimarranno in fasciaC quei pack con attività sperimentali di selezione o riciclo in corso, e quelli non selezionabili/riciclabili allo stato delle tecnologie attuali.
Nonostante si tratti della fascia di imballaggi in plastica con maggiore impatto ambientale ed economico, anche questa fascia sarà interessata da una riduzione del contributo ambientale da 660 €/tonnellata a 644 €/tonnellata, grazie all’introduzione in prima applicazione del deficit di catena e quale effetto dell’ottimizzazione dei costi messa in atto dal consorzio Corepla.
Dopo la pausa estiva è previsto un momento di verifica del deficit di catena che potrebbe determinare ulteriori interventi sul contributo ambientale, dal momento che il mercato della vendita all’asta degli imballaggi post consumo è in continua evoluzione.
Il Consiglio di amministrazione, infine, ha comunque deciso di proseguire il percorso di analisi per rafforzare ulteriormente la diversificazione contributiva, in particolare per legare in misura sempre più rilevante i valori del CAC di ogni fascia agli effettivi deficit di catena e prevedendo eventuali ulteriori segmentazioni e rivalutazioni.
Nel 2022, il risparmio previsto per gli utilizzatori di imballaggi in plastica dovrebbe risultare pari a quasi 13 milioni di €, su oltre 1 milione e 850.000 tonnellate di immesso al consumo.
Procedure semplificate per l’import
Le riduzioni avranno effetti anche sulle procedure forfettarie/semplificate per importazione di imballaggi pieni, sempre a decorrere dal 1° gennaio 2022.
Le aliquote da applicare sul valore complessivo delle importazioni (in €) diminuiranno conseguentemente da 0,20 a 0,19% per i prodotti alimentari imballati e da 0,10 a 0,09% per i prodotti non alimentari imballati.
Il contributo mediante il calcolo forfettario sul peso dei soli imballaggi (tara) delle merci importate (peso complessivo senza distinzione per materiale) scenderà dagli attuali 101 a 99 €/tonnellata.
I nuovi valori delle altre procedure semplificate saranno a breve disponibili sul sito CONAI.
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