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Partecipa al webinar di ADACI “Essere Pari per essere Competitivi: Il valore della diversità” – 6 marzo 2025, in streaming

ADACI e gli Stati Generali delle Donne ti invitano a partecipare al webinar “Essere Pari per essere Competitivi: Il valore della diversità”, in programma giovedì 6 marzo 2025 dalle ore 17:30 alle 19:30.

ADACI, Associazione Italiana Acquisti e Supply Management, ed i professionisti del procurement supporta la cultura dell’inclusione, leva di coesione sociale dei cittadini e recupero di competitività europea. L’UE ospita alcuni dei migliori scienziati e ricercatori del mondo e le industrie più creative e culturalmente vivaci.

L’argomento della Diversità, Equità e Inclusione (DE&I) è diventato un tema cruciale per il mondo ad iniziare dagli Stati Uniti per proseguire in Europa, con una crescente attenzione su come queste questioni influenzano la cultura aziendale, il contesto normativo e la governance.

Negli Stati Uniti, i programmi DE&I hanno in corso sfide significative, a causa dei tagli governativi e spostamento di fondi federali, che causano incertezza sulla loro attuazione e sull’efficacia delle iniziative di inclusione. La necessità di pratiche inclusive rimane fondamentale per riconoscere ambienti di lavoro ed educativi
equi e qualificati, che sono essenziali per la prosperità collettiva.

In Europa i temi di Diversità Equità ed Inclusione sono ancora in fase di avvio in ambito aziendale. Sebbene ci siano segnali di progresso, la cultura della diversità e dell’inclusione è relativamente giovane. La consapevolezza della diversità come punto critico per i team più innovativi e resilienti, è sostenuta da numerosi studi.
L’unione delle diversità e la sistematicità di considerare situazioni complesse da più punti di vista consente all’impresa di produrre risultati duraturi. La Governance, sia nel settore pubblico che in quello privato, gioca un ruolo cruciale nel mettere in atto pratiche di inclusione.

L’introduzione della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) rappresenta un passo significativo verso un cambiamento di paradigma, imponendo alle imprese nuove responsabilità, vincoli ed opportunità di mercato.

Scarica la locandina

La partecipazione è gratuita previa iscrizione online. Successivamente alla registrazione gli iscritti riceveranno, dalla Segreteria Nazionale ADACI, una mail con le credenziali per poter accedere alla piattaforma Zoom e collegarsi in diretta streaming al webinar.

Rapporto di Export USA: Andamento dell’interscambio commerciale Italia-USA

Andamento dell’interscambio commerciale Italia-USA : Aggiornamento del 14 Gennaio 2025
Secondo i dati ISTAT più recenti, nel 2023 le esportazioni italiane negli Stati Uniti hanno raggiunto i 67,3 miliardi di euro.
Nel 2023 gli Stati Uniti sono stati il secondo paese per l’export italiano, dietro solo alla Germania (74,6 miliardi di euro di esportazioni italiane) In terza posizione c’è la Francia, con 63,4 miliardi di euro di esportazioni arrivate dall’Italia.
Le importazioni in Italia provenienti dagli Stati Uniti, invece, hanno raggiunto i 25,2 miliardi di euro. Dunque, nel complesso l’interscambio commerciale tra i due Paesi vale più di 92 miliardi di euro (la somma tra esportazioni e importazioni), con un saldo commerciale positivo per l’Italia di 42 miliardi di euro, dato che le esportazioni sono più alte delle importazioni. Gli Stati Uniti sono quindi il terzo partner commerciale dell’Italia, dopo Germania e Francia.
Nel 2023 l’Italia è stata il primo paese dell’Unione europea per esportazioni negli Stati Uniti nei settori di produzione tipici delle PMI – vino e produzione alimentare, moda, arredamento, prodotti in metallo, gioielleria e occhialeria – con 7,2 miliardi di euro di esportazioni, davanti a Germania, dove l’Italia ha registrato esportazioni per 13,6 miliardi di euro, e Francia con 8,2 miliardi di export nel 2023.
L’Italia è al primo posto tra i 27 paesi dell’Unione europea per esportazioni negli Stati Uniti per abbigliamento e accessori moda con 5,1 miliardi di esportazioni [2,4 miliardi di euro per abbigliamento e 2,7 miliardi per pelli lavorate], per prodotti alimentari con 4,0 miliardi di euro, a cui aggiungere esportazioni di vino nel mercato USA pari a 1.8 miliardi di euro, e di arredamento con 1,6 miliardi. L’Italia è anche il primo esportatore europeo negli Stati Uniti sia per la gioielleria con 1,6 miliardi di euro di vendite nel mercato Americano, che per calzature con 1,4 miliardi di euro di esportazioni.
Quella che segue è la comparazione con i maggiori paesi esportatori dell’Europa agli USA e in questa classifica l’Italia si posiziona al secondo posto tra i paesi europei.
In termini assoluti, invece, l’Italia è l’undicesimo paese esportatore negli Stati Uniti.
Di converso, il mercato americano è la seconda destinazione per le esportazioni italiane con una quota pari al 10.5% [periodo Gennaio – Ottobre 2023]

Quote di mercato rispetto al totale delle esportazioni negli Stati Uniti [Periodo Gennaio – Novembre 2023]
• Germania 5.15%
• Italia 2.36% [ovvero fatto 100 il totale delle esportazioni negli Stati Uniti, il 2.36% proviene dall’Italia]
• UK 2.07%
• Francia 1.86%
• Spagna 0.75%

 https://www.exportusa.us/statistiche-esportazioni-Italia-stati-uniti-2020.php

Aumenta l’export italiano in ASEAN I dati del 2024: record per la crescita delle esportazioni Made in Italy in Vietnam

Il rialzo dei dazi da parte degli USA potrebbe avere effetti positivi per l’export italiano, soprattutto da parte dei mercati internazionali emergenti.

Secondo un approfondimento messo a punto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dopo la riunione presieduta dal Ministro Antonio Tajani con alcuni rappresentanti del sistema produttivo italiano, un ruolo importante potrebbe avere l’apprezzamento del dollaro sull’euro, verificatosi negli ultimi mesi, unito all’aumento delle scorte di merci da parte delle imprese USA.

Anche le misure tariffarie più elevate contro Cina e Messico potrebbero avere effetti opposti, aprendo spazi competitivi per le Imprese italiane.

In particolare, segnala il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, importanti opportunità per l’export italiano vengono dai mercati emergenti: Mercosur, India, ASEAN, Paesi del Golfo, Africa e Balcani.

Le esportazioni italiane nell’Area ASEAN hanno raggiunto 9,7 miliardi di euro nel 2023, con una crescita del 5,1%, confermata da un’ulteriore +11% nel 2024.

I settori trainanti sono macchinari, chimica, tessile e agroalimentare.

Sebbene il saldo commerciale sia negativo, il deficit si è progressivamente ridotto grazie alla crescente competitività delle Imprese italiane.

Nello specifico, nel 2024 l’aumento più significativo è quello verso il Vietnam, dove si registra un ragguardevole +25%.

La crescita riguarda anche gli altri Stati dell’ASEAN, e il dato è una chiara testimonianza della crescente apertura del mercato asiatico, che continua a rappresentare una frontiera chiave per l’industria italiana.

Il trend si sta addirittura intensificando, visto che il solo dato di dicembre 2024 è addirittura di un aumento del 39,9%.

Negli ultimi sei anni, l’interscambio commerciale complessivo tra Italia e ASEAN è cresciuto circa del 40%, più di Regno Unito, Germania e Francia, evidenziando il grande dinamismo delle relazioni economiche Italia-ASEAN.

Gli strumenti di cooperazione economica tra l’ASEAN e l’Italia sono diversi e sfaccettati.

Comprendono accordi commerciali, trattati di investimento, joint ventures e programmi di cooperazione economica e tecnica.

Questi strumenti mirano a ridurre le barriere commerciali, a promuovere gli investimenti, a favorire il trasferimento di tecnologia e a rafforzare i legami economici tra l’ASEAN e l’Italia.

Insieme, costruiscono partenariati economici resistenti e reciprocamente vantaggiosi.

Ad oggi, gli Investimenti Esteri Diretti italiani nell’ASEAN valgono 7,7 miliardi di euro, mentre gli Investimenti Esteri Diretti ASEAN ammontano a più di 800 milioni di euro.

Si tratta dei maggiori aumenti esponenziali, da quando è stata fondata l’Associazione Italia-ASEAN

https://www.itasean.org/wp-content/uploads/2025/02/Newsletter-7-febbraio-25-it.pdf

Dichiarazione Confindustria : L’incertezza dei costi dell’energia sta pesantemente penalizzando le imprese del territorio

L’incertezza dei costi dell’energia sta pesantemente penalizzando le imprese del territorio Roberta Finaurini, Vicepresidente di Confindustria Ancona con delega alla transizione energetica lancia un grido di allarme Ancona, 4 febbraio 2025 – “L’Italia ha il mercato elettrico più caro d’Europa.
In un solo anno, il costo dell’energia è cresciuto del 43%: nel 2024 abbiamo pagato il 38% in più rispetto alla Germania, l’87% in più rispetto alla Francia, il 72% in più rispetto alla Spagna: questo significa mettere a rischio la competitività delle nostre imprese e, con essa, il futuro del sistema Paese. Non c’è più tempo, occorre un cambio di passo”.
E’ Roberta Finaurini, Founder e CEO di Energy Building Group e Vicepresidente di Confindustria Ancona con delega alla transizione energetica a lanciare il grido di allarme.
“Le nostre imprese sono stanche di non poter avere certezze sul prezzo dell’energia: la volatilità dei prezzi, oltre a metterci in condizioni di svantaggio rispetto ai nostri competitori europei, ci impedisce di programmare anche quegli investimenti necessari ad accelerare la transizione energetica”.
Tanto più che nel 2025 si annunciano ulteriori fattori di incertezza: lo stop del flusso di gas dalla Russia all’Europa, la rapida discesa degli stoccaggi di gas, la politica monetaria della BCE e non ultimo la posizione della nuova amministrazione USA sulle politiche energetiche e sul green deal.
Il motivo principale di questo gap risiede nella struttura del mix di generazione del prezzo: in Italia il prezzo dell’energia elettrica è ancora legato al prezzo del gas, su cui grava anche il costo delle emissioni di CO2: e questo nonostante l’energia elettrica in Italia sia prodotta solo al 42% dal gas naturale.
Seppure sia chiaro che il tema vada affrontato a livello nazionale, è altrettanto evidente che l’impatto del costo dell’energia si ripercuote anche sulle aziende del nostro territorio.
“Sento tanti colleghi imprenditori che sono seriamente preoccupati e che chiedono a gran voce risposte efficaci. Credo che il nostro compito principale sul territorio sia quello di promuovere una nuova cultura rispetto all’adozione di impianti di energia rinnovabili, che non possono più essere solo legati ad un immediato vantaggio economico, bensì frutto di una scelta consapevole nell’ottica del rispetto dell’ambiente. Su questo abbiamo bisogno del supporto della politica regionale e delle amministrazioni pubbliche. Alcuni piccoli Comuni, ad esempio, stanno investendo sulle CER, tema che stiamo attenzionando anche noi come Confindustria Ancona. Stiamo anche lavorando per concretizzare alcuni progetti per sostenere le aziende associate nel trovare strategie efficaci di gestione dell’energia. Tra le iniziative organizzeremo le Giornate dell’Energia, un momento di confronto di alto livello in cui coinvolgeremo aziende sia locali che nazionali, istituzioni, amministrazioni pubbliche con l’obiettivo di monitorare gli scenari energetici e analizzare strumenti e strategie per il futuro”.
“Apprezziamo l’impegno della Regione Marche e l’imminente uscita del Bando Energia e imprese anche se temiamo che i circa 20 milioni di euro non saranno sufficienti per le nostre imprese, in particolar modo per quelle di medie e grandi dimensioni.
Bene la strada intrapresa dunque, ma per rendere le nostre aziende davvero più competitive e metterle in condizioni di difendersi dalle speculazioni energetiche internazionali serve uno sforzo ulteriore. Potrebbe essere utile, oltre ad aumentare le risorse destinate al bando, creare un sistema di cofinanziamento che permetta alle imprese del nostro territorio di condividere il rischio finanziario, con incentivi mirati, come sgravi fiscali per alleggerire il carico finanziario sugli imprenditori”.
Confindustria Ancona sta monitorando con attenzione anche i progetti di costituzione delle cosiddette Hydrogen Valleys che dovrebbe essere insediate nelle Marche grazie ai fondi del MASE e del Mef, anche se è prematuro darne una valutazione concreta in termini di reale fattibilità e di effettivo vantaggio per le imprese.
Sulla produzione di energia green è confortante l’ultimo dato del rapporto EMBER che ci dice che nell’ultimo anno in Italia la produzione da solare fotovoltaico ha raggiunto un massimo storico del 14%: nel 2024, grazie alla forte crescita del solare fotovoltaico e dell’idroelettrico, quasi la metà dell’elettricità prodotta in Italia è stata da fonti rinnovabili.
“Un bel segnale tanto più se consideriamo i vincoli e le restrizioni imposti nel nostro paese all’installazione degli impianti fotovoltaici”.
Confindustria sta già lavorando a livello nazionale con una serie di proposte concrete per correggere il sistema di formazione del prezzo, svincolando il prezzo delle rinnovabili da quello delle fonti fossili attraverso la creazione di un mercato secondario in cui GSE diventerebbe in sostanza acquirente centralizzato di energia rinnovabili.
Questo metterebbe i consumatori al riparo dall’eccessiva volatilità dei prezzi e immetterebbe liquidità sul mercato dell’energia, che potrebbe essere impiegata per investimenti. Un circolo virtuoso in sostanza.
“Il nostro auspicio è che il Governo ascolti le istanze delle aziende. L’energia non è unicamente un costo, è il motore del nostro sviluppo economico. Come ha giustamente sottolineato il presidente Orsini, agire ora vuol dire proteggere il nostro presente e costruire un futuro più solido per l’industria e per l’Italia”.
Guarda la rassegna su ANSA, Centropagina, Corriere Adriatico, gaeta.it

Maria Giovanna Gallo| Ufficio Stampa Confindustria Ancona

g.gallo@confindustria.an.it|mobile 334 6582671

https://www.confindustria.an.it/lincertezza-dei-costi-dellenergia-sta-pesantemente-penalizzando-le-imprese-del-territorio/ 

Sintesi Rapporto Ingenium: Il potenziale dei beni strumentali italiani nel panorama internazionale

Ingenium presenta la sintesi del rapporto “Il potenziale dei beni strumentali italiani nel panorama internazionale”,  a seguito dell’evento che si è svolto il 21 gennaio 2025 presso Federmacchine.

L’export italiano di macchinari ad alta intensità di AutomazioneCreatività e Tecnologia (in seguito denominato Act) vale 32,1 miliardi di euro, con un potenziale di crescita stimato in 8 miliardi: Macchine e attrezzature per ceramica, Macchine per la lavorazione del legno, Macchine per l’industria grafica, cartaria e cartotecnica, Macchine per l’industria tessile, Macchine e materiali per fonderie, Macchine e stampi per materie plastiche e gomma, Macchine per calzature, pelletteria e conceria, Macchine e attrezzature per la lavorazione delle pietre naturali, Sistemi e componenti meccatronici per la trasmissione di potenza, Macchine e accessori per il vetro, Macchine per confezionamento e imballaggio, Macchine utensili, robot e automazione.

I mercati avanzati in particolare assorbono 21,6 miliardi di euro, mentre quelli emergenti 10,5 miliardi. Nelle Americhe si registra la crescita maggiore, con il Messico primo mercato di sbocco, cui segue il Brasile. Il potenziale aggiuntivo si distribuisce piuttosto equamente tra paesi avanzati (4,6 miliardi) ed emergenti (3,3 miliardi), suggerendo alle imprese di “accrescere le loro quote di mercato in entrambi”.
Tra gli avanzati, gli Stati Uniti guidano (+760 milioni), seguiti da Germania e Francia (+470 milioni ciascuno). Tra gli emergenti spiccano Cina (+760 milioni), India (+472 milioni) e Turchia (+364 milioni).

Con riferimento in particolare alla prima metà del 2024, lo studio evidenzia come le esportazioni di beni Act abbiano rallentato rispetto allo stesso periodo del 2023, caratterizzato da buone performance.
I risultati preliminari dei primi sette mesi indicano che il 2024 rappresenta un anno di stallo per l’export di settore, soprattutto per l’importante componente che si rivolge al mercato europeo.
Le esportazioni di macchinari dirette verso il Nord America e il Medio Oriente hanno continuato a crescere, con incrementi rispettivamente del 2,7% e del 10,5% rispetto all’anno precedente. Al contrario, l’Asia orientale e l’Europa mostrano segnali di rallentamento, con cali rispettivamente del -6,3% e del -2,5%, per effetto anche dell’impatto delle politiche industriali e commerciali adottate dai paesi concorrenti.

Tra i settori più dinamici si distinguono le macchine per confezionamento e imballaggio (con un incremento rispettivamente del +18,9% nel 2023 e del +6,8% tendenziale nei primi sette mesi del 2024) e le macchine utensili, robot e automazione (+23,6% nel 2023 e +13% nei primi sette mesi del 2024). L’Italia, prosegue lo studio, è tra i primi paesi per quota di mercato delle esportazioni di macchinari Act.
Nel 2022 si è posizionata quarta, dietro Cina, Germania e Giappone. Nel quadriennio 2018-2022 la sua quota si è leggermente ridotta (8,2% nel 2022 dall’8,8% nel 2018), ma comunque è quella che ha tenuto meglio l’espansione del peso cinese (18,1% da 13,5%), rispetto alla Germania (17,8% da 19,6%) e al Giappone (9,3% da 10,6%).
Guardando più da vicino alle destinazioni, Stati Uniti e Germania da soli assorbono poco meno di un quarto dei macchinari italiani. I principali importatori sono quindi nel dettaglio Usa (12%), Germania (10,3%), Cina (6,4%), Francia (6%) e Spagna (4%), verso cui si dirige più di un terzo delle esportazioni italiane di macchinari Act, con una quota a del 38,6%.
Se si considerano i primi dieci mercati di destinazione, la quota sale al 54,5%, indicando una concentrazione significativa delle esportazioni italiane verso un numero relativamente ristretto di paesi, con un forte orientamento verso i principali mercati avanzati. Nonostante ciò, l’Italia si posiziona terza per numero di mercati raggiunti, presidiandone il 50,6% di quelli possibili (in tutto 42.510) rispetto al 72,8% della Cina e al 53,5% della Germania.
Essere presenti sul territorio diventa fondamentale per anticipare tendenze, adattarsi alle specificità della domanda locale e ridurre le distanze logistico-commerciali tra fornitori e clienti. È cruciale, altresì, monitorare costantemente i cambiamenti normativi e le politiche amministrative locali.

India e Cina si confermano tra i principali mercati per diversi comparti.
L’India rappresenta il mercato maggiormente presente per i diversi comparti ACT, sebbene rappresenti il mercato prioritario soltanto per Macchine e attrezzature perceramica e Macchine e attrezzature per la  lavorazione delle pietre naturali. La Cina, invece, si distingue come mercato prioritario per quasi tutti i comparti ACT, con l’eccezione di Macchine per calzature, pelletteria e conceria, Macchine e attrezzature per la lavorazione delle pietre naturali, Macchine e attrezzature per ceramica e Macchine e accessori per il vetro.
Nel 2023, il valore totale dell’export italiano nell’area, considerando tutte le categorie di prodotti, è stato di circa 19,3 miliardi di euro, con un tasso di crescita medio annuo (CAGR) del 3,6% dal 2014. I principali partner commerciali risultano essere il Brasile, con una quota dell’export totale nel 2023 del 28,2%, e il Messico con una quota nel 2023 del 32,9%. Seguono, a notevole distanza, l’Argentina (7,2%) e il Cile (6,8%).

Tra i quattro principali partner commerciali, le maggiori prospettive sono offerte dal Messico, che registra una crescita media annua dell’import di prodotti italiani nello stesso orizzonte temporale del +7,2%, e il Cile che fa registrare, nello stesso arco temporale, un +4%. Argentina e Brasile, invece, si attestano rispettivamente ad un +2,7% e +1,2%.

Circa il 90% dell’export mondiale di beni ACT nell’area latino-caraibica è catturato da sei economie: Messico, Brasile, Argentina, Cile, Colombia e Perù.

Tra queste, il Messico si posiziona al primo posto come principale mercato di sbocco per i beni ACT nell’area ALC. Infatti, nel 2018, così come nel 2022, l’economia centro-americana risulta il principale importatore di macchinari dell’area a livello mondiale. 

Nel dettaglio, nel 2018 questi Stati assorbivano l’88% dell’intero export italiano di beni ACT nell’area ALC. Questa quota è sensibilmente aumentata nel 2023, dove l’88,4% dell’export italiano di beni ACT è stato assorbito dalle stesse sei economie. Questo aumento, seppur lieve, rispecchia l’aumentata permeabilità di questi Stati all’export Made in Italy.

Tra questi sei Stati, il principale partner commerciale risulta di gran lunga essere il Messico, con una quota di export detenuta del 37,6% nel 2018 e cresciuta nel 2023 al 40,2%. In alcuni settori, come per esempio quello delle macchine e materiali per fonderie, questi sei Stati rappresentano quasi la totalità dell’export italiano nell’area (circa il 98,1% nel 2018 e circa il 97,5% nel 2023).

La polarizzazione del comparto delle macchine e attrezzature per la lavorazione delle pietre naturali viene meno nel 2023, dove le quote di Messico e Brasile risultano pressoché identiche. Il dominio del Messico e del Brasile, in termini di assorbimento di beni strumentali Made in Italy, rispecchia l’importanza di queste due economie come principali mercati dell’area ALC.

Nel dettaglio, tra le prime sei maggiori destinazioni per i beni ACT italiani, spicca il Perù con un tasso di crescita fortemente positivo, +14,8%. D’altro canto, i due principali partner commerciali, Brasile e Messico, fanno registrare tassi di crescita lievemente superiori al tasso di crescita totale: rispettivamente il +6,7% e +8,1%.

Recentemente Messico e Brasile hanno formato un’alleanza strategica per dare impulso ai settori farmaceutici domestici, guidando l’innovazione e le capacità produttive
locali.

Tali sviluppi potranno avere risvolti positivi anche sulla domanda di macchinari per il packaging specializzati per l’industria farmaceutica.

 

 

 

 

ADACI A SUPPORTO DI CHI DESIDERA AMPLIARE LA PROPRIA RETE DI FORNITURA OLTRE CONFINE

In un contesto economico e geopolitico complesso e sfidante, è essenziale per le imprese adottare strategie di approvvigionamento che offrano un vantaggio competitivo sia a livello nazionale che internazionale.

Una gestione ottimale degli acquisti non solo protegge dai rischi di fluttuazioni dei prezzi, ma garantisce anche continuità e sicurezza nella catena di approvvigionamento, anche di fronte a crisi impreviste.

ADACI è al fianco delle imprese per offrire un supporto strategico nella gestione degli acquisti di materie prime, semilavorati, beni finiti, minerali critici e servizi. Grazie alla nostra esperienza, aiutiamo le aziende a identificare i migliori bacini di fornitura e mantenere un potere negoziale forte con i fornitori, riducendo i rischi di carenze o variazioni di prezzo ingiustificate, sia nel breve che nel lungo periodo.

ESPERIENZA E NETWORK GLOBALE AL SERVIZIO DELLE IMPRESE

ADACI ha stretto partnership strategiche per il procurement con la Italy China Council Foundation e la Camera di Commercio Italo-Brasiliana , collaborando inoltre con numerose Camere di Commercio internazionali (Belgio, Croazia, Francia, Germania, India, Israele, Slovacchia, Vietnam e altri). Attraverso questi accordi, guidiamo le imprese italiane verso i mercati globali in modo sicuro e consapevole.

Offriamo anche corsi di formazione specifici sulle normative, le consuetudini e le tecniche di negoziazione dei mercati internazionali, insieme a un servizio di consulenza personalizzata per agevolare l’ingresso e l’espansione delle aziende nei mercati esteri.

CONSULENZA SU MISURA PER I MERCATI INTERNAZIONALI

I nostri servizi si rivolgono a tre tipi di aziende, con proposte specifiche per ogni fase del percorso di internazionalizzazione:

  1. Per chi vuole avvicinarsi ai mercati internazionali

Se la tua azienda è alla prima esperienza con i mercati esteri, ti aiutiamo a costruire relazioni solide e sicure. Offriamo:

  • Analisi dei distretti industriali e delle filiere di approvvigionamento.
  • Tutoraggio e formazione su cultura e negoziazione internazionale.
  • Consulenza commerciale e legale (contratti, dogane, marchi, traduzioni).
  1. Per chi vuole consolidare la propria presenza all’estero

Per le imprese già attive sui mercati esteri, offriamo strategie mirate per rafforzare la posizione acquisita:

  • Valutazione del rating dei partner per garantirne la qualità e solvibilità.
  • Analisi delle opportunità commerciali per prodotti e servizi.
  • Supporto per partecipazione a fiere ed eventi di settore.
  • Consulenza su agevolazioni fiscali e apertura di strutture locali.
  1. Per chi punta a espandersi ulteriormente

Per le aziende pronte a crescere nei mercati globali, proponiamo:

  • Identificazione di nuovi mercati di import/export e creazione di joint venture.
  • Sviluppo di reti di vendita, distribuzione e logistica ottimizzata.
  • Consulenza per piani di sviluppo e insediamento strategico all’estero.
  • Supporto nella ricerca di finanziamenti e sponsor per progetti di espansione.

PERCHE’ SCEGLIERE ADACI?

Affidandosi a noi, potrai affrontare i mercati internazionali con maggiore sicurezza e preparazione, riducendo i rischi e massimizzando le opportunità. Che tu stia muovendo i primi passi o cercando di espandere la tua rete globale, il nostro team di esperti è pronto a guidarti verso il successo.

Espandi la tua rete di fornitori. Sfrutta il potenziale dei mercati globali con ADACI.
Contattaci per una consulenza personalizzata!

Informazioni e contatti:

Roberto DI FEDE

Mercati Internazionali

Consigliere ADACI Sezione Lombardia/Liguria

Manager Acquisti e Supply Management – Certificazione RINA 

Esperto Acquisti e Supply Management – Attestazione ADACI L3

Telefono mobile: 347 9271955

Email: roberto.difede@adaci.it

ADACI e il Corso di Laurea in Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici dell’Università di Pisa, con sede a Livorno, presentano la quarta edizione del progetto “Young Logistic Buyers Games”

ADACI, sempre molto attenta alla promozione della professionalità del procurement e del supply chain management, ha ritenuto importante raccontare le proprie esperienze mettendosi al servizio dei ragazzi delle scuole superiori per illustrare con competenza ma con spirito associativo e competitivo i temi a noi cari. 

ADACI e il Corso di Laurea in Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici dell’Università di Pisa, con sede in Livorno, presentano la quarta edizione del Progetto PCTO, denominato “Young Logistic Buyers Games”.

ADACI ha lo scopo di fornire ai propri Soci opportunità di crescita professionale e personale, atte a sviluppare le conoscenze della disciplina degli acquisti e del Supply Management. ADACI dedica particolare attenzione allo sviluppo di queste conoscenze in ambito universitario ed intende ampliare tale attenzione verso gli studenti più giovani, che rappresentano il futuro, anche nell’ottica dell’attestazione di qualificazione professionale, riconosciuta dalla Legge 4/2013. Il motto dell’Associazione è: “Analisi e risparmio tra innovazione e creatività”.

Per questi motivi, il Corso di Laurea in Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici ha scelto di collaborare con ADACI, offrendo agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado (preferibilmente 3^ e 4^ classi) l’opportunità di partecipare agli “Young Logistic Buyers Games, dove i partecipanti avranno la possibilità di acquisire nozioni di procurement e logistica e di cimentarsi in una competizione tra studenti di vari istituti scolastici, applicandovi nel gioco le nozioni apprese. In questo modo gli studenti partecipanti saranno in grado di fare un’esperienza di alternanza Scuola-Lavoro e, al tempo stesso, di aderire ad un’iniziativa di orientamento, utile per il proseguimento del loro percorso formativo.

ADACI Associazioni Italiana Acquisti e Supply Management

Webinar “Le novità apportate dal correttivo al codice dei contratti pubblici”

Il 31 dicembre 2024 è entrato in vigore il primo Correttivo al Codice dei contratti pubblici del 2023 (d.lgs. 31 dicembre 2024, n. 209 – Disposizioni integrative e correttive al codice dei contratti pubblici, di cui al D. Lgs. 31 marzo 2023, n.36).

L’intervento normativo mira principalmente ad una maggiore razionalizzazione e semplificazione del Codice, tenendo conto delle esigenze espresse dagli operatori del settore e delle richieste di modifica e integrazione avanzate in UE.

Il provvedimento che si pone in continuità con il Codice, rafforzandone l’architettura di regole e procedure con interventi mirati, resi necessari dall’esperienza applicativa, interviene in molti ambiti aggiornando numerosi articoli ed anche alcuni allegati.

ADACI segue molto da vicino l’evoluzione normativa ed in tale ottica propone questo webinar per aggiornare stazioni appaltanti ed operatori economici sulle recenti novità.

L’evento è aperto a tutti. Per chi non è ancora socio è un occasione per conoscere l’Associazione e valutare l’ingresso nella grande famiglia ADACI.

NON MANCARE !!!

Relatori:

  • Edoardo Tozzo – Avvocato del Foro di Milano esperto in diritto amministrativo e contrattualistica pubblica
  • Pierdanilo Melandro – Direttore Gare, Acquisti & Contratti Pubblici, PagoPA e Vicepresidente ADACI Sezione Centro Sud

La partecipazione dà diritto a 2 crediti per il mantenimento dell’attestazione Q2P

Per iscriverti clicca qui

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Partecipa al webinar “Le novità apportate dal correttivo al codice dei contratti pubblici”-13 febbraio 2025 dalle ore 15.00 alle 18.00

Il 31 dicembre 2024 è entrato in vigore il primo Correttivo al Codice dei contratti pubblici del 2023 (d.lgs. 31 dicembre 2024, n. 209 – Disposizioni integrative e correttive al codice dei contratti pubblici, di cui al D. Lgs. 31 marzo 2023, n.36).

L’intervento normativo mira principalmente ad una maggiore razionalizzazione e semplificazione del Codice, tenendo conto delle esigenze espresse dagli operatori del settore e delle richieste di modifica e integrazione avanzate in UE.

Il provvedimento che si pone in continuità con il Codice, rafforzandone l’architettura di regole e procedure con interventi mirati, resi necessari dall’esperienza applicativa, interviene in molti ambiti aggiornando numerosi articoli ed anche alcuni allegati.

ADACI segue molto da vicino l’evoluzione normativa ed in tale ottica propone questo webinar per aggiornare stazioni appaltanti ed operatori economici sulle recenti novità.

 

Relatori:

  • Edoardo Tozzo – Avvocato del Foro di Milano esperto in diritto amministrativo e contrattualistica pubblica
  • Pierdanilo Melandro – Direttore Gare, Acquisti & Contratti Pubblici, PagoPA, Vicepresidente sezione centro sud Adaci

La partecipazione dà diritto a 2 crediti per il mantenimento dell’attestazione Q2P

L’evento è aperto a tutti. Per chi non è ancora socio è un occasione per conoscere l’Associazione e valutare l’ingresso nella grande famiglia ADACI.

NON MANCARE !!!

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Vuoi partecipare attivamente ai Progetti ADACI? Scopri quali sono!

Nel 2025 il Consiglio Nazionale ADACI desidera conoscere sempre maggiormente i bisogni e le necessità dei soci in modo da fornire il miglior servizio possibile con l’obbiettivo di accrescere le conoscenze e le competenze della funzione Acquisti e/o procurement in clima associativo amichevole e professionalmente coinvolgente.

Sarà anche l’occasione per me, nel mio ultimo anno di mandato, di essere sempre più vicino al socio ed ascoltare le osservazioni.

La sinergia tra Sezioni Territoriali e Consiglio Nazionale avrà l’obbiettivo di essere al fianco del socio.

I progetti nazionali, già proposti/definiti e/o attivati a livello nazionale, avranno come obbiettivi principali le seguenti aree:

 

Se tu fossi interessata/o a conoscere meglio i contenuti dei progetti ed essere parte attiva nella costruzione/promozione potresti partecipare alle riunione di presentazione e di definizione nella zona che ti risultasse più comoda le date sono le seguenti (sul sito troverai maggiori informazioni su ogni sessione)

  1. Lunedì 3 Febbraio – ore18.00/20.00 per Toscana/Umbria in audioconferenza
  2. Martedì 4 Febbraio – ore17.30/20.30  per Piemonte/Val d’Aosta  a Torino c/o  J-Hotel in Via Traves 40
  3. Lunedì 10 Febbraio – ore17.30/20.30 per CentroSud a Roma c/o Casa dell’Aviatore – Via Università 20
  4. Martedì 18 Febbraio – ore17.30/20.30  per Emilia Romagna/Marche a Bologna c/o Hotel LIVINGPLACE Villanova Castenaso (BO) – Via Properzia de’ Rossi snc
  5. Mercoledì 26 Febbraio – ore 17.30/20.30 per Lombardia/Liguria a Milano c/o la sede ADACI – Via Imperia 2
  6. Mercoledì 5 Marzo – ore17.30/20.30 per TreVenezie a Padova c/o il Ristorante L’Abbuffata in Via Altichiero, 32
  7. Giovedì 20 Marzo –  ore15.00/19.00 per la sessione nazionale a Spazio Reale – Campi Bisenzio (Firenze)

Per poter partecipare invia la tua disponibilità ed adesione alla segreteria nazionale informazione@adaci.it e/o comunicazione@adaci.it ed  il sottoscritto fabrizio.santini@adaci.it

Prediligeremo la presenza, ma potremmo organizzare la web-conferenze.

L’agenda di massima sarà la seguente:

17.30  Apertura lavori – Fabrizio Santini, Presidente Nazionale

Presentazione Risultati ADACI ed ADACI Formanagement

Analisi Situazione Territoriale  

18.00  Presentazione Progetti Strategici ADACI (Santini)

18.30  Sessione Brainstorming tra bisogni del socio e della funzione procurement (Partecipanti)

19.30  Scelta dei progetti strategici sul territorio e Composizione team di progetto   (Partecipanti)

20.30  Chiusura lavori

 

Sperando che collaborerai ai progetti ADACI, ti porgo cordiali saluti

Ing. Fabrizio Santini

338-2929221

ADACI – Presidente Nazionale

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