Skills e tecnologie abilitanti nella supply chain – I trend negli approvvigionamenti
autore Dr. Alberto Claudio Tremolada (socio e responsabile sportello fonderie e metalli)
Secondo una ricerca di EY Iab e Spencer Stuart i profili più ricercati dalle aziende sono quelli che combinano la competenza tecnologica con quella manageriale (vedi link: https://bit.ly/30Cf1Nh).
Non bastano conoscenza tecnologie e loro uso, ma necessita un mindset manageriale per il successo organizzativo.
L’Unione Europea ha cercato di dare una definizione standard descrivendole come “abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione: uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet”.
Sulla base della ricerca dell’International Telecommunication Union (vedi link: https://bit.ly/2ufOQ2W) le digital skills si possono dividere in base – intermedie ed avanzate, con impatti differenti sulle strategie digitali aziendali.
Essendo scontato che chi si occupa di acquisti possiede competenze base (hard skills), per l’utilizzo di tecnologie digitali fanno la differenza le soft skills, che rientrano nella sfera personale e di apprendimento del singolo professionista dell’organizzazione.
Il modello Digital Competence Framework (DIGCOMP) sviluppato dalla Commissione Europea ed il modello delle Digital Soft Skills sviluppato dall’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano, sono un’ottima base di partenza per una descrizione breve delle soft skills:
Digital awareness – Balance and work life corretto
Knowledge networking – La capacità di identificare, organizzare, valorizzare e condividere dati/informazioni
Self empowerment – Utilizzo consapevole degli strumenti digitali sapendoli padroneggiare
Virtual communication – La capacità di comunicare, coordinare progetti in team e gestire la propria immagine digitale
Nello specifico prendendo anche come riferimento la ricerca “The Future of Hiring” della società Michael Page (vedi link: https://www.michaelpage.be/news-insights/global-studies/tfoh-the-future-of-hiring) si possono definire le soft skills cruciali:
Abilità nella negoziazione: saper prendere decisioni tenendo conto degli obiettivi stakeholder di riferimento
Coordinamento: saper lavorare in team
Creatività: per generare nuove idee a partire dall’enorme mole di informazioni che si ricevono
Decision making: capacità di analisi e presa decisioni riguardo i dati/informazioni digitali
Flessibilità mentale: adattamento, apertura agli interlocutori e creatività nelle situazioni che si hanno di fronte
Gestione del personale: essere tutor stakeholder di riferimento per aiutarli a crescere e sviluppare le loro potenzialità anche nell’integrazione fra nuove tecnologie e ruoli lavorativi
Intelligenza emotiva: empatia verso stakeholder di riferimento per la costruzione di interazioni positive
Pensiero critico: capacità di valutare pro e contro delle nuove tecnologie e trasformarle in un valore aggiunto
Problem solving: l’abilità di risolvere problemi è importante
Service orientation: supportare i colleghi per migliorare il clima aziendale
Senza dilungarmi troppo su skills e tecnologie invitando a contattarmi direttamente per il Vostro ambito specifico (e-mail personale: detre@tremol.com), fra le tecnologie abilitanti disponibili per i responsabili acquisti segnalo Circulytics – the new digital tool which accurately measures circularity (secondo la definizione della Ellen Macarthur Foundation vedi link: https://bit.ly/2XmIkUs).
Non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose, come ha detto Albert Einstein.