QUESTIONI DOGANALI: COVID-19 – SDOGANAMENTO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) E DEGLI ALTRI BENI MOBILI NECESSARI AL CONTRASTO
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La crisi COVID-19 ormai esplosa si stanno intensificando le azioni delle aziende per acquisire dispositivi per la protezione individuale (DPI) e degli altri beni mobili necessari al contrasto dell’epidemia.
Il Commissario Straordinario per l’emergenza COVID 19 per accelerarne l’acquisizione ha nominato l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli quale soggetto attuatore per procedere, su sua richiesta, alle requisizioni dei dispositivi in questione. Al 30 marzo si contano già 30 provvedimenti di requisizione; è quindi comprensibile lo sconcerto di molti operatori che da un lato si preoccupano di reperire in Paesi terzi i dispositivi di contrasto al coronavirus e dall’altro temono il loro fermo all’arrivo in dogana.
In questo contesto confuso, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha dato le indicazioni per velocizzare le operazioni doganali dei beni in questione; si procederà allo sdoganamento diretto e ultrarapido dei dispositivi destinati a:
- Regioni e Province autonome
- Enti locali
- Pubbliche amministrazioni ed Enti pubblici, indicati nell’art 1 comma 2 D.Lgs 165/2001
- Strutture ospedaliere pubbliche ovvero accreditate e/o inserite nella rete regionale dell’emergenza
- Soggetti che esercitano servizi essenziali e di pubblica utilità e/o di interesse pubblico previsti dal DPCM 22 marzo 2020, modificato dal DPCM 25 marzo 2020
L’accesso a questa procedura richiede la presentazione di una autocertificazione resa dall’effettivo destinatario della merce in cui quest’ultimo attesta la destinazione dei beni oggetto dell’importazione.
I DPI destinati a soggetti diversi da quelli indicati sono invece segnalati al Commissario straordinario per un’eventuale requisizione.
È prevista poi la procedura di sdoganamento con svincolo celere per l’importazione di beni mobili non DPI da parte di soggetti diversi da quelli indicati qualora tali beni siano occorrenti per contrastare il contagio da COVID-19 previa presentazione di una autocertificazione, resa dall’effettivo destinatario della merce, in cui si attesta che i beni oggetto dell’importazione occorrono per fronteggiare l’emergenza COVID-19.
Nei casi di merci, necessarie a fronteggiare l’epidemia, importate da Enti o Organizzazioni di diritto pubblico e da altri Enti a carattere caritativo o filantropico, nonché sui beni per le necessità delle Unità di pronto soccorso, viene autorizzata la sospensione dal pagamento dei dazi e dell’IVA.
Si richiama l’attenzione sulla presenza delle certificazioni dei DPI o dei dispositivi medici o la scrupolosa osservanza delle disposizioni relative alla deroga previste nell’art. 15 del Decreto Salva Italia D.L. 18/2020.
Ricordiamo poi che l’esportazione di tali dispositivi è soggetta ad autorizzazione prevista dal Regolamento di esecuzione (UE) 2020/402 che per l’Italia è rilasciata dal competente Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) – DG UE – Ufficio X della DG per la Politica commerciale internazionale.
Maggiori informazioni potranno essere richieste allo Sportello Dogane & Accise di Adaci inviando una mail o chiamando la sede torinese dell’ADACI